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po’ di problemi con la polizia perché la polizia deve sapere cosa è successo, per quali motivi sono stati espulsi,<br />
per questione di sicurezza vengono interrogati. Sono liberi, ma hanno un invito per presentarsi al Ministero degli<br />
Interni o alla polizia della regione dove abitano.<br />
I. Non so. Per le persone che vengono rimpatriate e hanno già delle pendenze so che vengono accolte nella loro<br />
nazione direttamente dalla polizia locale.<br />
Le notizie che ho vengono da parte degli stranieri stessi ed in particolar modo per quanto riguarda la Tunisia,<br />
informazioni che riguardano il regime carcerario che è considerato più duro di quello italiano. La persone che deve<br />
essere rimpatriata e che sa che lo aspetta il carcere in Tunisia ha paura, preferirebbero scontare la pena in Italia.<br />
L. Procedure che riguardano lo straniero che esce dal carcere per fine pena o per applicazione della pena<br />
sostitutiva: l'intervento della Questura si concretizza essenzialmente o nell'espulsione (è il Prefetto che espelle, il<br />
Questore si limita ad eseguire il decreto del Prefetto nelle tre forme previste: accompagnamento alla frontiera<br />
immediato, trattenimento nel CPT, oppure ordine di lasciare il paese in 5 giorni). Per quelli che escono dal<br />
carcere, essendo persone che commettono reati, c'è sempre trattenimento al CPT, perché comporterebbe<br />
problemi rispetto al controllo sociale consegnare l'invito a una persona appena uscita dal carcere che potrebbe,<br />
per qualsiasi motivo, il giorno dopo commette un nuovo reato. Quindi preferiamo trattenerli al centro in modo da<br />
essere sicuri di poterli accompagnare fisicamente alla frontiera. Nel caso in cui non hanno documenti, dopo 60<br />
giorni, come spesso avviene, vengono muniti dell'ordine del Questore di lasciare il paese entro 5 giorni e lasciati<br />
liberi. Non sono chiuse le vie al rilascio del permesso di soggiorno per gli stranieri che hanno subito una<br />
condanna, questo accade sempre quando sono coniugi di cittadini italiani o genitori di cittadini italiani, che<br />
acquistano lo status di inespellibili. In questi casi richiediamo la convivenza, si chiama il coniuge richiedendo<br />
l’autocertificazione della convivenza e alla persona straniera verrà dato un permesso per famiglia, che potrà<br />
essere convertito in lavoro.<br />
Art 16 della legge Bossi Fini prevede che si possa presentare istanza al giudice per ottenere di sostituire il carcere<br />
con il rientro nel paese d'origine quando la pena è sotto i 3 anni. Viene chiamato provvedimento deflattivo per<br />
sfoltire le carceri. Una volta che viene concessa l’applicazione dell'art.16, tale situazione viene trasmessa in<br />
Questura e la persona verrà accompagnata nel paese d’origine nel tempo necessario a trovare il biglietto per il<br />
rimpatrio. L'accompagnamento al paese d'origine è obbligatorio, non è come l'espulso normale, perciò se non c'è<br />
il passaporto non si può richiedere la pena alternativa. La richiesta può venire da chi ha un'identità certa o dai<br />
paesi i cui consolati sono disposti a riconoscere l'identità dei loro cittadini. Una volta arrivati nella loro nazione<br />
sono liberi.<br />
I reati ostativi al permanere nell'area Shenghen sono il 380 e 381, quelli che prevedono l'arresto obbligatorio in<br />
fragranza e l'arresto facoltativo, in più i reati sessuali, pedofilia, immigrazione clandestina, sfruttamento della<br />
prostituzione.<br />
Se una persona espulsa vuole rientrare ha la possibilità di richiedere il nulla osta speciale al rientro, la sanatoria<br />
non lo può aiutare perché, anche se cambia nome, ha depositato le impronte e viene subito individuato. Questo<br />
per voi significa che potete fare rientri onorevoli, offrire un'occasione nel paese d'origine, e se la persona non ce la<br />
fa a rimanere nel paese d'origine, piuttosto che rientrare clandestinamente (che non gli conviene perché ormai<br />
con le impronte non si sfugge più), appena maturano i termini potete farvi carico del deposito dell’istanza presso<br />
l'ambasciata. Dopo di che sulla legge sull'immigrazione non si può mai dare niente per scontato, perché è una<br />
legge modernissima, più volte modificata, plasmata da sentenze del TAR, della Corte di Cassazione e dei giudici<br />
ordinari, perciò non si può escludere nessun tipo di ulteriore modifica.<br />
Per sostenere le spese di rimpatrio c'è un capitolo in Prefettura. Per le espulsioni con l'art. 16 il biglietto viene<br />
automaticamente pagato. Se una persona è detenuta e vuole rientrare nel suo paese d’origine (alle condizioni di<br />
cui sopra) ha il diritto al rientro pagato.<br />
Q. Quello che succede è sostanzialmente che il consolato identifica la persona e deve rilasciargli un documento di<br />
viaggio. Nel momento in cui la persona passa la frontiera sul passaporto o sul documento di viaggio verrà messo<br />
il timbro da parte delle autorità di frontiera italiane di uscita dal territorio italiano. Questo perchè da quella data<br />
decorrono i 10 anni di divieto di reingresso in Italia. Prima erano 5 anni, la legge Bossi - Fini li ha aumentati a 10.<br />
Bisogna tener conto che generalmente quando viene fatto il rimpatrio le persone non vengono avvisate<br />
dell’imminente partenza, quindi si ritrovano nella situazione in cui i poliziotti li prelevano di mattina presto, li<br />
portano in aeroporto e li caricano sull'aereo scortati a seconda appunto della nazionalità del gruppo che deve<br />
essere rimpatriato. Queste persone possono immaginare che quell'aereo li riporti a casa, ma nessuno gli<br />
comunica niente. Questo per evitare problemi di sicurezza e di ordine all'interno del centro di permanenza<br />
temporanea. Una volta che sbarcano dall'aereo non sappiamo cosa accada. Abbiamo qualche indicazione<br />
sporadica che ci è stata data da persone che poi sono rientrate in Italia. In alcuni paesi il fatto di uscire dal proprio<br />
paese irregolarmente è un reato, per cui nel momento in cui si rientra vengono arrestati e possono o pagare una<br />
multa, per altro abbastanza elevata, oppure si devono fare un certo numero di giorni in carcere (il carcere è<br />
abbastanza duro). Questo succede in Marocco, in Tunisia non so, in altri paesi africani succede così. Quando<br />
vengono rimpatriati vengono accolti dalla polizia di frontiera del paese di origine e vengono malmenati o<br />
comunque trattenuti anche se non esistono delle regole (per esempio questo succede in Nigeria e in altri paesi<br />
africani).<br />
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