ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca

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tutti gli ospedali, convenzionati e non convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale. I valori positivi dei coefficienti di correlazione associati a queste variabili esprimono il fatto che la variabile di sintesi descrive il grado di offerta presente sul territorio considerato di ciascuna delle strutture sociali appena descritte. La seconda CP è pertanto una macro-variabile che sintetizza il grado di sviluppo delle strutture sociali di un dato territorio. Infatti le strutture che gli enti pubblici locali e i privati hanno messo a disposizione sono strumenti per la formazione e la qualificazione del capitale umano, sono strutture per la cura e la prevenzione sanitaria, sono luoghi che favoriscono la socialità e le relazioni interpersonali. La terza componente principale è la macro-variabile ambientale ed esprime elementi tipici della qualità ambientale in aree urbane e in aree fortemente antropizzate: la concentrazione delle polveri, la capacità di depurazione delle acque reflue, le zone a traffico limitato, la mortalità per malattie all'apparato respiratorio. Cattura quindi in sé le variabili che esprimono il peso dell’inquinamento atmosferico (causato dallo svolgimento di attività economiche e di attività sociali) e gli effetti da questo prodotti sulla salute umana. Cattura la dotazione di infrastrutture per la depurazione delle acque. Racchiude in sé anche le zone a traffico limitato che sono misura delle politiche locali definite per la tutela dell'ambiente e la qualità della vita nel centro urbano. I segni dei coefficienti di correlazione delle variabili sintetizzate dalla terza CP esprimono interessanti relazioni evidenti nei contesti urbani: l'indicatore del PM10 misura la concentrazione di polveri fini, che penetrano nelle vie respiratorie e nei polmoni. Le sorgenti del PM10 sono in particolare i veicoli con motore a combustione interna, gli insediamenti produttivi che emettono polveri e gli impianti di riscaldamento a gasolio. I motori a combustione, il diesel e anche il biodiesel sono responsabili della produzione di circa il 70 per cento di PM10. Se questo è vero, gli aspetti racchiusi nella terza CP sono espressione evidente della qualità ambientale del territorio considerato. In sintesi: • la prima CP è espressione della dimensione economica urbana in termini positivi, essendo legata in modo direttamente proporzionale e forte con il valore aggiunto pro capite, con la densità imprenditoriale, con la propensione all’esportazione ed essendo legata in modo altrettanto forte e inverso con il tasso di disoccupazione • la seconda CP è espressione della dimensione sociale in termini positivi • la terza CP è espressione del grado di qualità ambientale di ciascuno dei territori analizzati. Costruite le tre componenti principali, l'ACP produce gli scores per ciascuna di esse. È così possibile avere il valore della macro-variabile economica, della macrovariabile sociale e della macro-variabile ambientale per ciascuno dei comuni considerati. Gli scores prodotti si possono interpretare come la sintesi quantitativa delle variabili che hanno catturato. In questo modo, per ogni territorio non si ha più solo il dato della densità imprenditoriale, del valore aggiunto, della propensione all'esportazione, del tasso di disoccupazione, si ha anche un valore nuovo che si ritiene 109
possa essere una buona sintesi di queste quattro variabili. Allo stesso modo per la società e per l'ambiente 13 . I valori così ottenuti si possono utilizzare in tre modi: • per costruire grafici che mostrino le relazioni tra le macro-variabili a due a due • per costruire graduatorie dei comuni. • per ricercare relazioni tra variabili dei contesti socio-economici territoriali e le spese sostenute dagli enti locali. Va comunque tenuto presente che i risultati di questa analisi non possono essere assimilati a quelli che si otterrebbero da un’analisi di regressione. Essi catturano delle correlazioni tra variabili o indicatori, ma non sono in grado di spiegare l’origine e la causa dei fenomeni analizzati. 7.3.3 La rappresentazione grafica delle relazioni tra economia, società e ambiente I valori delle tre macro-variabili di sintesi possono essere riprodotti a due a due sugli assi ortogonali di piani cartesiani, in modo da ottenere almeno due risultati: a. una suddivisione rozza dei territori considerati in gruppi accomunati da caratteristiche simili b. l’individuazione di tendenze territoriali rispetto a fenomeni economici, sociali e ambientali. 7.3.3.1 La relazione “economia” – “ambiente” Dalla lettura del grafico 7.1, che descrive la relazione tra “economia” e “ambiente”, si possono cogliere due aspetti: • il divario Nord-Sud, tipicamente economico (si veda il paragrafo seguente) • una relazione ad U rovesciata tra le due variabili. Città medio-grandi del Sud (Reggio Calabria, Vibo Valentia, Agrigento, Messina, Palermo, Catanzaro) hanno bassa qualità ambientale e bassa crescita economica. La qualità ambientale sembra poi crescere al crescere dell'economia (Crotone, Foggia, Sassari, Sorrento, Bari, Cagliari, Potenza). Ma di nuovo, la curva ricomincia a scendere, diminuisce la qualità ambientale e migliora l’economia (Lodi, Pavia, Varese, e poi Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Piacenza, e ancora Verona, Sondrio, Cremona). Infine, continua a migliorare l'economia e a peggiorare l'ambiente (Venezia, La Spezia, Torino, Firenze, Ravenna, Alessandria, Asti, Udine, fino a Milano). 13 In più si potrebbe anche sostenere che ciascuna delle variabili sintetizzate dalle tre CP è tra le variabili maggiormente rappresentative dei fenomeni che racchiudono. 110
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