03.08.2013 Views

ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca

ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca

ENTI LOCALI E SVILUPPO SOSTENIBILE - Centri di Ricerca

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

3.3 La realizzazione concreta <strong>di</strong> Agenda 21 locale<br />

Nelle pagine precedenti è stato sottolineato il significato <strong>di</strong> A21L come processo<br />

e come idea politica. Tuttavia, se lo sviluppo sostenibile è un obiettivo da perseguire è<br />

necessario dare dei contenuti concreti al processo <strong>di</strong> A21L.<br />

Spunti più articolati, rispetto al cap. 28 <strong>di</strong> Agenda 21, per la concreta<br />

realizzazione delle A21L si ritrovano in alcuni documenti dell’ICLEI (International<br />

Council for Local Environmental Initiatives) (1995), dove si ipotizza un percorso<br />

possibile, che è opportuno riportare, in quanto è <strong>di</strong>ventato anche uno dei principali punti<br />

<strong>di</strong> riferimento per l’esperienza italiana. Il percorso suggerito dovrebbe comprendere le<br />

seguenti fasi:<br />

1. l’Amministrazione pubblica prende un impegno ufficiale per la realizzazione<br />

<strong>di</strong> A21L, ad esempio, attraverso la sottoscrizione <strong>di</strong> un documento<br />

internazionale o nazionale;<br />

2. le autorità locali procedono con l’in<strong>di</strong>viduazione degli attori locali e le<br />

modalità del loro coinvolgimento;<br />

3. si crea un Forum cui partecipano tutti i soggetti coinvolti e che può essere<br />

<strong>di</strong>viso in sessioni tematiche;<br />

4. vengono formulati gli obiettivi generali e definite le priorità <strong>di</strong> intervento;<br />

5. si passa alla fase <strong>di</strong> programmazione;<br />

6. si elabora il Piano <strong>di</strong> Azione e lo si attua;<br />

7. l’ultima fase è quella del monitoraggio, della valutazione e dell’eventuale<br />

revisione, in una ottica <strong>di</strong> miglioramento continuo.<br />

L’ICLEI (1998) propone anche i punti qualificanti che dovrebbero caratterizzare<br />

una A21L:<br />

• integrazione degli obiettivi ambientali con gli obiettivi economici e sociali;<br />

• integrazione degli interessi <strong>di</strong> tutti i gruppi sociali coinvolti;<br />

• orizzonte temporale <strong>di</strong> lungo periodo, in modo da tenere conto dei problemi <strong>di</strong><br />

equità inter-generazionale;<br />

• <strong>di</strong>mensione globale, secondo due <strong>di</strong>rezioni: valutare l’impatto dell’azione locale<br />

sullo sviluppo globale; correggere a livello locale eventuali <strong>di</strong>storsioni nella<br />

<strong>di</strong>stribuzione delle risorse a livello globale;<br />

• gestione sostenibile delle risorse naturali.<br />

Con riferimento al ruolo centrale delle comunità locali, si sviluppano altre<br />

interessanti iniziative, come la Conferenza Europea sulle Città Sostenibili, tenutasi nel<br />

1994 ad Aalborg, in Danimarca, durante la quale viene approvata la Carta delle Città<br />

Europee per un Modello Urbano Sostenibile. Le Città sono “la più ampia unità in<br />

grado <strong>di</strong> affrontare inizialmente i molti squilibri urbani, da quelli architettonici a quelli<br />

sociali, economici, politici, ambientali e delle risorse naturali che affliggono il mondo”<br />

ed al tempo stesso la “scala più piccola alla quale i problemi possono essere risolti<br />

positivamente in maniera integrata, olistica e sostenibile”. Le Città firmatarie della<br />

Carta (500 comunità locali <strong>di</strong> tutto il mondo, tra le quali 41 italiane) si pongono<br />

molteplici obiettivi, nell’ambito della meta dello sviluppo sostenibile, quali il sostegno<br />

22

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!