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Le esternalizzazioni nelle amministrazioni pubbliche

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II. Beni privatiDi converso, i beni privati sono quelli che possono essere consumatisolo individualmente e per i quali l’esclusione dal consumo è possibiletecnicamente e non onerosa economicamente.Èben noto che beni privati e beni collettivi rappresentano dueestremi di un continuum rispetto al quale si collocano i beni prodottinello scenario economico sociale i quali possiedono intensità diversedelle caratteristiche di non-rivalità e di non-escludibilità 3 .Dati gli obiettivi di queste pagine, è certamente importante ricordareche esistono molti ed importanti beni che possono essere prodottiper lo scambio (ciò in quanto l’esclusione dal consumo è tecnicamentepossibile ed economicamente non troppo onerosa) per iquali, però, esistono condizioni tecniche e naturali che consentono lasopravvivenza di un unico produttore (monopolio naturale).Infatti, in caso di monopolio naturale (distribuzione del gas, dell’acquae dell’energia elettrica, ecc.) il costo per utente diminuisce alcrescere del numero degli utenti onde è certamente più economicoavere un unico produttore. In tali circostanze, l’iniziativa privata nonsolo è possibile, ma è anche estremamente vantaggiosa, in conseguenzadella situazione di monopolio che, inevitabilmente, si viene adeterminare. Ciò determina la necessità di una azione collettiva ovverodi un intervento pubblico. Tale intervento fino ad un recente passato,si è sostanziato in una produzione pubblica diretta mentre piùdi recente si è trasformato in forme di regolazione che hanno consentito,almeno in linea di principio, anche ai produttori privati di competereper il mercato.In sostanza, mentre i beni privati possono (non necessariamentedevono) essere forniti dalle aziende che competono sul mercato, esistonosolo due alternative perché una comunità sociale possa goderedei beni collettivi, ovvero esistono due sole alternative per potereacquisire le risorse finanziarie necessarie alla copertura dei costi delleproduzione di tali beni: la contribuzione volontaria e la contribuzionecoattiva 4 .Tuttavia, l’offerta volontaria spontanea di risorse risente di alcunedifficoltà generali riconosciute in letteratura (instabilità e insufficientecapacità di alimentazione economica, particolarismo dellescelte, dilettantismo della operatività e paternalismo nella selezionedegli obiettivi) e, dunque, risulta difficile generalizzare alla produzionedi tutti i beni collettivi il criterio dello spirito di collaborazionedelle comunità o il ricorso alla filantropia. Ciò implica che il contributoalla copertura del costo non può che essere sostenuto attraversolegittime forme di coercizione, ovvero attraverso l’imposizionefiscale.Fatte queste necessarie precisazioni, possiamo ricordare che il tributodeve essere considerato come una controprestazione per beni eservizi (beni collettivi ma non soltanto) resi disponibili alla comunità.Tuttavia, trattasi di controprestazione diversa da quella che si sostanzianello scambio di mercato. Ciò che qui viene a mancare è la corre-3. Ci limitiamo a ricordareche i cosiddetti meritgoods (beni meritori) sonobeni privati al cui consumosono associate significativeesternalità positive.In tali circostanze (sipensi all’istruzione o allecure mediche) si ritieneche l’apprestamento di unservizio pur generandobenefici chiaramente evidentiper coloro i qualirichiedono una data prestazioneproduce ancheun vantaggio per l’interacollettività in termini dibenessere sociale e morale.Quanto scritto comporta,per solito, che lacopertura dei costi di produzionedi tali produzionisia ripartita fra utentediretto e intera collettivitàin una percentuale diversaa seconda dei beni consideratie del valore socialeche, in specifici momentistorici e politici, specifichecomunità attribuiscono aquella stessa produzione.4. La circostanza che siapossibile, almeno in teoria,prevedere che unacomunità si auto-organizzie produca spontaneamentetali beni ripartendoi sacrifici che la produzionecomporta, rende preferibilela dizione beni collettiviin luogo di benipubblici puri.L’OGGETTO DELL’INDAGINE 17

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