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RELAZIONE ANNUALE - Salute

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Relazione 2010Osservatorio Permanente della Programmazione Territorialeindicato nella D.g.r. succitata, “del progetto eco-paesistico integrato”. Tale contenuto fa, inrealtà, riferimento a norme differenti e di più lunga tradizione rispetto a quelle che hannointrodotto il concetto di rete ecologica: dalle leggi paesaggistiche del 1939 alla ConvenzioneEuropea del Paesaggio, dalla legge n. 431 del 1985 al Piano territoriale paesistico regionale del2001. La pianificazione locale appare quindi, anche in relazione alle competenze regionali eprovinciali in materia e alla sua ampia trattazione nel Ptr (ex Ptpr) e nei Ptcp, caratterizzata dauna maggiore consapevolezza e competenza nella salvaguardia e valorizzazione dellecaratteristiche paesaggistiche del territorio, con particolare riguardo al sistema urbano. In lineacon quanto già avveniva nei Prg, infatti i Piani delle regole contengono specifiche disposizioni ditutela paesaggistica per i centri e i nuclei storici e per gli immobili assoggettati a tutela.La legge regionale, però, sollecita i comuni ad approfondire gli aspetti paesaggistici afferentitutti i sistemi territoriali (insediativo, del degrado, rurale, infrastrutturale, naturale) e adesplicitare i passaggi metodologici che hanno portato all‟attribuzione dei valori paesaggistici ealla conseguente disciplina.Per quanto riguarda il primo punto, i Pgt sono quindi chiamati ad evidenziare valenze e criticitàpaesaggistiche presenti in tutto il territorio comprese le componenti che connotano gli ambitiextraurbani. Sempre maggiore attenzione assume infatti nella prassi la definizione di tutelepaesaggistiche per il territorio rurale e per il sistema del verde, anche se appare ancoracomplesso identificare modelli e pratiche diffuse di salvaguardia. Ciò è comunque strettamenteinterrelato alla rete ecologica che fornisce anche un supporto per il riconoscimento dellecomponenti necessariamente oggetto di tutela: le aree boscate o a vegetazione naturale, ifilari, i corsi d‟acqua, i fontanili e le zone umide, ecc. Restano invece ancora sullo sfondo leconsiderazioni paesaggistiche afferenti il tema dell‟inserimento delle infrastrutture, affidato inprimis a Regione e Province, e quello della riqualificazione delle componenti di compromissionee degrado. Anche su tali temi però si evidenzia l‟evoluzione delle riflessioni presenti nellapianificazione comunale, ormai consapevole delle opportunità e delle necessità ad essiconnesse. La riqualificazione delle aree di compromissione e degrado in particolare è ormaicolta come obiettivo fondamentale dei Pgt, pur di difficile attuazione nei fatti.Per quanto attiene infine le analisi paesaggistiche, molti Pgt esaminati propongonometodologie specifiche per la valutazione del paesaggio, in coerenza con le fasi indicate nellaD.g.r. 1681/2005 (ricognitiva, conoscitiva e valutativa) e con le disposizioni provinciali, conl‟obiettivo di oggettivare e rendere condivisibile e condivisa la lettura del paesaggio. Talecondivisione è infatti presupposto necessario per assicurare la coerenza fra trasformazioniproposte e valutazioni paesaggistiche, per la valutazione delle eventuali ricadute delle prime, eper garantire la continuità della scelte fra piano e trasformazioni, siano esse soggette apianificazione attuativa o a intervento diretto. Un ulteriore passaggio atteso e auspicato, èinfatti la trasposizione nei progetti attuativi di questa accresciuta consapevolezza e rigore.112

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