Dell'ingegno poetico di Cicerone.pdf - EleA@UniSA
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mento, prestar fede alla sospensione delle leggi della<br />
natura, <strong>di</strong>mostra, però, poco senno quel poeta, che,<br />
al pari <strong>di</strong> <strong>Cicerone</strong>, pretende <strong>di</strong> assopire troppo a<br />
lungo la tua ragione, e non s’accorge che, in questi<br />
casi, più che descrivere, egli deve, con un rapido<br />
tocco, svegliare la tua immaginazione e farvi tu rbinare<br />
una m oltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> fantasmi indefiniti.<br />
Le ragioni vere della me<strong>di</strong>ocre prova fatta da<br />
<strong>Cicerone</strong> come poeta si debbono, adunque, ricercare<br />
non già nella parte da lui affidata all’elemento mara-<br />
viglioso, ma nell’abuso fattone, e dovuto alla scarsa<br />
preparazione, che lo faceva poetare senza una lex<br />
operis predefinita, e alla confusione, notata così acutam<br />
ente dal Pascoli, della poetica con la rettorica.<br />
In fa tti, è noto come quest’ u ltim a, intesa a modo<br />
<strong>di</strong> que’ retori, a cui Pomponio Attico, <strong>di</strong>versamente<br />
da <strong>Cicerone</strong>, dà la berta ne’ primi capitoli del Bru-<br />
tus, e che tante leggende avevano accum ulate intorno<br />
a’ nomi <strong>di</strong> Temistocle e Coriolano, non riguarda<br />
soltanto la forma, ma la stessa sostanza <strong>di</strong> un<br />
componimento, la quale spesso si elabora e, nel caso<br />
nostro, si mo<strong>di</strong>fica con elementi nuovi e maravigliosi,<br />
appunto perchè meglio si adatti al pensiero quella<br />
veste, che alle abitu<strong>di</strong>ni e a ’ preconcetti letterari<br />
dell’ artista sembra la più conveniente.<br />
Quanto alla forma, poi, l’equivoco medesimo fu<br />
manifestamente la prima ra<strong>di</strong>ce delle moltissime<br />
amplificazioni oratorie, della gonfiezza dello stile e<br />
del periodo, a cui <strong>Cicerone</strong> volle dare tu tta la roton<strong>di</strong>tà<br />
e la concinnità stu<strong>di</strong>ata, e dello sfoggio eccessivo<br />
dell’eru<strong>di</strong>zione, a cui ricorreva spesso, innanzi