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testo pdf - Piccolo Principe

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IPOTESI PROGETTUALI PER I RIENTRI ONOREVOLI<br />

Perù<br />

Considerati i punti di attenzione emersi, la formula più adeguata a questa nazione e all’area del Sud America<br />

in generale va nella direzione di valorizzare e creare alleanze progettuali con le ONG che da anni operano su<br />

questi territori sviluppando progetti di Cooperazione Internazionale. Grazie ai finanziamenti di molte Istituzioni<br />

europee si è sviluppata una significativa presenza di ONG, in cui personale europeo e personale dei paesi<br />

terzi collaborano attivamente.<br />

L’ipotesi progettuale di sviluppo del Progetto Odisseo prevede di coinvolgere le ONG operanti sul territorio sud<br />

americano, attraverso un’opera di monitoraggio, di valutazione del tipo di intervento realizzato e degli<br />

strumenti impiegati, della possibilità ed interesse alla collaborazione e delle modalità della collaborazione<br />

stessa. La prospettiva è quella di stimolare le ONG ad occuparsi dell’inserimento socio-lavorativo delle<br />

persone detenute o ex detenute, facendole diventare parte integrante dei loro progetti di sviluppo locale.<br />

Il ruolo delle organizzazioni italiane coinvolte nel progetto riguarderà la promozione della possibilità di rientro<br />

onorevole negli Istituti Penitenziari, la presa di contatto con i detenuti, la selezione dei beneficiari, la creazione<br />

delle condizioni amministrative-burocratiche necessarie alla realizzazione dei rientri (documenti di viaggio,<br />

identificazione della persona, ect.), la sensibilizzazione del Consolato peruviano al fine di ottenere<br />

collaborazione.<br />

Lo spazio di collaborazione tra ONG e organizzazioni italiane riguarda l’individuazione e la creazione di<br />

percorsi di aggiornamento e di formazione professionale favorenti l’inserimento lavorativo di chi rientrerà nel<br />

paese d’origine.<br />

E’ possibile individuare un primo target interessante per l’intervento ipotizzato in base ai percorsi migratori dei<br />

potenziali destinatari dell’intervento: le donne processate per traffico di stupefacenti, che trasportano su di sè<br />

una relativamente scarsa quantità di sostanza. Queste donne non hanno un progetto migratorio, spesso<br />

partono lasciando a casa i figli affidati alle nonne o alle amiche ed hanno l’urgenza di rientrare, non avendo<br />

nessuna intenzione di rimanere in Italia, ma di intraprendere un unico viaggio che, se andato a buon fine,<br />

risolleverà le sorti economiche di tutta la famiglia per un periodo anche lungo.<br />

Tunisia<br />

Le ipotesi di sviluppo progettuale che riguardano la Tunisia e l’area nord africana sono:<br />

1. Lo sviluppo di micro-attività imprenditoriali<br />

2. L’inserimento lavorativo nelle realtà produttive sviluppate da industriali italiani in quest’area territoriale<br />

3. La creazione di una agenzia di mediazione al lavoro<br />

1. E’ un intervento con una portata locale, che prevede il coinvolgimento di singole municipalità collocate<br />

prevalentemente nelle aree rurali. L’ipotesi di sviluppo è quella di fornire in Italia percorsi di formazione<br />

specifici rispetto a tecniche di coltivazione innovative e all’uso dello strumento del micro-credito e favorire<br />

l’apertura di micro-attività in Tunisia dove vengano occupati sia il target privilegiato di Odisseo sia la<br />

popolazione residente. Tale modalità di realizzazione di questa idea progettuale consentirebbe un più facile<br />

inserimento sociale dei detenuti ed ex detenuti rientranti, poiché essi diventerebbero parte di un gruppo di<br />

lavoro misto, che comprende anche persone residenti sul territorio stesso dell’intervento.<br />

2. Questa ipotesi prevede il coinvolgimento degli imprenditori con attività produttive in Tunisia (nei settori del<br />

turismo, dell’edilizia, del commercio, per esempio) volto alla creazione di una rete organica al fine di<br />

individuare le professionalità interessanti per il mercato del lavoro tunisino, organizzare per le persone<br />

detenute dei corsi di qualificazione professionali in settori concorrenziali, garantire un inserimento lavorativo in<br />

Tunisia alle persone che hanno partecipato con profitto al percorso di formazione professionale.<br />

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