ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca

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4.3.5 I Contratti di Quartiere II - CdQ II I Contratti di Quartiere II sono stati introdotti con la Legge n.21/2001 e hanno trovato attuazione con il decreto 30 dicembre 2002. In termini assoluti i finanziamenti totali maggiori sono stati attribuiti a Lombardia (14%), Campania (11%), Lazio (10%) e Piemonte (9%). Sono programmi finalizzati prioritariamente ad incrementare, con la partecipazione di investimenti privati, la dotazione infrastrutturale dei quartieri degradati dei comuni e delle città a più forte disagio abitativo ed occupazionale. Allo stesso tempo, devono prevedere misure ed interventi per incrementare l’occupazione e per favorire l’integrazione sociale e l’adeguamento dell’offerta abitativa. Si tratta quindi di programmi per le periferie urbane, votati, come nell’esperienza già maturata negli anni scorsi attraverso i precedenti Contratti di Quartiere, a promuovere e favorire lo sviluppo sostenibile, coinvolgendo contemporaneamente aspetti ambientali, sociali e economici. Presentano però il limite (come rilevato anche da Paolo Avarello, presidente dell'Inu) di essere legati al patrimonio pubblico, riducendo notevolmente l'interesse degli operatori privati. TABELLA 4.4 - Ripartizione delle risorse per il programma "Contratto di Quartiere II" (milioni di euro) Regioni Finanziament o statale Finanziament o Regionale Finanziament o totale Piemonte 76,7 41,3 118 Valle d'Aosta 1,6 0,8 2,4 Lombardia 128,0 68,9 196,9 Prov. Aut. Trento 12,6 6,8 19,4 Prov. Aut. Bolzano 14,2 7,7 21,9 Veneto 53,1 28,6 81,7 Friuli Venezia Giulia 18,6 10,0 28,6 Liguria 30,0 16,2 46,2 Emilia-Romagna 52,4 28,2 80,6 Toscana 51,0 27,4 78,4 Umbria 12,8 6,9 19,7 Marche 16,8 9,0 25,8 Lazio 90,1 48,5 138,6 Abruzzo 21,9 11,8 33,7 Molise 4,8 2,6 7,4 Campania 96,1 51,8 147,9 Puglia 58,3 31,4 89,7 Basilicata 8,4 4,5 12,9 Calabria 38,9 21,0 59,9 Sicilia 65,0 35,0 100 Sardegna 31,1 16,8 47,9 Totale 882,4 475,2 1357,6 Fonte: Decreto 30 dicembre 2003 (Gazzetta Ufficiale del 23 aprile 2003) 45
I Contratti di quartiere II mettono a disposizione la somma più rilevante mai stanziata dallo Stato per interventi di riqualificazione urbana. Il finanziamento totale ammonta complessivamente a 1.357, 6 miliardi di euro, di cui 882,5 di competenza dello Stato e 475,1 delle Regioni. La contribuzione finanziaria delle Regioni e delle Province autonome al programma è stabilita pari al 35% dell’apporto complessivo dello Stato/Regioni. Al finanziamento del restante 65% si provvede con risorse statali. Non sono previste risorse finanziarie private. La tabella 4.4 mostra la ripartizione tra Regioni e Province autonome delle risorse apportate dallo Stato e di quelle messe a disposizione dalle Regioni. 4.3.6 I Programmi di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio Sono programmi innovativi promossi dall’ex Ministero dei Lavori Pubblici che si propongono di favorire: • la realizzazione, l'adeguamento, il completamento di infrastrutture sia a rete che puntuali di importanza strategica per l’ambito territoriale di riferimento • la realizzazione di un sistema integrato di attività per l'ampliamento e la realizzazione di insediamenti industriali, commerciali e artigianali, la promozione turistico-ricettiva e la riqualificazione di zone urbane centrali e periferiche interessate da fenomeni di degrado • lo sviluppo sostenibile del territorio sotto il profilo economico, ambientale e sociale. I PRUSST rappresentano la nuova fase di programmazione e riqualificazione territoriale che nasce dall'esperienza dei Programmi di Riqualificazione Urbana (PRU). Sono l'ultima generazione dei programmi complessi lanciati dal Ministero per la riqualificazione del territorio, caratterizzati da un contributo statale, dalla integrazione tra interventi e funzioni urbane diverse, tra soggetti pubblici e privati, costruiti dal basso dagli enti locali. In questo caso, gli ambiti territoriali sono più vasti di semplici aree urbane e hanno coinvolto in tutto 1.200 Comuni, Anas, società autostradali, Rfi, Regioni, imprese industriali e del settore delle costruzioni. Nel 2000 sono stati stanziati complessivamente 72,3 milioni di euro, per circa 1,5 milioni di euro per ogni programma. I finanziamenti concessi coprono in via prioritaria le spese di fattibilità del programma. Caratteristica peculiare di questo programma è che i soggetti privati concorrono in modo significativo al finanziamento delle opere pubbliche, infatti gli importi impiegati dai privati sono pari almeno ad un terzo del valore degli investimenti. Occorre quindi che i promotori individuino gli interventi pubblici da inserire nel programma facendo attenzione al fatto che si tratti di investimenti a cui i privati siano interessati. 46
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