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acta ordinis fratrum minorum - OFM

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A07nterno:ACTAORDINIS 16/5/07 16:36 Page 3030 AN. CXXVI – IANUARII-APRILIS 2007 – FASC. Ilui, non solo individualmente, ma anche attraversoil Capitolo generale straordinarioche abbiamo celebrato da poco, ci ha rispostoun’altra volta, come un giorno a Bernardo:«prendiamo il libro del Vangelo e chiediamoconsiglio a Cristo» (cf 2Cel 15).Motivati da questa risposta, e continuandoil cammino di ricerca che abbiamo iniziato,in questo secondo anno del nostro itinerarioper la celebrazione dell’VIII Centenariodella fondazione del nostro Ordine, vogliamodavvero, perché ne abbiamo bisogno, assumereil Vangelo come criterio fondamentaledel nostro discernimento personale e fraterno.Nella preparazione al grande Giubilodella fondazione dell’Ordine dei Frati Minoriribadiamo la nostra ferma volontà di assumerecon rinnovato impegno il Vangelo comenostra «regola e vita» (Rb 1,1), perché,come Francesco, anche noi questo cerchiamoed è ciò che nel profondo del cuore vogliamomettere in pratica (cf 1Cel 22).In questi momenti sentiamo l’urgenza diri-creare e di ri-fondare la nostra vita e missionee, quindi, la necessità di tornare alVangelo, a Cristo. Siamo, infatti, ben consapevoliche solo così «la nostra vita riavràla poesia, la bellezza e l’incanto delle origini»(Spc 14) e la nostra missione sarà evangelicamentefeconda. In questo cammino,che ci porta a celebrare il dono della vocazionenell’anno 2008-2009, sentiamo l’urgentechiamata a convertirci, cioè a credereal Vangelo come Buona Notizia (cf Mc1,15), anzitutto per noi e poi per gli altri,poiché solo così la nostra vita e missione sarannosignificative e potranno suscitare“stupore”, come accadeva per la predicazionee la vita di Gesù (cf Mc 1,27). Vogliamoabbracciare il futuro con speranza, ma siamocoscienti che per questo abbiamo bisognodi vivere il presente con passione (cfNMI 1), perciò sentiamo l’urgenza di convertirci,di «nascere di nuovo» (Gv 3,3), diaccogliere lo Spirito e «di non addomesticarele parole profetiche del Vangelo per adattarlead un comodo stile di vita» (Sdp 2).Convertirci! Questa è la chiamata piùpressante che il Signore rivolge in questomomento a ciascuno di noi, Frati Minori, ea tutto l’Ordine, se davvero vogliamo gustarela grazia delle origini. Convertirci!Questa è la risposta che dobbiamo dare perpoter guardare alla realtà con occhi di fede(cf Spc 14), cosicché, lasciandoci interpellareda alcune realtà negative del contesto incui viviamo, e che in molti casi fanno parteanche della nostra stessa realtà, come «il rifiutodi ciò che è diverso, l’esclusione dell’altro,la negazione sistematica dell’alterità»,ci apriamo alla «ricerca incessante ecreativa di inserimento, prossimità, dialogo,comunione e abbraccio» (Sdp 9) con gliuomini e le donne del nostro tempo, soprattuttocon i poveri che «ci danno la forza diorientarci nella nostra ricerca» (Spc 5).Convertirci per poter alzare la nostra vocecon convinzione, profeticamente e con fermezzanel nostro mondo e anche nelle nostreFraternità, perché la sete di potere sitrasformi in desiderio di servizio, le divisioniin vita di comunione e fraternità, la mediocritàin fedeltà creativa, il fondamentalismoin dialogo e la violenza in desideri autenticidi pace, così da poter «fare sorgereuna nuova epoca», «suscitare una nuova visionedella vita e delle relazioni, fondatesulla giustizia e sull’amore» (Sdp 2).Fratelli, sono certo che tra noi continuaad essere vivo il desiderio di «riproporrecon coraggio l’intraprendenza, l’inventiva ela santità» di Francesco, «come risposta aisegni dei tempi emergenti nel mondo di oggi»(VC 37); continua ad essere vivo il desideriodi vivere il Vangelo secondo la formadi vita che abbiamo professato. Lo ascoltoda tanti Frati e lo vedo nell’impegno di moltialtri. Frati di ogni età che non si rassegnanoad assumere la mediocrità come misuradella loro esistenza e che vogliono e cercanoqualcosa di nuovo e più radicale per laloro vita e quella della Fraternità.Fratelli, osiamo vivere il Vangelo!Apriamo le porte delle nostre vite e dellenostre Fraternità al Vangelo. Apriamo leporte a Cristo! Non abbiamo paura di vivereil Vangelo nella sua radicalità, perché ciòche è impossibile agli uomini non è impossibilea Dio. Il nostro Dio è il Dio dell’impossibile(cf Lc 1,37) e per noi, che sappiamoin chi abbiamo riposto la nostra fiducia(cf 2Tm 1,12), tutto può essere possibile, se

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