ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca

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• programmi per i centri storici, volti al recupero del patrimonio edilizio degradato e del patrimonio culturale. Il successo dello strumento URBAN (figura 2.1 e tavola 2.1) consiste proprio nella multidimensionalità del concetto di sviluppo. Si possono visualizzare con uno schema le tipologie di intervento più diffuse, emerse da alcuni casi studio europei, che hanno concretizzato la suddetta multidimensionalità e le città in cui ciascun tipo di intervento è stato più significativo durante il processo di rivitalizzazione locale. FIGURA 2.1 - Elementi costitutivi di URBAN Creare fiducia e sicurezza (L’Aja, Merseyside, Magdeburgo, Malaga) Ambiente (L’Aja, Genova) Integrazione sociale e promozione dell’inclusione (L’Aja, Merseyside, Magdeburgo, Vienna) Sostenere le PMI in tutti i tipi di intervento (Magdeburgo, Vienna, L’Aja) URBAN Servizi sociali, con declinazioni diverse in base alle carenze più significative di ciascun sottosistema Promuovere loccupazione attraverso la formazione (L’Aja, Magdeburgo, Vienna, Porto) Infrastrutture 15
TAVOLA 2.1 - URBAN I Riferimenti GU.CE C180 del 1.7.1994 Normativi Finalità Contribuire al rilancio socio-economico di quartieri urbani in crisi, attraverso il rinnovo di impianti e infrastrutture ed il miglioramento dell’ambiente Beneficiari Progetti urbani da realizzare in città di oltre 100.000 abitanti, destinati ad aree con elevato tasso di disoccupazione, tessuto urbano disaggregato, precarietà di alloggi e mancanza di servizi sociali Durata 1994 - 1999 Progetti finanziabili Progetti di durata generalmente quadriennale. Sono preferiti i progetti rientranti in una strategia di integrazione urbana di lungo periodo. A titolo esemplificativo le misure sovvenzionabili riguardano i seguenti settori: • avvio di nuove attività economiche • promozione dell’occupazione a livello locale • servizi sociali, sanità, ordine pubblico, asili nido, giardini d’infanzia, strutture sanitarie, centri per il recupero di tossicodipendenti, illuminazione stradale, sicurezza e prevenzione della criminalità • miglioramento delle infrastrutture e dell’ambiente in connessione con le misure sopra descritte: restauro di edifici a fini sociali, recupero di spazi verdi, costruzione di infrastrutture culturali, ricreative e sportive, altro. Disponibilità Finanziamento dal FESR e in misura minore dal FSE per i progetti di natura Finanziaria sociale. Totale di fine periodo: 900 milioni di euro dall’Ue Sostegno e benefici Sovvenzioni e assistenza tecnica ottenibili Destinatari Autorità amministrative pubbliche, piccole e medie imprese, Camere di Principali Commercio, operatori pubblici e privati, strutture sanitarie e servizi sociali Benefici Contributi a fondo perduto e prestiti Fonte: Europass, Dossier 12 B) URBAN II – 2000-2006 Dopo alcuni anni dall’avvio del programma Urban I, sia i promotori sia i finanziatori hanno constatato che nelle aree coinvolte si è verificato un miglioramento permanente e visibile della qualità della vita. Sulla base di questi successi riscontrati in Italia, come negli altri Stati membri, il Parlamento Europeo ha chiesto, nel 1999, il mantenimento dal Programma Urban tra le Iniziative Comunitarie. Gli obiettivi del nuovo Programma Urban sono: • promuovere strategie innovative per la rigenerazione economica e sociale delle città di piccole e medie dimensioni e dei quartieri in crisi • costruire network internazionali stabili tra città coinvolte nel Programma per favorire lo scambio di conoscenze e di esperienze relative alla rigenerazione urbana e allo sviluppo sostenibile. Le aree in cui è possibile avviare l’iniziativa sono zone in ambito urbano anche di piccole dimensioni, comunque non inferiori ai 20.000 abitanti. Carattere precipuo di Urban II è l’integrazione degli interventi economici, sociali e ambientali che promuove. 16
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