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acta ordinis fratrum minorum - OFM

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A07nterno:ACTAORDINIS 16/5/07 16:36 Page 7EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS7dialogo – afferma il testo del Concilio - appariràanche più chiaramente quale sia lavera situazione della Chiesa cattolica»(Unitatis redintegratio, 9). E’indispensabilecerto «esporre con chiarezza tutta la dottrina»per un dialogo che affronti, discuta esuperi le divergenze esistenti tra i cristiani,ma al tempo stesso «il modo ed il metodo dienunciare la fede cattolica non deve in alcunmodo essere di ostacolo al dialogo coni fratelli» (ibid., 11). Bisogna parlare correttamente(orthōs) e in modo comprensibile.Il dialogo ecumenico comporta l’evangelicacorrezione fraterna e conduce a un reciprocoarricchimento spirituale nella condivisionedelle autentiche esperienze di fedee di vita cristiana. Perché ciò avvenga occorreimplorare senza stancarsi l’assistenzadella grazia di Dio e l’illuminazione delloSpirito Santo. E’ quanto i cristiani del mondointero hanno fatto durante questa speciale“Settimana”, o faranno nella Novena cheprecede la Pentecoste, come pure in ognicircostanza opportuna, elevando la loro fiduciosapreghiera affinché tutti i discepolidi Cristo siano una cosa sola, e affinché,nell’ascolto della Parola, possano dare unatestimonianza concorde agli uomini e alledonne del nostro tempo.In questo clima di intensa comunionedesidero rivolgere il mio cordiale saluto atutti i presenti: al Signor Cardinale Arcipretedi questa Basilica, al Signor CardinalePresidente del Pontificio Consiglio per laPromozione dell’Unità dei Cristiani e aglialtri Cardinali, ai venerati Fratelli nell’Episcopatoe nel sacerdozio, ai Monaci benedettini,ai religiosi e alle religiose, ai laiciche rappresentano l’intera comunità diocesanadi Roma. In modo speciale vorrei salutarei fratelli delle altre Chiese e Comunitàecclesiali che prendono parte alla celebrazione,rinnovando la significativa tradizionedi concludere insieme la “Settimana diPreghiera”, nel giorno in cui commemoriamola folgorante conversione di san Paolosulla via di Damasco. Sono lieto di sottolineareche il sepolcro dell’Apostolo dellegenti, presso il quale ci troviamo, è stato recentementeoggetto di indagini e di studi, inseguito ai quali si è voluto renderlo visibileai pellegrini, con un opportuno interventosotto l’altare maggiore. Per questa importanteiniziativa esprimo le mie congratulazioni.All’intercessione di san Paolo, infaticabilecostruttore dell’unità della Chiesa,affido i frutti dell’ascolto e della testimonianzacomune che abbiamo potuto sperimentarenei molti incontri fraterni e dialoghiavvenuti nel corso del 2006, tanto con leChiese d’Oriente quanto con le Chiese eComunità ecclesiali in Occidente. In questieventi è stato possibile percepire la gioiadella fraternità, insieme alla tristezza per letensioni che permangono, conservandosempre la speranza che ci infonde il Signore.Ringraziamo quanti hanno contribuitoad intensificare il dialogo ecumenico con lapreghiera, con l’offerta della loro sofferenzae con la loro infaticabile azione. E’ soprattuttoal nostro Signore Gesù Cristo cherendiamo fervide grazie per tutto. La VergineMaria faccia sì che quanto prima possarealizzarsi l’ardente anelito di unità del suodivin Figlio: «Che tutti siano una cosa sola…affinché il mondo creda»” (Gv 17,21).BENEDICTUS PP. XVI[© Copyright 2007 - Libreria Editrice Vaticana]4. Messaggio per la XXII Giornata Mondialedella Gioventù del 1° aprile 2007Dal Vaticano, 27 Gennaio 2007«COME IO VI HO AMATO,COSÌ AMATEVIANCHE VOI GLI UNI GLI ALTRI»Cari giovani,in occasione della XXII Giornata Mondialedella Gioventù, che sarà celebrata nelleDiocesi la prossima Domenica delle Palme,vorrei proporre alla vostra meditazionele parole di Gesù: “Come io vi ho amato,così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv13,34).È possibile amare?Ogni persona avverte il desiderio diamare e di essere amata. Eppure quant’è

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