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testo pdf - Piccolo Principe

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cittadino, inespellibile, perché non si può espellere una persona che non ha limiti a circolare in Europa. I<br />

comunitari hanno diritto a rimanere in Italia un anno per attesa occupazione.<br />

Art 16 della legge Bossi Fini prevede che si possa presentare istanza al giudice per ottenere di sostituire il carcere<br />

con il rientro nel paese d'origine quando la pena è sotto i 3 anni. Viene chiamato provvedimento deflattivo per<br />

sfoltire le carceri. Una volta che viene concessa l’applicazione dell'art.16, tale situazione viene trasmessa in<br />

Questura e la persona verrà accompagnata nel paese d’origine nel tempo necessario a trovare il biglietto per il<br />

rimpatrio. L'accompagnamento al paese d'origine è obbligatorio, non è come l'espulso normale, perciò se non c'è<br />

il passaporto non si può richiedere la pena alternativa. La richiesta può venire da chi ha un'identità certa o dai<br />

paesi i cui consolati sono disposti a riconoscere l'identità dei loro cittadini. Una volta arrivati nella loro nazione<br />

sono liberi.<br />

I reati ostativi al permanere nell'area Schengen sono il 380 e 381, quelli che prevedono l'arresto obbligatorio in<br />

fragranza e l'arresto facoltativo, in più i reati sessuali, pedofilia, immigrazione clandestina, sfruttamento della<br />

prostituzione.<br />

Se una persona espulsa vuole rientrare ha la possibilità di richiedere il nulla osta speciale al rientro, la sanatoria<br />

non lo può aiutare perché, anche se cambia nome, ha depositato le impronte e viene subito individuato. Questo<br />

per voi significa che potete fare rientri onorevoli, offrire un'occasione nel paese d'origine, e se la persona non ce la<br />

fa a rimanere nel paese d'origine, piuttosto che rientrare clandestinamente (che non gli conviene perché ormai<br />

con le impronte non si sfugge più), appena maturano i termini potete farvi carico del deposito dell’istanza presso<br />

l'ambasciata. Dopo di che sulla legge sull'immigrazione non si può mai dare niente per scontato, perché è una<br />

legge modernissima, più volte modificata, plasmata da sentenze del TAR, della Corte di Cassazione e dei giudici<br />

ordinari, perciò non si può escludere nessun tipo di ulteriore modifica.<br />

Per sostenere le spese di rimpatrio c'è un capitolo in Prefettura. Per le espulsioni con l'art. 16 il biglietto viene<br />

automaticamente pagato. Se una persona è detenuta e vuole rientrare nel suo paese d’origine (alle condizioni di<br />

cui sopra) ha il diritto al rientro pagato.<br />

M. Vi sono due tipi di rimpatrio: 1) con una ordinanza del Prefetto che li obbliga a rimpatriare in 5 giorni (per quelli<br />

che non hanno commesso reati), 2) con i voli di bandiera speciali accolti da ufficiali rumeni quando giungono. Un<br />

giudice valuta a secondo dei documenti che vengono presentati, in base all'indagine che viene fatta, se ha una<br />

pena da finire di scontare viene portato in un carcere rumeno oppure possono venire esaminati i reati in quel<br />

momento e giudicati secondo la legge rumena (che è quasi identica a quella italiana ed identica alle norme della<br />

Comunità europea). Ho un'altra osservazione la Kee Comunitarie è stata completamente assorbita dalla Romania<br />

e dunque non ci sono differenze indicative, non ci sono aspetti che non sono in concordanza. I documenti e le<br />

procedure usate sono stabilite già con questo accordo normativo, dunque sono sempre accompagnati con dei<br />

giustificativi che vengono esaminati in Romania. Un ultima osservazione rispetto alla Romania la situazione è un<br />

po' speciale perché la Romania sarà membro dall'Unione europea dal gennaio 2007, dunque entreranno in vigore<br />

tutte le norme europee.<br />

Q. Quello che succede è sostanzialmente che il consolato identifica la persona e deve rilasciargli un documento di<br />

viaggio. Nel momento in cui la persona passa la frontiera sul passaporto o sul documento di viaggio verrà messo<br />

il timbro da parte delle autorità di frontiera italiane di uscita dal territorio italiano. Questo perchè da quella data<br />

decorrono i 10 anni di divieto di reingresso in Italia. Prima erano 5 anni, la legge Bossi - Fini li ha aumentati a 10.<br />

Bisogna tener conto che generalmente quando viene fatto il rimpatrio le persone non vengono avvisate<br />

dell’imminente partenza, quindi si ritrovano nella situazione in cui i poliziotti li prelevano di mattina presto, li<br />

portano in aeroporto e li caricano sull'aereo scortati a seconda appunto della nazionalità del gruppo che deve<br />

essere rimpatriato. Queste persone possono immaginare che quell'aereo li riporti a casa, ma nessuno gli<br />

comunica niente. Questo per evitare problemi di sicurezza e di ordine all'interno del centro di permanenza<br />

temporanea. Una volta che sbarcano dall'aereo non sappiamo cosa accada.<br />

Per quanto riguarda la Romania viene annullato il passaporto, viene messo un timbro e annullato per cui quella<br />

persona non può più uscire dalla Romania (con quel passaporto). Però non vengono trattenuti.<br />

R. Non lo so perché come IOM non ci occupiamo del rimpatrio forzato, noi ci occupiamo solamente del rimpatrio<br />

volontario ed assistito. Siamo contro le espulsioni e non partecipiamo a questo tipo di rimpatrio.<br />

Quando il rimpatrio è assistito si tratta di rimpatri volontari. Noi assistiamo le persone dall’Italia fino alla<br />

destinazione finale e alla reintegrazione nel paese d'origine. Ci occupiamo di aiutare la persona a prendere una<br />

decisione consapevole per il rimpatrio usando il counselling, che la persona ottenga un documento di viaggio<br />

presso la sua Ambasciata nel caso in cui non ha il passaporto, di organizzare il viaggio, di fornirgli il visto di<br />

transito, di fornirgli assistenza in aeroporto a Roma e nel paese d'origine (perché abbiamo i nostri uffici) e di<br />

aiutarlo ad ottenere la reintegrazione (dipende da progetto a progetto) sempre attraverso la nostra rete nei paese<br />

d'origine.<br />

DOMANDA 3 Esistono, nella sua nazione, delle normative che favoriscono l’integrazione lavorativa dei soggetti<br />

rimpatriati?<br />

Se si, spiegare la normativa.<br />

A. Non c'è niente che favorisce.<br />

C. Non c’è nessuna legge in tal senso perché una persona espulsa nel momento in cui arriva in Romania è libera di<br />

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