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Il percorso migratorio<br />
Una volta sopraggiunto in Italia, agli inizi del 2006, viene ospitato temporaneamente da alcuni amici<br />
connazionali a Milano. Comincia a cercare lavoro, nell’illusione che trovando un posto stabile possa<br />
regolarizzare la sua posizione in tempo relativamente breve.<br />
Ben presto si rende conto che senza permesso di soggiorno e non avendo una professionalità facilmente<br />
spendibile, conoscendo poco la lingua italiana, ciò che può trovare sono solo brevissime collaborazioni come<br />
manovale o muratore non qualificato, naturalmente non in regola e mal retribuite, che non gli permettono di<br />
sostentarsi in modo autonomo né di pensare alla possibilità di prendere un piccolo monolocale in affitto,<br />
poiché tra l’altro, la coabitazione con i compagni si fa via via più difficile e conflittuale. Resosi consapevole<br />
della criticità della situazione, e non vedendo sbocchi immediati, per arrotondare i suoi insufficienti guadagni si<br />
fa tentare dalla proposta di alcuni conoscenti che vivono di furti ed espedienti. Ma questa scelta non lo porta<br />
lontano, e viene arrestato mentre sta tentando una rapina a soli tre mesi da suo arrivo in Italia.<br />
L’esperienza detentiva<br />
Brotac, alla sua prima esperienza delinquenziale (in Romania non ha mai avuto precedenti penali) viene<br />
condannato a due anni di detenzione. A causa della precarietà della sua condizione abitativa e lavorativa che<br />
non consentono di pensare all’esecuzione di una pena alternativa al carcere, Brotac è costretto a scontare<br />
tutto il periodo della condanna in un Istituto Penitenziario. Nella Casa di Reclusione di Bollate dove è ristretto,<br />
ha la possibilità di partecipare da subito ad un corso di base per l’utilizzo di PC, che lo appassiona al settore<br />
informatico. Venuto a conoscenza che all’interno dell’Istituto opera un’unità operativa di PC Det, si candida<br />
immediatamente, e durante la selezione per il reclutamento di personale interno, viene scelto.<br />
Si appassiona molto al lavoro, che apprende con gran velocità. Riesce a risolvere complicati problemi tecnici e<br />
di manutenzione, tanto che diventa il punto di riferimento anche per gli altri colleghi, che ne riconoscono la<br />
competenza ed in un certo senso anche la leadership, che emerge in modo naturale. Per queste doti viene<br />
notato dal referente PC Det, che gli riconosce il ruolo di coordinamento all’interno del gruppo, che col suo<br />
contributo ha aumentato la produttività.<br />
La proposta di Odisseo e la contestuale proposta di PC Det<br />
In fase di progettazione del secondo percorso di rientro onorevole (come previsto da Odisseo), si era pensato<br />
di coinvolgere Brotac nella costituzione di una piccola impresa a Timisoara, come referente PC Det per la<br />
Romania.<br />
Le tappe del percorso erano del tutto simili a quelle proposte a Babacar: orientamento e progettazione<br />
d’impresa, elaborazione di businnes planning, acquisto di biglietto di sola andata, sistema di microcredito<br />
scaglionato con forte supporto d’ingresso da parte dell’azienda. Il tempo previsto per il raggiungimento<br />
dell’autonomia finanziaria era di 6 mesi.<br />
Agli inizi di quest’anno però lo scenario geopolitico è mutato, e con l’entrata della Romania nell’Unione<br />
Europea anche la posizione di Brotac è cambiata: da cittadino straniero senza permesso di soggiorno è<br />
divenuto cittadino dell’Unione Europea, quindi non scatta più automaticamente il decreto di espulsione all’atto<br />
del fine pena.<br />
Ma anche PC Det ha avuto sviluppi importanti sul territorio ed è in costituzione un nuovo punto vendita con<br />
magazzino nella città di Pavia, dove oltre a fare manutenzione ed assistenza dei Pc, si commercializzeranno<br />
anche macchinari riciclati. L’idea di PC Det è di inserire nell’organico, anche con mansioni di responsabilità, le<br />
persone che abbiano iniziato a lavorare in stato di detenzione, dando loro un’importante opportunità di<br />
reinserimento lavorativo qualificato. Brotac viene identificato come soggetto idoneo, sufficientemente<br />
autonomo per coprire un incarico di responsabilità, e contestualmente alla proposta di rientro onorevole di<br />
Odisseo gli viene offerta anche la possibilità di restare in Italia. Invitato a riflettere serenamente tra le due<br />
proposte, Brotac ha infine optato per quest’ultima, poiché l’apertura del nuovo show room coincide con la sua<br />
data di fine pena ed andrebbe a ricoprire il ruolo di responsabile della nuova unità. Oltre ad avere apprezzato<br />
l’importante riconoscimento alla professionalità acquisita, potrà contare su uno stipendio adeguato alla<br />
mansione, consentendogli di porre solide basi per un ricongiungimento in territorio italiano con la sua famiglia.<br />
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