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acta ordinis fratrum minorum - OFM

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A07nterno:ACTAORDINIS 16/5/07 16:36 Page 17EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS17Finora abbiamo riflettuto solo sulla primametà della prima Beatitudine, «Beati ipoveri in spirito»; in Matteo come in Lucala promessa corrispondente è: «vostro (diessi) è il regno di Dio (il regno dei cieli)»(Lc 6,20; Mt 5,3). Il «regno di Dio» è la categoriafondamentale del messaggio di Gesù;qui essa entra nelle Beatitudini: tale contestoè importante per capire correttamentequesta espressione molto discussa. L’abbiamogià visto esaminando più da vicino il significatodella parola «regno di Dio» e dovremoricordarlo ancora qualche volta anchenelle riflessioni seguenti.Ma forse è bene – prima di continuarenella meditazione sul testo – rivolgere ancoraper un attimo l’attenzione a quella figuranella storia della fede che ha tradottotale Beatitudine nell’esistenza umana inmodo più intenso: Francesco d’Assisi. Isanti sono gli autentici interpreti della SacraScrittura. Il significato di un’espressione sirende comprensibile in modo più chiaroproprio nelle persone che ne sono statecompletamente conquistate e l’hanno realizzatanella propria vita. L’interpretazionedella Scrittura non può essere una faccendapuramente accademica e non può essere relegatanell’ambito esclusivamente storico.La Scrittura porta in ogni suo passo un potenzialedi futuro che si dischiude soloquando le sue parole vengono vissute e soffertefino in fondo. Francesco d’Assisi hacolto la promessa di questa Beatitudine neltoe realista, in fondo tale non è, proprioperché nega quella dimensione valoriale edideale, che è inerente alla natura umana.Quando, poi, su un tale pragmatismo si innestanotendenze e correnti laicistiche e relativistiche,si finisce per negare ai cristianiil diritto stesso d’intervenire come tali neldibattito pubblico o, per lo meno, se nesqualifica il contributo con l’accusa di volertutelare ingiustificati privilegi. Nell’attualemomento storico e di fronte alle moltesfide che lo segnano, l’Unione Europeaper essere valida garante dello stato di dirittoed efficace promotrice di valori universali,non può non riconoscere con chiarezzal’esistenza certa di una natura umana stabilee permanente, fonte di diritti comuni atutti gli individui, compresi coloro stessiche li negano. In tale contesto, va salvaguardatoil diritto all’obiezione di coscienza,ogniqualvolta i diritti umani fondamentalifossero violati.Cari amici, so quanto difficile sia per icristiani difendere strenuamente questa veritàdell’uomo. Non stancatevi però e nonscoraggiatevi! Voi sapete di avere il compitodi contribuire a edificare con l’aiuto diDio una nuova Europa, realistica ma non cinica,ricca d’ideali e libera da ingenue illusioni,ispirata alla perenne e vivificante veritàdel Vangelo. Per questo siate presenti inmodo attivo nel dibattito pubblico a livelloeuropeo, consapevoli che esso fa ormai parteintegrante di quello nazionale, ed affiancatea tale impegno un’efficace azione culturale.Non piegatevi alla logica del poterefine a se stesso! Vi sia di costante stimolo esostegno l’ammonimento di Cristo: se il saleperde il suo sapore a null’altro serve chead essere buttato via e calpestato (cfr Mt5,13). Il Signore renda fecondo ogni vostrosforzo e vi aiuti a riconoscere e valorizzaregli elementi positivi presenti nell’odierna civiltà,denunciando però con coraggio tuttociò che è contrario alla dignità dell’uomo.Sono certo che Iddio non mancherà di benedirelo sforzo generoso di quanti, con spiritodi servizio, operano per costruire una casacomune europea dove ogni apporto culturale,sociale e politico sia finalizzato al benecomune. A voi, già coinvolti in diversi modiin tale importante impresa umana ed evangelica,esprimo il mio sostegno e rivolgo il miopiù vivo incoraggiamento. Soprattutto vi assicuroun ricordo nella preghiera e, mentreinvoco la materna protezione di Maria, Madredel Verbo incarnato, imparto di cuore avoi ed alle vostre famiglie e comunità la miaaffettuosa Benedizione.BENEDETTO XVI[L’Osservatore Romano, 15 marzo 2007, p. 5]10. Francesco di Assisi: traduzione del«Beati i poveri in spirito»

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