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F. Fare la patente.<br />
G. Fare il piastrellista (viene pagato bene). Poter guidare la macchina e quindi fare la patente.<br />
I. Credo che la formazione sia indispensabile, in quali settori non saprei.<br />
J. Bisogna pensare alla costruzione di un percorso per la persona, basandosi sull'analisi delle possibilità che la<br />
persona ha, in modo da impostare un percorso vincente per lo sviluppo della persona. Inoltre creare rapporti<br />
diretti con piccole e medie imprese che danno formazione.<br />
M. Bisogna inserirli all'interno del progetto più complesso, per esempio prendendo accordi con le imprese rispetto ai<br />
campi professionali su cui serve preparazione.<br />
R. Per esempio parlare bene l’italiano è una risorsa. Per il resto dipende da cosa facevano prima, quale mestiere,<br />
quali studi e quali sono i loro interessi per il futuro.<br />
DOMANDA 25 Qual è il costo della vita nella sua nazione di origine, rispetto al nostro tenore di vita? Quanto guadagna in<br />
media un lavoratore dipendente?<br />
A. Lo stipendio normale è 150 euro, i costi degli alimentari e dell'abbigliamento sono come in Italia. Quello stipendio<br />
non basta per fare la spesa, ma spesso ognuno ha il suo orto perciò non compra né frutta né carne né formaggio<br />
o uova. Si comprano i detersivi, l'olio, cose che non possono essere prodotte in proprio. In città è più difficile.<br />
Quello che è rimasto che ancora rende sono i terreni e le case. In Romania non c'è la mentalità del mutuo, l'idea<br />
di pagare a rate non è molto conosciuta, lì si acquista tutto con i soldi in mano.<br />
B. Il costo della vita è caro. Per l'affitto paghi 100 euro a Bucarest, meno nelle città piccole. Lo stipendio medio è di<br />
125 - 150 euro. Un professore di scuola media ha 125 - 150 euro al mese (dipende dagli anni di anzianità).<br />
Un'infermiera professionale può arrivare con i turni a 200 - 300 euro al mese. Il mangiare è caro, non così caro<br />
come in Italia. Per vivere una vita decente hai bisogno di almeno 300 euro al mese se hai la casa. Invece tanti<br />
hanno lo stipendio di 150 euro e magari devono pagare anche un affitto. Quelli che vivono in campagna ed hanno<br />
lavoro magari se la cavano meglio.<br />
C. Da qualche anno i prezzi di verdura e carne sono quasi uguali a quelli italiani, ma gli stipendi sono di 6 volte<br />
inferiori. Lo stipendio medio nazionale mensile è di 4.000.000 di lei, un chilo di carne costa 200.000 lei. Un chilo di<br />
pane costa 20.000 lei. Mia sorella che vive in Romania e ha una pensione da 2.800.000 lei al mese, dopo 10<br />
giorni finisce i soldi. In Romania c’è di tutto, prima quando andavi in un negozio non avevi scelta, adesso c’è di<br />
tutto ma la gente non se lo può permettere. 1 euro = 35.000 lei. Per vivere bene bisogna avere almeno<br />
15.000.000 di lei al mese, poco più di 400 euro<br />
D. Il costo della vita è quasi come qua, lo stipendio è molto basso, per questo tante persone fanno i prestiti in banca,<br />
la gente ha tanti tanti debiti. Fanno prestiti in più banche e non riescono a restituire i soldi.<br />
E. Servono 250 euro al mese (senza automobile).<br />
F. 300 euro al mese per una vita normale.<br />
G. Servono 400/500 euro al mese.<br />
M. I costi crescono ad un ritmo molto più accelerato in confronto agli stipendi, ma è un sacrificio che abbiamo<br />
calcolato per l'ammissione della Romania nell'unione europea. Ci sono tante cose che costano quasi come in<br />
Italia e qualche cosa ancora di più. Il livello dello stipendio è 8 o 10 volte inferiore. Ci sono anche cose che<br />
costano meno che in Italia. Anche qui si può notare un progresso per il fatto che negli ultimi anni la Romania ha<br />
avuto un tasso di crescita del PIL del 25%, questo non si è riflesso subito ma in 2 o 3 anni si vedrà. L'inflazione è<br />
scesa 3 anni fa sotto il 10 % da più del 100% di prima. Quest'anno sarà intorno al 5 o 6%. Sono dei segnali<br />
positivi, aspettiamo che si vedano anche nel costo della vita reale del cittadino.<br />
R. Quello che posso dire è che le persone che sono rientrate con noi in Romania riuscivano a comprarsi un pezzo di<br />
terreno o il materiale per costruirsi una casa, perciò il costo della vita è basso: penso che 300 / 400 euro sia un<br />
buono stipendio mensile lì.<br />
DOMANDA Su quali paesi stranieri sarebbe meglio che realizzassimo il progetto Odisseo?<br />
25/a<br />
L. Più che sui paesi bisognerebbe concentrarsi sulla tipologia di reati. Probabilmente più il paese è lontano, più è<br />
difficile per lo straniero rientrare. Mi concentrerei sulla tipologia di reati, darei per poco appetibile lo straniero che<br />
si è macchiato di violenza sessuale (e ce ne sono tanti), il loro destino è di essere espulsi, difficilmente questo<br />
ufficio valuterà positivamente la richiesta di rilascio di un permesso per lavoro anche se il posto di lavoro ci fosse.<br />
Spessa cosa per lo spaccio di stupefacenti. Mentre ci sono reati meno gravi, per esempio quelli contro il<br />
patrimonio (mentre per altri reati non si va in carcere, tipo il falso, la guida senza patente, la vendita abusiva di<br />
marchi contraffatti). Toglierei dalla casistica, nel senso che non me ne interesserei proprio, quelli che sono stati<br />
condannati per traffico di esseri umani, riduzione in schiavitù, sfruttamento della prostituzione. Da parte nostra è<br />
difficilissimo orientarci in senso positivo nei confronti di questi soggetti. Per quanto riguarda le etnie degli stranieri<br />
soggette ad espulsioni (che sono 7000 all'anno, di cui 2000 accompagnati alle frontiere) vedi allegato.<br />
Rispetto alla nazione da coinvolgere nel progetto bisogna puntare sull'est, i paesi che restano fuori dalla Comunità<br />
europea e che ci resteranno per molti anni. Non la Turchia, perché non ha un fenomeno migratorio rilevante in<br />
Italia. Tutti gli staterelli che sono nati dalla disgregazione della Russia, che sono poveri e meritevoli di assistenza:<br />
Georgia, Lituania, Ucraina. Le persone provenienti da queste nazioni cadono facilmente nelle reti criminali, perché<br />
sono molto poveri, arrivano in Italia e vengono convogliati sull'attività criminale che è sempre più redditizia di<br />
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