A07nterno:ACTAORDINIS 16/5/07 16:37 Page 188188 AN. CXXVI – IANUARII-APRILIS 2007 – FASC. I(Gran Bretagna), Hilversum (Olanda), Helmond(Olanda), Ginevra (Svizzera), Budapest(Ungheria), Zebegény (Ungheria), Szeged(Ungheria), Jászszentandrás (Ungheria),Ditrau-Ditró (Romania), Gerusalemme(Israele), Schmitten (Svizzera), Giör (Ungheria),Budapest (Ungheria).Di particolare interesse è risultato il Salteriodi santa Elisabetta, eseguito negli anni1201-1208 nello Scriptorium dell’abbaziabenedettina di Reinhardsbrunn in Turingia.È uno dei più antichi «libri d’ore», di caratteredevozionale, artisticamente miniatoper committenza aristocratica laica. In pratica,era il libro per le preghiere quotidianenella corte di Turingia. Per molti anni lo usòanche Elisabetta. È dunque una reliquiapreziosa! Il manoscritto originale (ms 137)si conserva nel Museo Archeologico Nazionaledi Cividale del Friuli. Le splendide immaginisono state concesse per la pubblicafruizione dal Ministero per i beni e le attivitàculturali, Direzione regionale per i beniculturali e paesaggistici del Friuli VeneziaGiulia.Gli altri pannelli offrono uno sguardosull’Ungheria ai tempi di Elisabetta, allasua città natale (Patak), al castello di Wartburgin Turingia, ad alcune raffigurazionipiù significative della santa in Italia, Ungheria,Spagna, ecc.L’esposizione non presenta opere originali,ma la documentazione fotografica diun materiale che spazia a vasto raggio e testimoniala straordinaria risonanza del cultodi santa Elisabetta. Non sono ricordati ititoli delle chiese, delle opere di misericordia,delle istituzioni religiose presenti nelmondo, perché l’elenco sarebbe illimitato.Soltanto negli USA figurano 24 chiesededicate a santa Elisabetta. Ma ogni nazioned’Europa è costellata di opere intitolatealla penitente francescana, straordinariaoperatrice del Vangelo. Anche in molti altriPaesi occhieggiano qua e là iniziative socialie caritative intestate a santa Elisabettad’Ungheria, Principessa di Turingia.La sua testimonianza evangelica, incentratain Dio e dedita con identico amore aibisognosi, rimane un messaggio forte ancheper il nostro tempo, quando nel cuore dell’occidentesi affievolisce il bisogno di Dio,sfumano nell’individualismo i principi morali,è carente la coesione del nucleo familiare,scarseggia gravemente l’attenzioneverso i poveri e gli anziani. Santa Elisabettaparla con la sua vita, ammonisce e ispira.LINO TEMPERINI[L’Osservatore Romano, 2 marzo 2007, p. 6]6. Capitolo delle Stuoie delle Case dipendentidal Ministro generaleRoma, Salesianum, 16-18.03.2007I Frati della Case dipendenti dal Ministrogenerale hanno celebrato il Capitolodelle Stuoie nei giorni 16-18 marzo 2007.Dopo gli arrivi e la sistemazione presso laCasa di accoglienza dei Salesiani, immersanel verde della campagna romana, sulla viadella Pisana, il Capitolo è iniziato alle ore19.30 con la celebrazione dei Vespri, presiedutadal Ministro generale, Fr. José RodríguezCarballo. Nell’omelia, dopo la letturabreve, Fr. José ha indicato la motivazionee gli scopi del Capitolo delle Stuoie.La motivazione sta nella volontà di attuarequanto contenuto nel progetto La graziadelle origini, dove il Definitorio generalechiedeva che in tutte le Entità dell’Ordine sicelebrasse un Capitolo delle Stuoie, o incontrisimilari, per vedere come concretizzaregli orientamenti offerti dal Capitologenerale straordinario con il Documento, IlSignore ci parla lungo il cammino. Gli scopiconsistono nel ritrovarsi insieme per ringraziareil “Padre delle misericordie” per ildono della vocazione francescana e celebraretale dono; per condividere le gioie e ledifficoltà che incontriamo nella sequela diCristo, secondo il carisma di Francesco; pervedere come oggi possiamo vivere il Vangelo,che abbiamo scelto nel giorno dellaProfessione come nostra vita e regola.Iniziata con la celebrazione delle Lodi,presieduta da Fr. V. Rodríguez, la mattinatadel 17 marzo ha avuto due momenti. Nelprimo si sono avute le Relazioni di Fr. Cesa-
A07nterno:ACTAORDINIS 16/5/07 16:37 Page 189AD CHRONICAM ORDINIS189re Vaiani, della Provincia lombarda, e di Fr.Massimo Fusarelli, Segretario generale perla Formazione e gli Studi, sul Documentodel Capitolo straordinario, Il signore ci parlalungo il cammino. Fr. C. Vaiani, uno degliestensori del testo, ha proposto all’Assembleauna lettura del Documento capitolare,soffermandosi sulle tre parti principali deltesto (Alla luce del dono, Fraternità e missionealla luce del dono, La metodologia diEmmaus) e concludendo la sua Relazionecon tre osservazioni riguardanti la rifondazione,il primato della vita e il rapporto trafede e Fraternità in base all’esperienza diFrancesco. Fr. M. Fusarelli, invece, ha cercatodi individuare nel Documento capitolarealcuni spunti per una riflessione sulla formazionepermanente, nonostante che il testonon tocchi direttamente il tema. Citando ecommentando i nn. 16.40.56 Fr. Massimoha sottolineato che la formazione permanentedeve farsi carico della struttura fondamentaledella persona e della personalizzazionedella fede, promuovere la condivisionedi ciò che succede “lungo il cammino” erivitalizzare il patrimonio intellettuale dell’Ordinecome sostegno alla nostra missionedi annunciare il Vangelo (cf. anche il n.13). Il secondo momento della mattinata èstato dedicato al lavoro nei gruppi di studio.Ogni gruppo, con l’aiuto di una scheda, avevail compito di confrontarsi con un branodel Vangelo (Gv 20,26-29); condividere lapropria esperienza di fede vissuta in Provinciaed attualmente nella Case dipendenti dalMinistro; formulare una domanda da rivolgereal Ministro generale ed una propostaper facilitare la realizzazione della formazionepermanente nel contesto particolaredelle Case dipendenti.Nel pomeriggio i lavori sono ripresi inAula con la presentazione, da parte dei Segretaridegli otto gruppi di studio, delle domandeal Ministro generale, domande chehanno toccato vari aspetti della vita e dellamissione dei Frati sia delle Case dipendentiche dell’Ordine, come l’internazionalità,l’economia, le scelte prioritarie per le Casee per l’Ordine, le luci e le ombre nella vitadelle Province, il cammino dell’Ordine dalConcilo Vaticano II, la comunicazione, ildialogo... Il Ministro, coadiuvato dal Vicariogenerale, ha risposto con franchezza edovizia di informazioni a tutte le domande,provocando così un ulteriore dialogo in Assemblea.Il dibattito in Aula è stato moderatodal Fr. Lluis Oviedo e da Fr. Ivan Matić.La giornata si è conclusa con la celebrazioneeucaristica, presieduta da Fr. FrancescoBravi ed animata dalla Fraternità della Curiagenerale.Preceduti dalla celebrazione delle Lodi, ilavori del 18 marzo sono ripresi in Aula alleore 9 con la Relazione di Fr. Giacomo Bini,Osiamo vivere i Vangelo. L’ex Ministrogenerale, dopo aver descritto brevementel’avventura umana ed evangelica di Francesco,segnata dalla sua radicale adesione alVangelo, si è soffermato sul nostro progettodi vita, che esige di far ruotare tutto quelloche siamo e facciamo attorno ai valori dellanostra forma vitae, come vengono descrittidalle nostre Costituzioni e sintetizzati dallePriorità per il sessennio. L’intervento di Fr.Giacomo è stato una provocazione salutareall’inizio della seconda tappa del nostro itinerarioverso la celebrazione dell’VIII centenariodella fondazione del nostro Ordine.Alla Relazione di Bini è seguito il lavoroin gruppi di studio con il compito diconfrontarsi con quanto ascoltato; formularedelle domande da porre in Aula a Fr.Giacomo; soprattutto, fare delle proposteper una migliore qualità di vita nelle Casedipendenti.Nel pomeriggio si è tornati in Aula perproseguire la riflessione, stimolata dalle domandedei vari gruppi di studio e dalle rispostedi Fr. Giacomo, il quale, su sollecitazionedell’Assemblea, ha anche parlato delsenso e dei compiti della nuova FraternitàMissionaria Europea, dipendente dal Ministrogenerale, aperta ufficialmente a Palestrina(Roma) il 12 marzo 2007. Inoltre iSegretari dei gruppi hanno letto in Aula anchele proposte riguardanti le relazioni fra leCase dipendenti e la vita interna di ogni Casa.Le proposte sono state, poi, consegnateal Definitorio generale, che, una volta esaminate,le invierà alle varie Case come documentoconclusivo del Capitolo delleStuoie. La Sessione pomeridiana è stata