ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca

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7.3 La costruzione degli indicatori Il punto di partenza per la costruzione degli indicatori di sostenibilità è stato l’analisi delle variabili raccolte, attraverso la tecnica nota come Analisi delle Componenti Principali (ACP), perché in grado di soddisfare tutti gli obiettivi proposti. Essa infatti consente di: • sintetizzare numerose variabili in un numero più ridotto • calcolare i valori di queste nuove variabili di sintesi • costruire rappresentazioni grafiche delle relazioni tra le variabili di sintesi • ordinare i territori analizzati sulla base dei valori di queste nuove variabili di sintesi L’impiego dell’ACP per la costruzione degli indicatori di sviluppo sostenibile a livello locale costituisce un contributo originale di questa ricerca, perché molti degli indicatori di sostenibilità, usati per stilare graduatorie diffuse presso l’opinione pubblica, sono calcolati con altre tecniche, che contengono rilevanti elementi di soggettività e dunque maggiori margini di arbitrarietà. Il riferimento è, ad esempio, agli indicatori calcolati dal Sole 24Ore. Altri enti, ad esempio l’ISSI, sembra che si avvalgano dell’ACP, ma non hanno ancora reso note le metodologie applicate, e comunque calcolano indicatori riferiti all’intero territorio nazionale. 7.3.1 Le variabili dei territori La matrice costruita raccoglie i dati relativi a circa 100 variabili. Ma l’analisi è stata opportunamente limitata alle variabili che presentano bassi livelli di interdipendenza reciproca (individuati attraverso l’analisi dei coefficienti di correlazione), al fine di evitare, per quanto possibile, di usare variabili che sono espressione del medesimo fenomeno (Del Colle ed Esposito [2000]; Zani, [2000]). Le variabili utilizzate sono undici e sono descritte nella tavola 7.3. Esse si riferiscono, come è stato già accennato, ad ambiti territoriali di varia dimensione: • densità imprenditoriale e tasso di disoccupazione si riferiscono ai sistemi locali del lavoro (aggregazioni di comuni in base ai movimenti di pendolarismo dei residenti) • valore aggiunto pro-capite e propensione all'export sono dati provinciali • zone a traffico limitato, concentrazione di pm10 e capacità di depurazione delle acque sono riferite ai comuni capoluogo di provincia. Solo in questo modo è stato possibile disporre di dati ed informazioni sufficientemente significative e rilevanti per tutte e tre le dimensioni della sostenibilità (economia, società, ambiente) riferibili a Comuni capoluogo. Le statistiche descrittive delle 11 variabili selezionate, disponibili per i 103 comuni, sono riportate nella tabella 7.1. 105
TAVOLA 7.3 - Le variabili per la lettura dei territori Variabili Descrizione Fonte Anno Densità imprenditoriale rapporto tra numero di imprese e popolazione residente Unioncamere 2001 Tasso di disoccupazione rapporto tra persone in cerca di occupazione e forze di lavoro Unioncamere 2001 Valore aggiunto pro capite somma del valore di beni finali e servizi prodotti in un territorio in un anno, fratto la popolazione Is.Tagliacarne 2000 Propensione all'esportazione rapporto tra esportazioni e valore aggiunto Unioncamere 2000 Zone a traffico limitato aree in centri abitati con regolazione degli accessi del traffico veicolare Legambiente 2000 Capacità di depurazione acque reflue % abitanti allacciati a impianti di depurazione Legambiente 2000 Concentrazione PM 10 concentrazione di polveri fini nell'aria Legambiente 2000 Dotazione di strutture culturali e dotazione di musei, biblioteche, Is.Tagliacarne 2000 ricreative cinema, teatri, strutture sportive Dotazione di strutture per l'istruzione dotazione di scuole di ogni grado e università Is.Tagliacarne 2000 Dotazione di infrastrutture sociali dotazione totale di sintesi di strutture a servizio della società Is.Tagliacarne 2000 Tasso di mortalità - malattie tasso di morti causa malattie Istat 1998 respiratorie all'apparato respiratorio TABELLA 7.1 - Indicatori di sintesi delle 11 variabili Variabili Media Deviazione standard Densità imprenditoriale 11,6 1,7 Tasso di disoccupazione 10,5 7,9 Valore aggiunto pro-capite 17874,4 4551,9 Propensione all'esportazione 22,0 15,1 Zone a traffico limitato 2,6 3,9 Capacità di depurazione acque reflue 73,7 26,8 Concentrazione PM 10 61,9 24,4 Dotazione di strutture culturali e ricreative 90,9 69,7 Dotazione di strutture per l'istruzione 91,2 42,7 Dotazione di infrastrutture sociali 90,7 45,0 Tasso di mortalità - malattie respiratorie 0,7 0,1 7.3.2 Le tre variabili di sintesi: economia - società – ambiente L’ACP 11 ha consentito di riaggregare le 11 variabili in 3 macro-variabili, che complessivamente riescono a spiegare quasi il 65% della varianza totale del fenomeno. 11 La scelta dell’uso della tecnica è anche confortata dalla significatività dei test di controllo: KMO = 0,635; Test di sfericità di Barlett = 683,427 (sig 0,000). Il Test KMO (Kaiser-Meyer-Olkin) esamina se le correlazioni parziali delle variabili sono basse; è necessario che il valore sia superiore a 0,5. 106
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