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acta ordinis fratrum minorum - OFM

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A07nterno:ACTAORDINIS 16/5/07 16:37 Page 204204 AN. CXXVI – IANUARII-APRILIS 2007 – FASC. Inostri occhi, come quelli dei discepoli diEmmaus, in momenti come questi non sempresono pronti a riconoscere il Signore e,sebbene il nostro cuore arda, a volte siamotardi nel credere. In questa situazione di scoraggiamentoil Signore si fa presente nel nostrocammino per dirci: «Che sono questi discorsiche state facendo tra voi? (Lc 24,17);non sapete che «se il chicco di grano cadutoin terra non muore, rimane solo; se invecemuore, produce molto frutto?» (Gv 12,24).Come Maria, sorella di Lazzaro, anche noisiamo tentati di dirgli: «Signore, se tu fossistato qui, mio fratello non sarebbe morto»(Gv 11,32). Ma Gesù ci risponde, prima ancoradi formulare la domanda: «Io sono la risurrezionee la vita...; chiunque vive e credein me, non morrà in eterno» (Gv 11,25-26).Ancora: «non ti ho detto che, se credi [anchein questa situazione], vedrai la gloria diDio?» (Gv 11,40). Spesso ci comportiamocome se dovessimo vivere in questo corpomortale per sempre. Allora Gesù, per boccadell’Apostolo, ci ricorda che «finché abitiamoin questo corpo siamo in esilio lontanodal Signore» (2Cor 5,6), e che solo quandosarà distrutto il corpo in cui abitiamo, «allorariceveremo un’abitazione da Dio, una dimoraeterna... nei cieli» (2Cor 5,1). In circostanzesimili a quella di oggi può sembrarci,come al profeta, che la morte spezzi le nostrevite (cf Is 38,10). A partire dalla fede, la Paroladi Dio di Dio, ancora una volta, ci assicura:«Sia che viviamo, sia che moriamo,siamo dunque del Signore» (Rm 14,8).Avolteesprimiamo al Signore il desiderio di avvisarciper tempo, affinché la morte non ciprenda nel sonno o distratti. Gesù viene incontroa quella che potrebbe sembrare unagiusta richiesta per dirci: «Siate pronti, con lacintura ai fianchi e le lucerne accese; siate similia coloro che aspettano il padrone quandotorna dalle nozze, per aprigli subito, appenaarriva e bussa… tenetevi pronti, perchéil Figlio dell’uomo verrà nell’ora che nonpensate» (cf. Lc 12,35-36.40).Pertanto, dopo questa “catechesi e “purificazione”da parte del Signore della vita, illuminatii cuori e asciugate le nostre lacrime,ripetendo le parole del Padre san Francesco,anche noi, osiamo cantare: «Laudatosi’, mio Signore, per sora nostra Morte corporale,da la quale nullu omo vivente po’skappare” (Cant 27).Cantiamo, fratelli e sorelle, anche se ilnostro cuore sanguina per la scomparsa delpadre, fratello e amico Fr. Fiorenzo. Facciamofesta, anche se i nostri occhi continuanoad essere velati dalle lacrime. Il Signore oggi,come sempre, è buono con noi e nonpossiamo fare a meno di cantare: «Se moriamocon lui, vivremo anche con lui» (2Tm2,11). Sì, non possiamo fare a meno di confessaree gridare la nostra fede: «Noi crediamoinfatti che Gesù è morto e risuscitato;così anche quelli che sono morti, Dio li raduneràper mezzo di Gesù insieme con lui”(1Ts 4,14). Mossi dalla fede in Cristo Risorto,noi non possiamo fare a meno di sfidarela morte: «Dov’è o morte la tua vittoria?Dov’è o morte, il tuo pungiglione?» (1Cor15,-55). Rendiamo grazie a Dio che ci donala vittoria per mezzo del Signore nostro GesùCristo (cf 1Cor 15,57). Benediciamo ilSignore perché sappiamo, con la certezzache ci viene dalla fede, che «le anime deigiusti sono nelle mani di Dio, nessun tormentole toccherà» (Sp 3, 1).Perché siamo convinti di questo, oggi,con profonda tristezza perché si separa danoi, ma allo stesso tempo con profonda gioiaperché torna alla casa del Padre, diciamo addioa Fr. Fiorenzo. Addio non perché non ciincontreremo più, la nostra separazione infattisarà sempre momentanea, ma diciamoaddio perché lo consegniamo a Dio.Signore, sii tu il nostro rifugio e la nostrafortezza, perché dal pianto e dal dolore, giungiamoalla pace della tua presenza. Sii per ilnostro confratello Fiorenzo, come lo sei statoper Francesco proprio qui alla Verna, custodee difensore, sicurezza, giustizia, quiete,gaudio e letizia, la sua vita eterna. Sii ancheil custode e difensore di questa Provinciaminoritica che oggi rimane come orfana.Frate Fiorenzo: riposa nella pace del Signoree con Lui canta per sempre le sue lodi,e, nella tua amata Verna, attendi la risurrezionedel tuo corpo. Amen.FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CRABALLO, <strong>OFM</strong>Ministro generale

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