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Le esternalizzazioni nelle amministrazioni pubbliche

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Non rientra nel concetto di esternalizzazione la normale acquisizionedei fattori della produzione (beni durevoli, beni a feconditàsemplice e servizi) da economie esterne. In un sistema economico dimercato, è ineluttabile che qualsiasi organizzazione, incluse le <strong>amministrazioni</strong><strong>pubbliche</strong>, non possa essere autosufficiente onde per svolgerei propri processi di trasformazione del valore debba approvvigionarsidi fattori produttivi ricorrendo a fornitori esterni.L’affidamento all’esterno o in outsourcing,quindi, consiste nel farsvolgere ad altre unità produttive un’attività che, in precedenza, erasvolta dall’amministrazione in analisi al proprio interno, cioè utilizzandorisorse materiali e immateriali proprie.Per quanto possa sembrare poco ortodosso, riteniamo sia possibilefare riferimento al termine outsourcing anche nell’ipotesi in cui la singolaamministrazione debba scegliere se dare avvio ad una nuovaproduzione interna o ricorrere, per raggiungere tale scopo, ad un fornitoreesterno. Infatti, in tale circostanza, è indispensabile utilizzare imedesimi criteri, inclusi quelli di convenienza economica, ai quali sifa ricorso nell’ipotesi più tradizionale di outsourcing con l’importantedifferenza di dovere fare riferimento, nei calcoli di costo differenziale,a valori solo ipotetici e non anche storici.Qualunque organizzazione dalla più semplice alla più complessasvolge processi produttivi. Assunto che per produzione si intendeun’attività che “conduce all’aumento del valore intrinseco dei beni e,quindi, della loro capacità di soddisfare i bisogni umani” (Catturi,2002), ai fini della nostra analisi è utile proporre alcune classificazioniper consentire di comprendere meglio, nel prosieguo, quali possonoessere le diverse produzioni oggetto di esternalizzazione, nonché lasignificatività economica che queste rivestono tanto all’interno cheall’esterno delle <strong>amministrazioni</strong> che decidono di ricorrere all’outsourcing.In particolare, si considereranno tre tipi di classificazioni: 1) deiprocessi produttivi (orientati allo scambio o al consumo finale) 2) deibeni prodotti (collettivi e privati) e 3) dei servizi apprestati (di supportoe interni oppure finali).La prima distinzione è interessante poiché, nel tempo, le <strong>amministrazioni</strong><strong>pubbliche</strong> si sono trovate a gestire, direttamente o indirettamente,un vasto coacervo di attività economicamente rilevanti. Inalcuni casi si trattava di attività tipicamente realizzabili da impreseprivate che avrebbero potuto vendere il prodotto sul mercato dei benie dei servizi. In altri casi, invece, le <strong>amministrazioni</strong> <strong>pubbliche</strong> hannocontinuato a gestire la produzione di beni e/o servizi che, di fatto,non avevano un mercato. In entrambi i casi i processi di esternalizzazioneincidono sulla configurazione generale delle <strong>amministrazioni</strong><strong>pubbliche</strong>, solitamente sottraendo ad esse aree di azione in favore dialtre tipologie istituzionali (imprese e istituzioni private, for profit enonprofit).La seconda distinzione è parimenti interessante poiché, com’ènoto, l’incentivo a produrre un dato bene o servizio non è strutturato14 LE ESTERNALIZZAZIONI NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

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