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Modalità di accoglienza per un rientro forzato - La cerchia parentale, gli amici e la comunità di origine<br />
Un punto di attenzione individuato riguarda il pregiudizio negativo nei confronti di chi emigra in Italia, poiché in<br />
Tunisia si è creata un’associazione mentale tra emigrare in Italia e il concetto di illegalità, prevalentemente<br />
collegata allo spaccio. Si sa che la persona è stata espulsa, ma non se ne conosce il motivo, e pare che molti<br />
ignorino che si possa essere rimpatriati se non si ha il permesso di soggiorno.<br />
C’è la percezione che la persona abbia sprecato un’occasione, ma per lo più la difficoltà riguarda il rimpatriato<br />
stesso, che vive il ritorno come una colpa, un fallimento, facendo fatica a reinserirsi nella comunità locale.<br />
Gli intervistati riportano diverse testimonianze su come vivono in Tunisia persone che sono state rimpatriate,<br />
la cifra comune è data dalla difficoltà di reinserimento nella società tunisina e dalla ricerca di una nuova<br />
occasione per emigrare. Le ragioni di ciò sono la difficoltà a trovare lavoro, l’assenza di supporto<br />
all’inserimento lavorativo, l’interesse nei confronti di altri paesi e la difficoltà di riadattarsi al proprio.<br />
Modalità di accoglienza per un rientro forzato – Mass media<br />
I mass media non parlano dei rientri forzati, preferendo occuparsi dei processi migratori di successo e delle<br />
attività messe in opera dalla Tunisia a favore degli emigrati (comitati di accoglienza, corsi di arabo durante<br />
l’estate, colonie per bambini figli di emigrati). L’atteggiamento del Governo tunisino è che gli emigrati<br />
continuino ad essere tunisini e abbiano percorsi di inserimento nei paesi che li accolgono.<br />
Tipologia di reati maggiormente commessi in Tunisia<br />
Furti, falsificazione di assegni ed assegni scoperti, spaccio, abusi sessuali, corruzione.<br />
I reati sopportati<br />
La corruzione, perché molto diffusa; i piccoli furti commessi per necessità, reati collegati ad infrazioni dei<br />
regolamenti di convivenza civile, il non avere documenti (l’essere clandestini non è percepito come un reato),<br />
lo spaccio che viene considerato una cosa da niente, normale, non un reato.<br />
E’ stata espressa un’altra percezione secondo cui nei paesi arabi nessun reato è considerato sopportabile, per<br />
una questione di organizzazione politica – istituzionale.<br />
Modalità di accoglienza per chi ha commesso un reato<br />
Dipende dall’ambiente da cui proviene, poiché in alcuni quartieri “malfamati” è un vanto aver commesso un<br />
reato all’estero. Viceversa in altri ambienti non sarebbe più ritenuto affidabile e verrebbe trattato con cautela.<br />
Comunque non è detto che la persona espliciti quello che gli è accaduto all’estero, anzi si ritiene più probabile<br />
che lo nasconda. Viene rilevata anche la tendenza ad un sistema di protezione all’interno della famiglia, che<br />
quindi potrebbe saperlo e tenerlo nascosto ad altri.<br />
Per quanto riguarda l’aver fatto parte di associazioni criminali viene considerata un’azione di una certa gravità,<br />
forse anche perché la percezione generalizzata è che in Tunisia non esista qualcosa come la mafia. Malgrado<br />
ciò viene espressa la sensazione che la famiglia comunque riaccoglierebbe questa persona.<br />
Nei programmi di reinserimento per il rientro onorevole è importante tenere conto della tipologia di reato<br />
commesso, di come esso è percepito da chi l’ha commesso e dalla comunità in cui rientrerà. Sarebbero da<br />
escludere dal programma di rientro onorevole persone con un profilo criminale alto, che si sono macchiate di<br />
crimini quali traffico di esseri umani, riduzione in schiavitù, sfruttamento della prostituzione, violenza sessuale.<br />
Mentre ci sono reati meno gravi, per esempio quelli contro il patrimonio o quelli che prevedono la fragranza,<br />
che vengono percepiti con più indulgenza, perché commessi più per necessità e per mancanza di prospettive<br />
che per la reale appartenenza ad associazioni criminali e per l’identificazione della persona con profilo<br />
criminale alto.<br />
Un aspetto da sondare sarà quello di verificare la possibilità di coinvolgere nei progetti di rientro onorevole<br />
anche le persone arrestate per furto (che è uno dei pochi reati che prevede la fragranza). La procedura in<br />
questo caso è che al momento dell’arresto i sospettati vengono portati in camera di sicurezza e la mattina<br />
successiva hanno il processo per direttissima, senza andare in carcere, e che se sono condannati gli viene<br />
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