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Un tipo di licenziamento partico<strong>la</strong>rmente utile per delineare le carriere
operaie è invece <strong>la</strong> motivazione “passaggio impiegato”, che riguarda
circa il 2% dei casi.
A dispetto delle molte <strong>la</strong>vorazioni pericolose, prevalentemente presso
<strong>la</strong> Fonderia Ghisa, si sono invece trovate pochissime motivazioni
legate al<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia, all'infortunio o al decesso.
Anche in questo caso, vista l’esistenza di altra documentazione
inerente le condizioni di salute dei <strong>la</strong>voratori, è probabile che tali
informazioni siano conservate in altri dossier.
La politica sui licenziamenti sembra nel complesso molto cauta, anche
negli anni in cui <strong>la</strong> tensione sindacale era molto elevata.
I durissimi scontri degli anni ’50, i successivi licenziamenti per
rappresaglia e le conseguenti lotte e occupazioni, avevano forse
modificato <strong>la</strong> strategia aziendale, che nei successivi anni ’60 fa un uso
più limitato dei licenziamenti. Ne sono un esempio le molte tipologie
di “Rescissione consensuale del rapporto di <strong>la</strong>voro” o di dimissioni
fittizie e il frequente ricorso al<strong>la</strong> sospensione anziché al
licenziamento. Ovviamente il discorso vale soprattutto per <strong>la</strong> fine
degli anni ’60, in quanto, in seguito, con le conquiste degli anni ’70, a
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