09.06.2013 Views

testo pdf - Piccolo Principe

testo pdf - Piccolo Principe

testo pdf - Piccolo Principe

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

comunità o dal giro degli amici. Avrà delle difficoltà ad essere reinserito nella società per trovare lavoro, per vivere<br />

una vita normale. Però a livello di comunità non avrò problemi drammatici. Penso che avrà problemi a trovare<br />

lavoro perché uno rimpatriato in Tunisia avrà fatto qualcosa di sbagliato e quindi quando cercherà lavoro avrà<br />

questo punto nero.<br />

C. E’ molto dura. La società non perdona. Molte persone rischiano qualunque cosa pur di non tornare. La persona<br />

che rientra sente la cosa come se avesse fatto qualcosa di molto grave, come un grande complesso.<br />

D. La società tunisina punisce queste persone perché pensa che abbiano avuto un’occasione e l’abbiano sprecata.<br />

Comunque in Tunisia quando una persona è espulsa non si va cosa ha fatto, solo lui lo sa, c’è privacy su questo<br />

aspetto. E le persone di solito lo tengono nascosto.<br />

F. Tutti verrebbero a salutarti, qualcuno verrebbe per un suo interesse. Se hai qualcosa da dare, tutti diventano<br />

amici. Altrimenti ti mollano e non ti frequentano più, senza trattarti male, ti ignorano e basta.<br />

P. Bisogna tenere in considerazione che questi soggetti normalmente sono persone che hanno deciso di emigrare<br />

dal loro paese. Quelli che vanno via fanno una scelta molto grossa ed hanno una certa reputazione. Chi va via fa<br />

una scelta individualista, nel senso che sceglie per il loro futuro e, al limite, si preoccupa di far tornare del denaro<br />

sulla loro famiglia o sulla loro comunità ristretta. Solitamente sono persone che hanno come primo obiettivo quello<br />

di migliorare la propria condizione e poi eventualmente quella dei parenti. Mentre chi rimane nel paese e cerca di<br />

lavorare lì per lo sviluppo di quel paese fa la scelta di impegnarsi per la propria comunità e per il proprio paese.<br />

Quindi le persone che se ne vanno hanno la fama che gli interessa innanzitutto organizzarsi la propria vita. Non<br />

c'è niente di disonorevole, però questo riemerge nel momento in cui tornano.<br />

Noi valutiamo la situazione di persone che tornano volontariamente senza i problemi delle persone che dovreste<br />

supportare voi (detenzione), tornano perché hanno deciso di tornare: ci hanno pensato su, considerano la famiglia<br />

una radice importante. Insomma fanno una valutazione dopo un'esperienza che è stata qui più o meno positiva,<br />

in alcuni casi anche molto positiva. Si tratta di persone che fanno una valutazione della loro esperienza all'estero<br />

sapendo di aver fatto molte cose, persone che hanno contatti ancora forti col loro paese e legami importanti, e<br />

quasi per coscienza si dicono che le competenze e risorse acquisite vanno spese per il proprio paese, per lo<br />

sviluppo del proprio paese e per la propria gente.<br />

Da lì nasce l'idea di poter legale progetti di sviluppo dei paesi terzi alle persone che rientrano. Alcune<br />

associazione ed amministrazioni hanno molto lavorato su questo approccio. Per esempio la regione Liguria e<br />

Veneto hanno inserito tra le priorità delle linee di finanziamento per i progetti di cooperazione allo sviluppo quella<br />

di favorire attività di sviluppo che nascano dalla comunità espatriata volte allo sviluppo del paese d’origine. Quindi<br />

questo concetto di inserire come fattore prioritario il rientro degli emigrati che possano essere attori di sviluppo nel<br />

paese d'origine c'è anche in una serie di amministrazioni pubbliche. E' una cosa che a dirla sembra bella e<br />

interessante, fascinosa quantomeno, anche abbastanza partecipata; poi bisogna vedere se si riesce a farla.<br />

DOMANDA 15 Le è capitato di leggere sui quotidiani o di vedere alla televisione, nella sua nazione, situazioni in cui<br />

venivano discriminati o, all’opposto, favorevolmente accettati degli ex-detenuti o dei rimpatriati per il<br />

fallimento di un progetto migratorio?<br />

A. Non ne parlano per niente, quello che so lo trovo via internet o da un passa parola. In Tunisia vivo in una città che<br />

ha un porto e conosco persone che lavorano al porto, loro dicono che quasi tutte le settimane tornano le salme di<br />

cittadini tunisini rimpatriate dall’Italia, morte a causa di reati di mafia, regolamenti di conti tra clan, piuttosto che<br />

spaccio di droga, non so esattamente. So con sicurezza che vengono rimpatriati e non si sa niente. I giornali<br />

parlano di quello che sono invitati a dire, magari se c'è qualche trattativa tra il governo italiano e tunisino per<br />

progetti, scambi, accordi bilaterali, flussi di immigrazione, di esperienze positive (come il flusso regolato di operai<br />

ed infermieri), gli accordi per i clandestini (ora dalla Tunisia partono molto meno barche di quanto partivano<br />

prima). Solo queste cose, che sono positive, vengono dette; non viene detto che magari qualche barchetta ce la<br />

fa comunque, che succedono cose poco piacevoli qui, non si sa assolutamente niente.<br />

B. Non ne parlano. Il nostro giornalismo non è così libero, cioè non si parla di tutto, si parla delle cose positive,<br />

mentre delle negative no. Per dire l'emigrazione clandestina, io sento spesso in televisione in Italia delle barche<br />

che arrivano, in Tunisia non si parla mai in televisione o in radio di questo.<br />

D. Non credo che ne parlino.<br />

E. No.<br />

F. No.<br />

J. Non credo che se ne parli. L'attenzione è sulla migrazione positiva, sui successi. Tutti i paesi hanno ministeri per i<br />

loro immigrati all'esterno, anche le associazioni migranti che sono qui si stanno sempre più muovendo su discorsi<br />

positivi, della possibilità di investire nel paese d’origine l'esperienza acquisita qui o le risorse economiche.<br />

Sarebbe interessante sondare all'interno delle comunità di emigrati, che si stanno sempre più raggruppando.<br />

Sarebbe interessante in queste sedi di incontro sottoporre a loro la questione di cosa ne pensano dei fratelli più<br />

sfortunati.<br />

M. Dei rientri non se ne parla. Si parla molto di quello che la Tunisia può fare per i suoi emigrati. Ci sono comitati di<br />

accoglienza, organizzano corsi di arabo durante l'estate, colonie per i bambini e i giovani figli di emigrati. E c'è<br />

questo insistere sui cittadini all'estero. Si parla di emigrati legali e che hanno una storia migratoria di inserimento,<br />

che hanno i figli e che si vuole che continuino ad essere tunisini.<br />

58

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!