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RELAZIONE ANNUALE - Salute

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Relazione 2010Osservatorio Permanente della Programmazione TerritorialeDeterminazioni di settoreUn ulteriore spunto di riflessione è legato alla presenza in alcuni dei Pgt analizzati dideterminazioni di settore. Tali piani hanno infatti accolto e integrato nelle politiche di piano, inrelazione alle evidenze del quadro conoscitivo e nell‟ottica di presagire una diffusaqualificazione del territorio, alcune politiche settoriali che in genere i Pgt tralasciano orichiamano in modo marginale (per esempio la gestione del patrimonio forestale, la definizionedi azioni per la sicurezza idrogeologica, la realizzazione di consorzi, ecc). In questi casi invece ilpiano si è fatto elemento attivo e propositivo per la loro attuazione. Si tratta quindi diAmministrazioni e progettisti che hanno saputo cogliere la natura multivalente del Piano digoverno del territorio come proposto dalla legge regionale: un piano flessibile, in grado diadeguarsi ai caratteri e alle esigenze territoriali e di articolare risposte per le istanze localiafferenti i molteplici aspetti di gestione del territorio.Ambiti di trasformazioneGli ambiti di trasformazione, ovvero gli ambiti territoriali coinvolti a vario titolo negli interventidi trasformazione, costituiscono uno degli oggetti principali del Documento di piano. Esso deveinfatti:• “determinare le connotazioni fondamentali di ogni intervento (i limiti quantitativi massimi,le vocazioni funzionali da privilegiare, l‟impostazione generale di progetto dal punto di vistamorfo-tipologico, le eventuali specifiche esigenze di dotazioni infrastrutturali e di servizi);• connettere direttamente l‟azione di sviluppo prevista alla più adeguata tipologia distrumento attuativo cui ricorrere in fase realizzativa, con l‟eventuale eccezione degliinterventi pubblici e di quelli di interesse pubblico o generale;• dettagliare puntuali criteri di intervento per assicurare l‟ottenimento, in fase realizzativa, dicorretto inserimento ambientale e paesaggistico ed elevata qualità progettuale;• definire i criteri di intervento per ogni ambito di trasformazione in riferimento al rispetto edall‟ottemperanza di specifici vincoli ovvero alla tutela di aspetti ambientali, paesaggistici,storico monumentali, ecologici, geologici, idrogeologici e sismici, qualora ladocumentazione conoscitiva segnali situazioni di diretta interferenza o comunque le analisidi contesto evidenzino la necessità di sviluppare particolari attenzioni” (D.g.r. 1681/2005).La norma indica quindi più livelli di disciplina: dalla fondamentale indicazione di indici, funzioni,oneri a carico e strumento attuativo, alla definizione di elementi qualitativi di maggioreraffinatezza. La prassi insorgente considera entrambi tali aspetti definendo in genere per ogniambito di trasformazione obiettivi, quantità, criteri attuativi, disegno di massima, oneri edeventuali mitigazioni. La definizione del disegno di massima presenta poi differenti gradi diperfezionamento: dalla rappresentazione schematica delle sole dotazioni di rilevanza strategicaal dettaglio dei singoli aspetti insediativi, compresa la declinazione delle tipologie insediative.114

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