01.06.2013 Views

Progetto HIGHEST - Relazione Finale - Museo Tridentino di Scienze ...

Progetto HIGHEST - Relazione Finale - Museo Tridentino di Scienze ...

Progetto HIGHEST - Relazione Finale - Museo Tridentino di Scienze ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

questo intervallo è compreso tra temperature basse, le specie sono stenoterme fredde, al<br />

contrario, se prosperano in un intervallo <strong>di</strong> temperature elevate sono stenoterme calde. Nei<br />

torrenti d’alta quota in genere prevalgono le specie stenoterme fredde, che sono quin<strong>di</strong> ben<br />

adattatate alle basse temperature sia estive che invernali. La sopravvivenza al lungo periodo<br />

invernale nelle gelide acque dei torrenti montani è garantita da una serie <strong>di</strong> strategie, quali<br />

l’entrata in <strong>di</strong>apausa (quin<strong>di</strong> sospensione <strong>di</strong> tutte le attività, comprese quelle metaboliche) o la<br />

migrazione verso tratti a valle più “confortevoli” (specialmente nel caso in cui il torrente geli o<br />

entri in secca). Con l’aumentare verso valle della temperatura dell’acqua spariscono le specie<br />

stenoterme fredde ma altre, euriteme e stenoterme calde, iniziano la colonizzazione.<br />

Generalmente il numero <strong>di</strong> specie che scompaiono è inferiore a quello delle specie che si<br />

inse<strong>di</strong>ano, per cui si assiste ad un progressivo aumento della <strong>di</strong>versità da monte verso valle, al<br />

crescere della temperatura dell’acqua. La temperatura influenza, oltre il numero delle specie,<br />

anche le <strong>di</strong>mensioni dei singoli in<strong>di</strong>vidui (in genere più piccoli alle basse temperature) e la durata<br />

del loro ciclo vitale. Ciò avviene sia perché temperature troppo basse inibiscono l’attività <strong>di</strong><br />

nutrizione e il tempo <strong>di</strong> <strong>di</strong>gestione, sia perchè la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> cibo è inferiore (il freddo rallenta<br />

anche lo sviluppo <strong>di</strong> alghe e piante acquatiche, primi anelli della catena alimentare).<br />

Per quanto riguarda i dati relativi alle acque correnti <strong>di</strong> Val de la Mare, è risultato evidente come la<br />

temperatura me<strong>di</strong>a non solo <strong>di</strong>minuisca al crescere della quota ma anche come aumenti al<br />

<strong>di</strong>minuire della “glacialità” del corso d’acqua. Analizzando le temperature dell’acqua registrate<br />

durante i due anni <strong>di</strong> ricerca nel Torrente Noce Bianco e nel Rio Larcher, si può osservare che<br />

mentre le temperature minime sono prossime allo zero per tutte le stazioni, le massime<br />

<strong>di</strong>fferiscono in relazione all’origine e alla <strong>di</strong>stanza dalla sorgente. In particolare, la temperatura<br />

massima va da 2.8 °C (nella stazione NB1) a 12.0 °C (nella stazione NB2) nel tratto glaciale, e da 6.2<br />

°C (nella stazione NB1bis) a 13.8 °C (nella stazione NB2bis) nel tratto non glaciale. Le <strong>di</strong>fferenze<br />

sono particolarmente evidenti per le due stazioni più elevate, NB1 e NB1bis, poste rispettivamente<br />

nel Noce Bianco e nel Rio Larcher. Nella stazione prossima al ghiacciaio (NB1) infatti, l’acqua<br />

proviene dalla fusione glaciale e la temperatura, anche nelle ore più calde, non supera mai i 3 C°.<br />

Nella omologa stazione NB1bis, situata più o meno alla stessa quota ma alimentata da falda e da<br />

nevai, il riscaldamento è più evidente e l’acqua supera i 6 C°.<br />

Le alghe<br />

Delle alghe raccolte sonbo state stu<strong>di</strong>ate le <strong>di</strong>atomee, determinate a livello <strong>di</strong> specie. Come atteso,<br />

sono state rinvenute comunità molto <strong>di</strong>verse in torrenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa origine. Di seguito vengono<br />

presentati i risultati relativi alle abbondanze assolute e relative delle <strong>di</strong>verse specie.<br />

Diatomee epilitiche – abbondanze assolute<br />

Dall’analisi dei risultati dei valori <strong>di</strong> abbondanza assoluta ottenuti (espressi in <strong>di</strong>atomee cm<br />

80<br />

‐2 ), la<br />

densità <strong>di</strong> <strong>di</strong>atomee appare estremamente bassa nei corsi d’acqua ad alimentazione glaciale<br />

(stazioni NB1, NB2, NB3, CR1, CR2), mentre nelle stazioni ad alimentazione mista (NB4, NB5)<br />

presenta valori in alcuni casi più consistenti. Alla luce dei risultati delle determinazioni dei<br />

campioni del 2001 si è scelto quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> non procedere neppure alla preparazione dei campioni del

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!