ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca

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• la disuguaglianza territoriale mostra i differenziali nelle entrate e nelle spese procapite tra le diverse aree geografiche. Un indicatore sintetico di disuguaglianza orizzontale è costituito dal coefficiente di variazione (CV), pari al rapporto tra la deviazione standard, σ, e la media µ. La deviazione standard misura di quanto, in media, la spesa dei comuni di ciascuna classe è distante dalla rispettiva spesa media. Il coefficiente di variazione serve invece a confrontare l’ampiezza della disuguaglianza orizzontale delle varie classi, che è tanto maggiore quanto più elevato è il coefficiente stesso. Per ogni classe di popolazione, le entrate e le spese medie pro-capite sono state calcolate come media non ponderata delle spese pro-capite all’interno della classe stessa. I certificati di conto consuntivo contengono anche una serie di informazioni, a volte solo qualitative, che non riguardano i flussi di entrate e spese, ma si riferiscono, ad esempio, alla struttura territoriale del comune, alla densità abitativa, alla raccolta dei rifiuti, all’illuminazione pubblica, alle aree di verde pubblico, alla presenza di strutture per anziani, e così via. Si tratta di informazioni molto interessanti, che, oltre a completare il quadro che emerge dall’analisi delle entrate e delle spese, potrebbero essere utilizzate per la costruzione di indicatori di sviluppo locale e per una valutazione dei comportamenti delle autorità locali. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, è stato impossibile utilizzarle, a causa della loro disomogeneità e, a volte, incoerenza. Si è infatti riscontrato che, spesso, i Comuni usano unità di misura diverse per la stessa informazione (ad esempio, numero di punti luce nel centro urbano; estensione della rete fognaria; quantità di rifiuti raccolti; lunghezza delle strade comunali) o che omettono semplicemente di compilare le apposite caselle o, ancora, che non compilano la casella (invece di indicare “no” o “zero”) per indicare l’assenza del fenomeno. Se è stato possibile correggere gli errori riferiti a variabili reperibili da altre fonti statistiche (ad esempio, i dati sulla popolazione residente), non si è potuto fare altrettanto per le altre variabili. In alcuni casi, sono stati utilizzate solo le informazioni ritenute corrette, dopo un paziente lavoro di ripulitura della banca dati. 5.1 Le entrate La tabella 5.1 illustra la composizione media delle entrate di bilancio dei Comuni considerati. Le entrate proprie, tributarie ed extratributarie, rappresentano circa il 40% delle entrate complessive, a fronte del 29% dei trasferimenti provenienti dal bilancio dello Stato, delle Regioni ed altri enti. TABELLA 5.1 - Composizione media delle entrate Entrate % Tributarie 27 Extra-tributarie 12 Trasferimenti 29 In conto capitale 13 Altre 19 Totale 100 57
FIGURA 5.1 – Trend delle entrate totali (al netto dei mutui) (euro pro-capite) 2000 1800 1600 1400 1200 1000 classi di popolazione TABELLA 5.2 – Entrate totali (al netto dei mutui) per classi di popolazione (euro pro-capite) Classi di popolazione Comuni µ Me Min Max σ Cv meno di 50000 18 1094 1103 693 1604 233 0,2 da 50.000 a 70.000 18 1014 950 648 1716 246 0,2 da 70.000 a 100.000 24 1162 1102 536 2577 409 0,4 da 100.000 a 200.000 22 1177 1047 780 2158 316 0,3 da 200.000 a 500.000 10 1325 1314 969 1899 313 0,2 oltre 500.000 6 2082 1531 1072 5404 1639 0,8 senza Milano 5 1417 1510 1072 1581 209 0,1 98 1201 1078 536 5404 538 0,4 TABELLA 5.3 – Entrate totali (al netto dei mutui) per area geografica (euro pro-capite) Aree geografiche Comuni µ Me Min Max σ Cv Nord-Ovest 22 1422 1190 897 5404 916 0,6 senza Milano 21 1233 1185 897 1705 226 0,2 Nord-Est 21 1384 1343 809 2577 427 0,3 Nord 43 1404 1196 809 5404 712 0,5 Centro 19 1133 1021 775 1716 279 0,2 Sud 21 975 942 693 1581 200 0,2 Isole 14 1008 976 536 1535 255 0,3 Sud e Isole 35 988 969 536 1581 221 0,2 97 1201 1078 536 5404 538 0,4 58
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