ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca

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2 UNIONE EUROPEA E SVILUPPO SOSTENIBILE:LINEE GUIDA E STRUMENTI DI POLICY Una chiave di lettura del ruolo che è venuto assumendo nel corso degli anni il concetto di sviluppo sostenibile nello politiche della Comunità Europea può essere rintracciato all’interno dei “Programmi di Azione Ambientale”. Nel Trattato di Roma del 1957, istitutivo della CEE, l’ambiente non era ancora indicato espressamente come campo di intervento e ambito di regolazione da parte della Comunità. Allora non era ancora evidente che lo sviluppo economico avrebbe potuto comportare costi sociali in termini di degrado ambientale. Ma nel 1972, al Vertice di Parigi i Capi di Stato e di Governo dei Paesi europei, si riconobbe che “l’espansione economica non è fine a se stessa, ma il suo primo scopo è quello di ridurre le disparità delle condizioni di vita. La crescita deve portare a un miglioramento della qualità della vita e del benessere collettivo”. Pertanto, occorre “prestare attenzione particolare a valori intangibili e alla protezione ambientale”. Si era partiti da problemi ambientali per arrivare a toccare tutti e tre gli elementi costitutivi dello sviluppo sostenibile: economia, società, ambiente. Venne deciso di definire un “programma d’azione” comune e, da allora, ne sono stati elaborati sei. La politica ambientale in questo modo ha assunto un ruolo proprio all’interno delle strategie della Comunità e, con il passare degli anni, l’attenzione all’ambiente è sempre più stata integrata con gli obiettivi di crescita economica e con quelli di coesione ed equilibrio sociale. Con il terzo programma del 1982, la politica comunitaria per l’ambiente cominciò a individuare le risorse ambientali come il limite all’ulteriore sviluppo economico e sociale. Si proponevano così politiche per la protezione della natura, dell’ambiente e della salute umana, ma tali da garantire equilibrio anche nello sviluppo sociale e economico. E così, nel 1993, il Quinto Programma Quadro è stato intitolato “Per uno sviluppo durevole e sostenibile”. Dieci anni dopo, il problema di garantire uno sviluppo sostenibile all’interno della Comunità è ancora centrale, anzi con il tempo si è fatto via via più vivo. Tuttavia, in ambito europeo, il concetto di sviluppo sostenibile è ancora prevalentemente caratterizzato da una connotazione fortemente ambientale. Le politiche comunitarie che promuovono lo sviluppo sostenibile continuano ad essere, in parte, settoriali ed ispirate da principi di stampo ecologico-ambientale. Politiche per la sostenibilità nell’Unione sono ancora quelle che trovano i loro fondamenti nei principi della precauzione e dell’azione preventiva, come nel principio della correzione alla fonte dei danni causati dall’ambiente. Soprattutto idea centrale è il principio “chi inquina paga”. Prima di analizzare le politiche che, nel periodo di Programmazione Comunitario 2000-2006, maggiormente promuovono lo sviluppo sostenibile, con attenzione all’integrazione armoniosa delle tre sfere - economia, società e ambiente – è opportuno ricordare quali sono gli strumenti per la gestione delle risorse finanziarie per la sostenibilità. 11
2.1 Strumenti di policy per lo sviluppo sostenibile in Europa Gli strumenti attraverso i quali vengono gestite le risorse dell'Unione Europea per promuovere i temi dell'ambiente e della sostenibilità sono essenzialmente tre: 1. i Fondi Strutturali 2002-2006; 2. il programma LIFE; 3. il VI Programma Quadro. 1. Come è noto, i Fondi strutturali sono meccanismi finanziari che supportano le azioni dei singoli Paesi finalizzate a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni europee. Essi non nascono specificatamente a favore di azioni rivolte allo sviluppo sostenibile, ma è possibile rinvenire una correlazione con il tema della sostenibilità relativamente alla loro quota (10% della dotazione) destinata ai cosiddetti Programmi di Iniziativa Comunitaria. Al loro interno, URBAN II (gli altri tre sono INTERREG III, EQUAL e LEADER +) presenta chiari riferimenti alla tematica della sostenibilità. 2. LIFE è uno strumento finanziario per il miglioramento, l’aggiornamento e lo sviluppo della politica comunitaria nel settore dell'ambiente e della gestione ambientale; particolare attenzione è dedicata all'integrazione della componente ambientale con le politiche economiche e sociali. La caratteristica fondamentale che i progetti Life Ambiente devono possedere è la natura dimostrativa, pilota, o esemplare, delle tecniche e delle metodologie utilizzate, l'aspetto innovativo e di trasferibilità verso l’insieme del settore interessato e verso altri settori industriali in Europa. 3. Altro strumento in cui lo sviluppo sostenibile compare tra le priorità tematiche e come voce di budget è il VI Programma Quadro (tabella 2.1). TABELLA 2.1 - Il budget del VI Programma Quadro sullo sviluppo sostenibile Milioni di euro Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi 2.120 di cui: sistemi energetici sostenibili 810 trasporti di superficie sostenibili 610 cambiamento globale ed ecosistemi 700 12
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- Pearce D.W., Turner K., 1990, Eco
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