You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
LE PERSONE<br />
LA SPERIMENTAZIONE DEI RIENTRI ONOREVOLI<br />
I dati forniti dalla ricerca hanno permesso di mettere a fuoco una procedura volta all’individuazione dei<br />
candidati al rientro onorevole e all’attivazione di questi percorsi.<br />
La modalità più funzionale identificata per facilitare la presa di decisione, verificare i pro e i contro e le opzioni<br />
alternative, mettere a punto un piano di inserimento socio – lavorativo personalizzato è l’impiego di attività di<br />
counselling e di orientamento.<br />
Abbiamo compreso l’importanza che i percorsi di counselling e di orientamento si focalizzino su alcuni punti di<br />
attenzione, specifici a seconda del paese di provenienza del soggetto interessato, in modo da sondare e<br />
valorizzare alcuni dati di con<strong>testo</strong> (personali, famigliari e territoriali) essenziali per la riuscita del rientro.<br />
Per il Perù e l’area del sud America le indicazioni sono:<br />
• Compiere una valutazione sulla tipologia del reato commesso<br />
• Approfondire il vissuto personale rispetto al rimpatrio<br />
• Verificare dove si trova la famiglia<br />
• Verificare le aspettative della famiglia rispetto al progetto migratorio della persona interessata<br />
• Verificare le condizioni che permettano una buona accoglienza in famiglia<br />
• Verificare se la persona ha creato nuovi nuclei famigliari e, in caso affermativo, cosa intende fare<br />
• Verificare se sono stati contratti debiti per sostenere i costi dell’emigrazione e, se la risposta è affermativa,<br />
conoscere a quanto ammontano<br />
• Valutare che tipo di relazione la persona aveva con la sua comunità locale<br />
• Verificare l’attaccamento allo stile di vita occidentale<br />
• Verificare se la persona è in grado di sostenere un percorso individuale o se è meglio attivare un percorso<br />
di gruppo<br />
• Valutare quale sia il luogo più appropriato per il rientro (la propria comunità d’origine o altro luogo nel<br />
paese d’origine)<br />
• Verificare la percezione che la persona ha del reato commesso e quella che ipotizza possano avere i<br />
famigliari, gli amici e la comunità locale<br />
• Realizzare un bilancio di competenze e verificare la possibilità di attivare un percorso di riqualificazione<br />
professionale<br />
• Progettare interventi che valorizzino la qualificazione professionale<br />
• Valutare il luogo di rientro tenendo conto della professionalità della persona e dell’offerta di lavoro in<br />
quell’ambito professionale<br />
• Individuare possibilità lavorative continuative e che garantiscano un reddito mensile compreso tra 200 e<br />
500 euro<br />
• Fornire un supporto che tenga conto della possibile colpevolizzazione rispetto al fallimento della<br />
migrazione e del possibile conseguente vissuto di frustrazione.<br />
• Individuare modalità attraverso cui presentarsi ai dirigenti territoriali dei barrios – quartieri<br />
• Focalizzare l’attenzione sull’analisi delle diverse condizioni degli Istituti Penitenziari italiani e peruviani e<br />
sui possibili pregiudizi negativi dei cittadini peruviani nei confronti dei detenuti<br />
• Soffermarsi sulla possibilità che ai cittadini peruviani manchino informazioni sulle possibili cause delle<br />
espulsioni e rimpatri, per esempio quelle legate al mancato possesso del permesso di soggiorno<br />
Per la Tunisia e l’area del nord Africa le indicazioni sono:<br />
• Compiere una valutazione sul reato commesso<br />
• Verificare se la persona ha commesso reati sottoponibili alla extraterritorialità o contro cittadini tunisini<br />
105