ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca

Tuttavia, come i PII, anche i PReU incidono sull’assetto del territorio, perché hanno la
natura di strumenti di pianificazione territoriale; sono finalizzati al recupero di aree
urbane attraverso la loro riqualificazione dal punto di vista urbanistico, edilizio,
ambientale ed anche socioeconomico; sono caratterizzati dall’integrazione di diverse
tipologie di intervento; sono promossi dai Comuni, ai quali possono essere proposti
anche da soggetti pubblici e privati. Possono prevedere il concorso di risorse finanziarie
pubbliche e private.
Occorre tener presente un aspetto molto rilevante, che si accompagna al carattere
innovativo di questi programmi. I PReU (come gli altri programmi analizzati in queste
pagine) vanno ad operare in contesti per i quali da tempo sono stati predisposti
strumenti preposti istituzionalmente all'organizzazione delle aree, alla loro destinazione
d'uso, alla loro tutela e valorizzazione. Nonostante ciò, i rapporti fra queste forme di
progettualità e gli strumenti appartenenti al tradizionale sistema di pianificazione
territoriale (i Piani Regolatori Generali, primi tra gli altri) non risultano sempre chiari e,
non di rado, gli attriti si rendono evidenti.
I Programmi di Recupero Urbano attivati sono stati complessivamente 283 ed
hanno ricevuto finanziamenti regionali per 716,3 milioni di euro.
4.3.4 I Contratti di Quartiere - CdQ
Il Contratto di Quartiere, istituito nel 1998, nasce per impiegare 103 milioni di
euro derivanti dalle maggiori entrate dei fondi Gescal negli anni 1993-1994. Con questo
strumento le amministrazioni locali possono programmare interventi nelle periferie
urbane e negli ambiti meno coinvolti nei processi di rifunzionalizzazione. E' stato
proposto come via percorribile per la soluzione del problema delle aree di espansione
urbana, nate sotto la spinta della domanda residenziale e carenti per qualità ambientale,
dotazione di servizi, assenza di luoghi riconoscibili e scarso significato urbano. Gli
interventi promossi hanno una forte valenza di riduzione del disagio sociale che spesso
convive con il degrado edilizio.
I CdQ, nel promuovere la riqualificazione degli spazi urbani e delle strutture
architettoniche, privilegiano interventi che garantiscono il risparmio energetico e
perseguono elevati standard ambientali; offrono anche la possibilità di promuovere e
sostenere lo sviluppo di attività economiche e pongono attenzione alla dotazione di
servizi per le imprese e per le famiglie; favoriscono la formazione, facilitano l’adozione
di misure per il recupero dell'evasione scolastica, sostengono l'avviamento professionale
dei giovani. In sintesi, promuovono lo sviluppo sostenibile.
Ai 45 programmi selezionati attraverso il bando indetto nel 1998 sono stati
assegnati 309,9 milioni di euro di finanziamento. Ulteriori finanziamenti, per altri 9
programmi, sono stati resi disponibili dalla legge n. 136/1999 e provengono dal
mancato completamento di precedenti programmi di riqualificazione urbana.
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