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Le esternalizzazioni nelle amministrazioni pubbliche

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disposizione al loro interno personale sufficientemente qualificato;inoltre, tali costi spesso non vengono computati ai fini della valutazionedella convenienza economica ad esternalizzare(Williamson, 1975; Sunquist, 1984);3. è contrario all’etica del servizio pubblico, per sua natura not forprofit,nell’ipotesi in cui il privato che acquisisce il contratto sipone comunque l’obiettivo del profitto. Il concetto di etica del serviziopubblico non deve essere confuso con l’insieme di “principi edi norme di comportamento corretto in seno all’amministrazionepubblica” (Kernaghan e Kenneth, 1993) ossia dall’etica nel serviziopubblico. Nel nostro caso specifico, infatti, si vuole porre l’attenzionesul fatto che gli accresciuti contatti con il settore privatopotrebbero minacciare i valori tradizionali, come la neutralità o ilprimato dell’interesse pubblico;4. fa sì che la soddisfazione dei bisogni pubblici venga a dipenderedallo stato di salute economica del fornitore onde il rischio economicoche ogni impresa privata si assume (rischio del fallimento) sitrasferisce sull’utenza del servizio;5. riduce trasparenza e accountability interponendo un intermediariofra utenza finale e <strong>amministrazioni</strong> <strong>pubbliche</strong> (nell’ipotesi di affidamentoall’esterno di servizi finali) e ciò sembra discutibile specienell’ipotesi in cui si tratti di servizi prodotti per il consumo i cuicosti di produzione sono coperti attraverso il prelievo tributario(Pollitt e Talbot, 2004);6. riduce e demotiva il pubblico impiego, impoverisce competenze ecapitale intellettuale delle <strong>amministrazioni</strong> <strong>pubbliche</strong> a vantaggiodel settore privato;7. aumenta il potere degli organi politici a scapito di quello manageriale<strong>nelle</strong> <strong>amministrazioni</strong> <strong>pubbliche</strong> e determina pressioni lobbisticheper l’assegnazione dei contratti con conseguente aumentodella spesa pubblica (Broadbent, Dietrich e Laughlin, 1996).1.4 Oggetto e soggetti dell’esternalizzazioneL’outsourcing dovrebbe comportare una relazione molto intensa tracommittente e fornitore tanto da poter parlare di una partnershipstrategica. Tradizionalmente, il rapporto tra i due soggetti contraentiè sempre stato visto come conflittuale, basato sull’antagonismodelle due parti che pensano prioritariamente alla massimizzazionedel loro interesse particolare (privato). Tuttavia, la teoria economicaha messo da tempo bene il luce che nel contratto sono evidentianche altri due principi (Rehfuss, 1989; O’Looney, 1998), quello dimutualità (è interesse comune firmare il contratto in quanto tutticoloro che firmano ritengano comunque di trarre un beneficio privato)e di ordine (in quanto siglato il contratto rende compatibilegli interessi privati delle parti favorendo un equilibrio far e particioè creando ordine).26 LE ESTERNALIZZAZIONI NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

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