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Progetto HIGHEST - Relazione Finale - Museo Tridentino di Scienze ...

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2002 per le stazioni citate. Occorre <strong>di</strong>re che i campioni si presentavano talmente poveri <strong>di</strong> frustoli<br />

che al termine <strong>di</strong> 2 ore <strong>di</strong> osservazione al microscopio si riuscivano a contare in tutto 4‐5 valve <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>atomee! Nel caso <strong>di</strong> stazioni un poco più ricche in popolamenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>atomee come NB4 e NB5 si è<br />

scelto <strong>di</strong> ripiegare su una determinazione qualitativa delle abbondanze. In sintesi i campioni <strong>di</strong><br />

fitobenthos <strong>di</strong> torrenti a alimentazione glaciale o mista mantengono abbondanze assolute al <strong>di</strong><br />

sotto delle 1000 <strong>di</strong>atomee cm ‐2 .<br />

Nel caso delle altri stazioni il quadro presenta un andamento più <strong>di</strong>fficile da riassumere. Le stazioni<br />

del corso d’acqua non glaciale del Rio Larcher (NB1 bis, NB2 bis, NB3 bis) sembrano confermare<br />

l’andamento ottenuto dall’analisi della clorofilla a nel 2001 (ve<strong>di</strong> scheda Bertuzzi, Natura Alpina<br />

2001) con un andamento decrescente dell’abbondanza assoluta da monte verso valle e mostrano<br />

elevati valori <strong>di</strong> abbondanza (tra i più elevati <strong>di</strong> tutte le 17 stazioni) alla stazione NB1 bis, dove la<br />

morfologia e l’esposizione favorevole e la stessa proliferazione dei licheni creano delle buone<br />

con<strong>di</strong>zioni per uno sviluppo delle <strong>di</strong>atomee. Osservando invece il numero dei taxa determinato per<br />

stazione si vede come questo andamento si ribalti passando dai 5‐6 taxa della stazione più in<br />

quota ai 22‐24 taxa della stazione NB3 bis più a valle.<br />

I valori <strong>di</strong> abbondanza assoluta sono ben <strong>di</strong>fferenziati dai corsi d’acqua glaciali, in particolare nei<br />

campioni del 2001 (tutti ben superiori alle 1000 <strong>di</strong>atomee cm ‐2 ) mentre nel 2002 questi valori si<br />

fanno più bassi, in particolare a NB2 bis e NB3 bis, dove si scende a densità anche <strong>di</strong> 300 <strong>di</strong>atomee<br />

cm ‐2 . Nel caso <strong>di</strong> NB3 bis sono stati raccolti e preparati dei campioni anche nel 2003. Una prima<br />

determinazione condotta su questi ha confermato in sostanza taxa e abbondanze del 2002. Le<br />

medesime considerazioni sono applicabili alle stazioni CR1 bis e CR3 che accusano un forte calo <strong>di</strong><br />

abbondanza assoluta nei campioni del 2002 rispetto al 2001. La stazione CR3, pur essendo<br />

nominalmente un corso d’acqua ad alimentazione glaciale, a causa dell’interruzione della<br />

continuità idrografica dovuta alla presenza dello sbarramento del Careser si configura, anche dal<br />

punto <strong>di</strong> vista del fitobenthos, come ambiente dalle caratteristiche più simili ai corsi d’acqua non<br />

glaciali, sia nelle abbondanze che nel numero dei taxa presenti. Per quanto riguarda infine le aree<br />

rifugio, le abbondanze sono decisamente sovrapponibili a quelle rilevate nelle stazioni dei corsi<br />

d’acqua non glaciali con delle sorprendenti similitu<strong>di</strong>ni nei taxa più abbondanti tra stazioni lontane<br />

fra loro come NBAR2 e NBAR3. La stazione NBAR4 si <strong>di</strong>scosta dalle altre aree rifugio per<br />

l’abbondanza molto più scarsa che ci ha portato a ripiegare su una determinazione qualitativa<br />

delle abbondanze. L’elevata presenza <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ferro, visibili anche nel vetrino preparato,<br />

giustifica la particolarità <strong>di</strong> questo ambiente.<br />

Analizzando la stagionalità, desumibile in particolare dai campioni del 2002, raccolti in un<br />

intervallo temporale più ampio, si osservano in sostanza due picchi nei valori <strong>di</strong> abbondanza in<br />

corrispondenza dei mesi <strong>di</strong> giugno e ottobre mentre nei mesi centrali e in maggio i valori sono più<br />

bassi. Alcune stazioni presentano però andamenti <strong>di</strong>fferenti: NB3 bis e CR1 bis in particolare non<br />

mostrano variazioni significative nel periodo indagato. La mancanza <strong>di</strong> alcuni campioni (quelli <strong>di</strong><br />

maggio ad esempio sono relativi solo a poche stazioni) limitano in ogni caso le possibilità <strong>di</strong> analisi<br />

<strong>di</strong> questo aspetto ad alcune stazioni come NB1 bis e NBAR5 che presentano valori e variazioni<br />

molto simili (valori me<strong>di</strong> attorno alle 4.000 <strong>di</strong>atomee cm ‐2 con picchi <strong>di</strong> 15,000‐25,000 <strong>di</strong>atomee<br />

cm ‐2 ). Nel caso dei corsi d’acqua ad alimentazione glaciale, stante l’estrema povertà del<br />

popolamento, risulta più <strong>di</strong>fficile trarre qualche in<strong>di</strong>cazione su questo aspetto.<br />

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