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RELAZIONE ANNUALE - Salute

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Relazione 2010Osservatorio Permanente della Programmazione Territorialecomunale, le necessità e i costi per il loro adeguamento (L.r. 12/2005 art. 9 comma 3);• le modalità di intervento, coordinamento e finanziamento, ovvero la stesura di unprogramma di interventi fortemente connesso al piano triennale delle opere pubbliche (L.r.12/2005 art. 9 comma 4).Già da questo breve elenco di compiti analitici e programmatici si evincono alcuni temi diattenzione rilevati anche nell‟analisi effettuata: la tipologia di servizi da considerare, riconoscitiin alcuni piani come non esclusivamente costituiti da aree e attrezzature ma anche da serviziimmateriali (sociali, culturali, associativi) e da una diffusa qualità urbana; l‟accessibilità –carraia, ciclopedonale e con i mezzi di trasporto pubblico - dei servizi quale elementofondamentale per la valutazione qualitativa degli stessi; il rapporto fra quantità e qualità,ovvero la necessaria prevalenza delle valutazioni qualitative su quelle quantitative (pur con laconsapevolezza dell‟esigenza di approfondire contenuti e metodi valutativi delle prime e pur nelrispetto di una dotazione minima); il rapporto fra pubblico e privato; la sovracomunalità el‟intercomunalità della gestione e programmazione dei servizi.PIANO DELLE REGOLEIl Piano delle regole considera l‟intero territorio comunale, con l‟esclusione degli ambiti ditrasformazione individuati e regolati dal Documento di piano, e disciplina gli ambiti del tessutourbano consolidato, i centri e nuclei storici, gli immobili assoggettati a tutela, le aree a rischiodi compromissione o degrado e a rischio di incidente rilevante, l‟assetto geologico,idrogeologico e sismico comunale, le aree destinate all‟agricoltura, le aree di valorepaesaggistico ambientale ed ecologico e le aree non assoggettate a trasformazione urbanistica(L.r. 12/2005 art. 10). Come noto esso costituisce, più degli altri, lo strumento di continuitàcon il Prg. È però, rispetto al tradizionale piano regolatore, chiamato ad approfondiremaggiormente alcuni temi, con particolare riferimento alla qualità dei progetti – paesaggistica,morfologica, edilizia, di contenimento dei consumi - e al disegno e alla norma degli spaziextraurbani. Come indicato nella D.g.r. 1681/2005 infatti: “il Piano delle regole ha il compito dipromuovere la qualità e la specificità dei contesti, e salvaguardare l‟insieme di valori cherappresenta la connotazione e l‟essenza stessa del territorio e la condizione per la permanenzadella sua identità. La corretta applicazione del percorso di esame paesistico dei progetti puòfornire un contributo importante in tal senso. Il Piano delle regole deve fornire ulteriorielementi di indirizzo che, in coerenza con la carta della sensibilità paesaggistica e gli obiettivi diqualità paesaggistica indicati dal Documento di piano, permettano una forte coerenzapaesaggistica nella impostazione e gestione dei progetti di intervento.“A riguardo l‟analisi dei piani ha confermato la particolare attenzione della pianificazionecomunale per la gestione delle trasformazioni interne al tessuto consolidato e la necessità diapprofondire contenuti e proposte per i tessuti extraurbani. In particolare si evidenziano qualibuone pratiche l‟articolazione dei territori edificati (differenziati per valore storico, per108

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