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Le esternalizzazioni nelle amministrazioni pubbliche

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41,6%) dichiara di avere avviato fino al 2003 <strong>esternalizzazioni</strong> chehanno interessato sia attività di tipo amministrativo che i serviziinterni. Inferiore a quella registrata nel complesso è la quotaparte di <strong>amministrazioni</strong> centrali che dichiarano di avere avviatoalmeno una esternalizzazione in ciascuna delle tre tipologie considerate(36,4%). Più dinamiche, in questi ambiti, sembranoinvece le <strong>amministrazioni</strong> locali tra le quali non solo oltre la metà(il 50,7%) afferma di avere avviato <strong>esternalizzazioni</strong> contemporaneamentein tutte le tipologie di attività considerate, ma si registranoquote relative eccedenti i valori marginali in varie composizionie, soprattutto, in quelle che comprendono l’offerta di servizifinali.5. <strong>Le</strong> <strong>esternalizzazioni</strong> coinvolgono nella produzione amministrativae dei servizi in capo alle <strong>amministrazioni</strong> <strong>pubbliche</strong> imprese private,imprese sotto controllo pubblico, altre istituzioni <strong>pubbliche</strong>,istituzioni nonprofit private e anche <strong>pubbliche</strong> o sotto controllopubblico. Tra le cinque tipologie di fornitori possibili,quella piùfrequentemente scelta dalle <strong>amministrazioni</strong> (902 unità, pariall’87,1%) per esercitare le attività o rendere i servizi da esse esternalizzati,è rappresentata dalle imprese private sotto controllo privato.Alsecondo posto si collocano ancora le imprese private,masotto controllo pubblico,le quali sono scelte dal 46,7% delle <strong>amministrazioni</strong>interpellate. Valori più bassi si registrano per le rimanentitre tipologie di fornitori considerate. In particolare, si registrache 386 delle <strong>amministrazioni</strong> intervistate, pari al 37,3%, sisono rivolte a istituzioni nonprofit sotto controllo privato, il 30,7% aistituzioni <strong>pubbliche</strong>,mentre sono solo 134, pari al 12,9%, le<strong>amministrazioni</strong> che si rivolgono a istituzioni nonprofit sotto controllopubblico.La suddivisione per sottosettore istituzionale mostra, da partedelle <strong>amministrazioni</strong> centrali, un maggior ricorso a istituzioninonprofit sotto controllo pubblico (20,8%, +7,9 punti percentualirispetto al valore complessivo), a imprese private sotto controllo privato(94,8%, +7,7 punti percentuali) e a istituzioni <strong>pubbliche</strong>(32,5%, +1,8 punti percentuali). Al contrario, le quote di <strong>amministrazioni</strong>centrali che si rivolgono a imprese private sotto controllopubblico (37,7%) e, soprattutto, a istituzioni nonprofit sotto controlloprivato (24,7%), sono inferiori alle rispettive quote registrateper la totalità delle unità osservate (rispettivamente, -9 e -12,6punti percentuali).6. I dati relativi alle attività e/o ai servizi esternalizzati sono inbuona sostanza confermati dalla situazione più recente. Infatti,anche nel corso del 2003, la maggior parte di <strong>esternalizzazioni</strong>riguarda lo svolgimento di servizi interni (attuate nel 77,0% delle<strong>amministrazioni</strong> intervistate) seguite dalle <strong>esternalizzazioni</strong> nelcampo dei servizi finali (rilevato nel 68,4% delle unità rispondenti)e, infine, da quelle che hanno esternalizzato attività di tipoamministrativo (60,6% dei casi). Non hanno <strong>esternalizzazioni</strong> in40 LE ESTERNALIZZAZIONI NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

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