ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca
ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca
ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
economiche; la previsione <strong>di</strong> processi <strong>di</strong> valutazione delle politiche ambientali, con la<br />
<strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> sostenibilità aggregati o specifici; una maggiore attività <strong>di</strong><br />
formazione orientata soprattutto ai bambini, attraverso le scuole; la promozione <strong>di</strong><br />
numerosi progetti <strong>di</strong> ricerca, a livello nazionale ed europeo, al fine <strong>di</strong> migliorare le<br />
politiche, i programmi, i progetti degli Enti pubblici.<br />
Tra gli aspetti critici messi in evidenza, sembra opportuno ricordare innanzitutto<br />
la debolezza strutturale <strong>di</strong> A21L, che è pur sempre uno strumento volontario e non<br />
vincolante dal punto <strong>di</strong> vista giuri<strong>di</strong>co; la potenziale conflittualità derivante dalla<br />
presenza <strong>di</strong> più attori, che implica interpretazioni <strong>di</strong>verse dei <strong>di</strong>versi problemi e dunque<br />
anche proposte e soluzioni <strong>di</strong>fferenti; ancora una certa <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> comunicazione tra i<br />
soggetti e gli enti coinvolti, se si tiene conto del fatto che i meccanismi <strong>di</strong> cooperazione<br />
tra enti locali e <strong>di</strong> coinvolgimento degli attori locali previsti dalle A21L sono elementi<br />
abbastanza innovativi per gli enti locali italiani; la lunghezza dei tempi <strong>di</strong> attuazione dei<br />
processi e, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> valutazione dei risultati, causata anche dal fatto che la<br />
programmazione a livello locale non è ancora un processo consolidato; la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />
spostarsi dalla fase della progettazione a quella dell’esecuzione, in assenza <strong>di</strong> certezze<br />
sulla quantità <strong>di</strong> risorse <strong>di</strong>sponibili nel me<strong>di</strong>o-lungo periodo; un certo sbilanciamento<br />
dei contenuti dei Piani d’azione verso gli aspetti ambientali, con prevalente attenzione<br />
ai problemi dei trasporti, dell’acqua, dei rifiuti e della qualità dell’aria; ancora una<br />
frammentazione delle iniziative e scarsa integrazione tra i progetti dei Piani <strong>di</strong> Azione e<br />
i contenuti dei Piani Territoriali <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale, dei Patti Territoriali, dei<br />
Piani <strong>di</strong> Sviluppo Pluriennali.<br />
In estrema sintesi, dall’indagine <strong>di</strong> FocusLab emergono due tipi <strong>di</strong> approcci<br />
all’implementazione <strong>di</strong> A21L. Il primo consiste in un modello che privilegia gli aspetti<br />
tecnici, la raccolta <strong>di</strong> dati e informazioni, la costruzione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori; il secondo si basa<br />
sull’idea <strong>di</strong> A21L come processo politico <strong>di</strong> costruzione del consenso, con l’interazione<br />
<strong>di</strong> tutte le parti sociali interessate. In realtà, la corretta applicazione dei principi <strong>di</strong> A21L<br />
implica che i due approcci coesistano e si sviluppino parallelamente.<br />
C’è a monte degli aspetti critici appena posti in evidenza una peculiarità italiana,<br />
sottolineata dall’ANPA 8 , che è la <strong>di</strong>mensione demografica molto limitata <strong>di</strong> gran parte<br />
dei comuni, se si ricorda che circa il 70% ha una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.<br />
Secondo lo stu<strong>di</strong>o dell’ANPA, in molti <strong>di</strong> questi piccolissimi comuni, le autorità locali<br />
non hanno mai sentito parlare dell’A21L; ma si osserva un buon grado <strong>di</strong> adesione e<br />
partecipazione laddove le Regioni e le Province hanno assunto l’iniziativa <strong>di</strong> adottare<br />
<strong>di</strong>rettamente una Agenda 21 Locale. Invocando in qualche modo il principio <strong>di</strong><br />
sussi<strong>di</strong>arietà, l’ANPA stessa suggerisce l’implementazione dell’A21L a livelli <strong>di</strong><br />
governo superiori, in assenza <strong>di</strong> una massa critica adeguata, stante la complessità delle<br />
questioni da affrontare e la quantità <strong>di</strong> risorse necessarie.<br />
8 L’ANPA è l’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’ambiente, istituita con L. n. 61/1994, per lo<br />
svolgimento <strong>di</strong> attività tecnico-scientifiche <strong>di</strong> interesse nazionale in materia <strong>di</strong> protezione dell’ambiente,<br />
attività <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e coor<strong>di</strong>namento tecnico nei confronti delle Agenzie regionali e delle Province<br />
autonome per la protezione dell’ambiente (ARPA), istituite con la stessa legge, attività <strong>di</strong> consulenza e<br />
supporto tecnico-scientifico al Ministero dell’Ambiente e, tramite convenzioni, ad altre Amministrazioni<br />
ed Enti pubblici.<br />
26