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ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca

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4 L’ESPERIENZA ITALIANA: ALTRI PROGRAMMI E PROGETTI PER<br />

LO <strong>SVILUPPO</strong> <strong>SOSTENIBILE</strong><br />

Questo capitolo è de<strong>di</strong>cato alla descrizione dei progetti italiani attuati per<br />

promuovere lo sviluppo sostenibile, che non rientrano nell’ambito specifico <strong>di</strong> A21L.<br />

Vengono, in primo luogo, esaminati gli strumenti regolati da norme giuri<strong>di</strong>che,<br />

all’interno dei quali i promotori possono contare su finanziamenti <strong>di</strong> enti pubblici, <strong>di</strong><br />

organizzazioni nazionali ed internazionali. In secondo luogo, vengono considerati, sia<br />

pure a gran<strong>di</strong> linee, gli strumenti <strong>di</strong> natura volontaristica, come via ulteriore per la<br />

responsabilizzazione degli attori locali e la loro presa <strong>di</strong> coscienza sugli effetti che<br />

attività produttive e sociali possono avere non solo sul sistema ecologico e ambientale,<br />

ma anche, me<strong>di</strong>ante processi <strong>di</strong> causazione circolare, sul sistema sociale e produttivo.<br />

4.1 Le politiche nazionali per lo sviluppo urbano sostenibile<br />

Nel corso degli anni ‘90 il legislatore nazionale ha pre<strong>di</strong>sposto una serie <strong>di</strong> nuovi<br />

strumenti operativi in ambito urbano con l’inten<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> promuovere e finanziare<br />

interventi <strong>di</strong> recupero, riqualificazione e valorizzazione delle città in termini ambientali,<br />

sociali e economici. Sono state così definite nuove modalità per la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong><br />

politiche urbane, nuovi processi decisionali, nuovi iter per affrontare i problemi urbani.<br />

Sono stati ideati strumenti in<strong>di</strong>viduati comunemente con l’espressione “programmi<br />

complessi”.<br />

Per alcuni si è trattato <strong>di</strong> un tentativo <strong>di</strong> definire criteri con cui provare ad<br />

ovviare alle rigi<strong>di</strong>tà e all’inefficienza che accompagnano tra<strong>di</strong>zionalmente i piani<br />

urbani, primo tra tutti il Piano Regolatore Generale. Molti, invece, ritengono che<br />

proprio con questi nuovi programmi si sia dato avvio ad un nuovo modo <strong>di</strong> intendere e<br />

<strong>di</strong> ricercare lo sviluppo locale, secondo la filosofia <strong>di</strong> A21L, attraverso la concertazione<br />

tra gli attori locali, accor<strong>di</strong> tra amministratori pubblici e operatori privati, con<br />

finanziamenti da livelli <strong>di</strong> governo superiori (Regione, Stato, UE).<br />

La tabella 4.1 contiene una sintesi dei principali strumenti per lo sviluppo<br />

sostenibile adottati dalle realtà locali urbane italiane. Si <strong>di</strong>stinguono i programmi<br />

definiti dalla legislazione nazionale da quelli definiti a livello europeo. Per ciascuno<br />

sono in<strong>di</strong>cati l’anno <strong>di</strong> introduzione, il numero dei programmi attivati, l’ammontare dei<br />

finanziamenti pubblici, l’ammontare degli investimenti complessivi connessi previsti.<br />

In essa sono riportati anche dati <strong>di</strong> sintesi per i Programmi <strong>di</strong> Iniziativa Comunitaria<br />

Urban e Urban II, i cui contenuti sono sviluppati e analizzati nel capitolo de<strong>di</strong>cato agli<br />

strumenti europei per la sostebilità. Si è scelto <strong>di</strong> affiancarli ai programmi <strong>di</strong> definizione<br />

nazionale per offrire una visione completa delle politiche in atto nel territorio nazionale.<br />

Sono circa 850 gli interventi <strong>di</strong> riqualificazione e rigenerazione urbana messi in cantiere<br />

dalle città italiane a partire dagli anni 90, per un ammontare complessivo <strong>di</strong> investimenti<br />

iniziali che supera i 2,7 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro, con un apporto significativo <strong>di</strong> risorse private.<br />

TABELLA 4.1 - I programmi per la sostenibilità<br />

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