Dell'ingegno poetico di Cicerone.pdf - EleA@UniSA
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oltre le altre molte, sulle quali cade qualche dubbio,<br />
e che sarebbe lungo ricordare qui, dove basterà<br />
<strong>di</strong>re che moltissimi versi <strong>Cicerone</strong> riporta<br />
dalle trage<strong>di</strong>e <strong>di</strong> questo poeta, che assai lesse<br />
e stu<strong>di</strong>ò.<br />
D al fin qui detto appare che il nostro autore pre<strong>di</strong>lesse<br />
bensì Euripide, ma più dal punto <strong>di</strong> vista<br />
oratorio e filosofico che dal lato <strong>poetico</strong>; e dalle<br />
sue trage<strong>di</strong>e trasse più sentenze e precetti che versi<br />
ispirati e cal<strong>di</strong> <strong>di</strong> affetto. Ammirò, invece, Sofocle<br />
più come poeta, e lo chiamò <strong>di</strong>vino: e, però, a lui,<br />
così umano e sublime nella sua temperanza, spetta,<br />
ci pare, secondo <strong>Cicerone</strong>, la palma del principato<br />
nel genere tragico. Le numerose citazioni che fa <strong>di</strong><br />
Euiipide, più frequenti che quelle <strong>di</strong> Eschilo e <strong>di</strong><br />
Sofocle, ben si spiegano non solo con quanto <strong>di</strong>ce il<br />
P a tin '), che, cioè, le scuole de’ filosofi citassero Euripide<br />
più volentieri degli altri poeti, eccettuato<br />
Om ero, per l’abbondanza gran<strong>di</strong>ssima delle sentenze<br />
contenute nei suoi versi; ma anche con la<br />
n atu ra stessa dello stile euripideo, la cui conformità<br />
al gusto <strong>di</strong> <strong>Cicerone</strong> e de’ suoi contemporanei si<br />
può rilevare dal luogo <strong>di</strong> Quintiliano 2), che cre<strong>di</strong>am<br />
o conveniente riportare: « (Euripides), magis<br />
acce<strong>di</strong>t oratorio generi et sententiis densus, et in<br />
e is , quae a sapientibus tra<strong>di</strong>ta sunt paene ipsis<br />
par et <strong>di</strong>cendo ac respondendo cuilibet eorum, qui<br />
fuerunt in foro <strong>di</strong>serti, comparandus. »<br />
*) Patin, op. cit.<br />
®) Inst. Or. X, 68.