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acta ordinis fratrum minorum - OFM

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A07nterno:ACTAORDINIS 16/5/07 16:37 Page 9898 AN. CXXVI – IANUARII-APRILIS 2007 – FASC. Iquesta fase delicata che vede, tra l’altro, ilnumero maggiore di defezioni (cfr. RFF 93;Con lucidità e audacia, 107. 115).Occorre ricordare che l’accompagnamentotende ad offrire una personalizzazionedei contenuti formativi per disporre a viverenella fedeltà la nostra vocazione, animatida un profondo slancio missionario,dal momento che l’evangelizzazione è la ragiond’essere stessa della nostra forma divita. Questo legame intimo tra formazioneed evangelizzazione in senso ampio e chiamatamissionaria ad gentes va ulteriormenteribadito e coltivato perché diventi patrimoniopiù comunemente diffuso e accettatoda parte di tanti fratelli.4. Formazione all’uso dei Mass Media,con particolare attenzione ad InternetNella sua Lettera Apostolica Il rapidosviluppo, Giovanni Paolo II affermava che«il primo areopago del tempo moderno è ilmondo della comunicazione, capace di unificarel’umanità rendendola — come si suoldire — «un villaggio globale». I mezzi dicomunicazione sociale hanno raggiunto unatale importanza da essere per molti il principalestrumento di guida e di ispirazioneper i comportamenti individuali, familiari,sociali. Si tratta di un problema complesso,poiché tale cultura, prima ancora che daicontenuti, nasce dal fatto stesso che esistononuovi modi di comunicare con tecnichee linguaggi inediti. La nostra è un’epoca dicomunicazione globale, dove tanti momentidell’esistenza umana si snodano attraversoprocessi mediatici, o perlomeno con essidevono confrontarsi. Mi limito a ricordarela formazione della personalità e della coscienza,l’interpretazione e la strutturazionedei legami affettivi, l’articolazione delle fasieducative e formative, l’elaborazione e ladiffusione di fenomeni culturali, lo sviluppodella vita sociale, politica ed economica»(n. 3).Una situazione simile ci tocca ormaimolto da vicino e coinvolge sempre di piùla mentalità e la formazione dei nostri candidatie anche di molti di noi frati professi.La formazione è chiamata a prendere chiaracoscienza di questa situazione, senzaesaltarla acriticamente o subirla passivamente.Si tratta invece di promuovere unaconoscenza adeguata e positiva di questomoderno areopago, che da mezzo e strumentoè ormai diventato vero e proprio“luogo” di comunicazione e quindi anche diannuncio: per questo si richiede un vero eproprio cambiamento di mentalità. L’ascoltodi questo segno dei nostri tempi ci chiedeuna riflessione approfondita, positiva, creativae critica.Una riflessione approfondita perché ci èchiesto di conoscere il mondo della comunicazionee a questo fine è senz’altro necessarioavviare alcuni frati agli studi superioriin comunicazioni sociali e a collaborarecon i laici nella conoscenza e nellapresenza in questo mondo. Occorre anchepensare a come integrare i programmi diformazione permanente e iniziale con icontenuti propri di questo settore del sapere.Se «con prudenza e saggezza pastoralevanno incoraggiati nella comunità ecclesialecoloro che hanno particolari doti peroperare nel mondo dei media, perché diventinoprofessionisti capaci di dialogarecon il vasto mondo mass-mediale» (Il rapidosviluppo, 7), questo tanto più può valereper noi.Una riflessione positiva per riconoscerenelle comunicazioni una grande risorsa chequesto nostro tempo mette a disposizionedella promozione della persona e dell’annunciodel Vangelo. «Le nuove tecnologie,in particolare, creano ulteriori opportunità[...]. Si pensi, ad esempio, a come internetnon solo fornisca risorse per una maggioreinformazione, ma abitui le persone ad unacomunicazione interattiva. Molti cristianistanno già utilizzando in modo creativoquesto nuovo strumento, esplorandone lepotenzialità... Ma a fianco di internet vannoutilizzati altri nuovi media e verificate tuttele possibili valorizzazioni di strumenti tradizionali»(Il rapido sviluppo, 9).Una riflessione creativa che ci conducaad imparare a valorizzare i mass media invari campi. Infatti, «il fenomeno attualedelle comunicazioni sociali spinge la Chiesaad una sorta di revisione pastorale e cul-

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