ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca

L’importanza delle Comunità Locali è ribadita, sempre nel 1992, dal Quinto
Programma di Azione Ambientale dell’Unione Europea (per il periodo 1992-2000) che
riconosce loro “un ruolo particolarmente significativo nell’assicurare la sostenibilità
dello sviluppo, mediante l’esercizio delle proprie funzioni statutarie quali ‘autorità
competenti’ per molti dei regolamenti e delle direttive vigenti, nel contesto
dell’applicazione pratica del principio di sussidiarietà (capitolo 3). Lo scopo della
politica comunitaria deve essere quello di incoraggiare le autorità locali ad affrontare
la sfida posta dai problemi ambientali e di assisterle nel trovare la via migliore per
raggiungere tali obiettivi (capitolo 5.5)”.
3.2 Agenda 21 locale come processo politico e ruolo dei governi locali
Il capitolo 28 di Agenda 21 è molto breve e fornisce scarse indicazioni su quali
debbano essere i contenuti specifici delle A21L, non approfondisce la natura delle
risposte che i governi locali dovrebbero dare al problema dello sviluppo sostenibile,
tuttavia contiene un messaggio molto chiaro: la necessità della costruzione del consenso
a livello locale, non soltanto sui contenuti e sulla natura delle iniziative, ma anche sulle
modalità di attuazione. A21L è da questo punto di vista un processo politico, che deve
coinvolgere tutti gli attori interessati ai problemi di carattere locale, di qualsiasi natura,
economica, ambientale o sociale. Discende da ciò che i governi locali possono anche
assumere un ruolo di guida e leadership, ma non sono gli unici attori e gli unici
responsabili. “…it is clear that LA21 is to be an effort cross community” (Morphet e
Hams [1984]). È significativo al riguardo, il titolo stesso del cap. 28 “Local authorities’
initiative in support of Agenda 21”. I governi e le autorità locali devono quindi
promuovere la cooperazione tra tutti i gruppi e le organizzazioni coinvolte e interessate
all’idea dello sviluppo sostenibile. Come hanno sottolineato Kitchen e Whitney [1996],
“the whole point about Local Agenda 21… is that it is not controlled by the local
authority, but is instead about the local authority using its position and resources to try
to facilitate the achievement of a level of community consensus”. Questa prospettiva
probabilmente si scontra con il modus operandi convenzionale dei processi decisionali a
livello locale, rappresenta una sfida per i governi locali, che dovrebbero stimolare la
partecipazione del maggior numero di soggetti alla programmazione di politiche e di
azioni dirette alla sostenibilità dello sviluppo.
L’incisività dell’azione dei governi e delle autorità locali dipende poi dal grado
di autonomia e dalle competenze specifiche che ad essi sono attribuite. In molti Paesi, i
governi locali svolgono funzioni che sono loro imposte dal Governo centrale e alle quali
dedicano la maggior parte delle risorse di cui dispongono; hanno quindi margini di
manovra molto limitati sul piano concreto. In altri, godono di ampi margini di
autonomia tributaria e di gestione delle risorse. Non può quindi esistere un modello di
A21L valido per tutti i Paesi o per tutte le aree di uno stesso Paese.
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