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RELAZIONE ANNUALE - Salute

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Osservatorio Permanente della Programmazione Territoriale Relazione 2010Lombardia e disegnato e disciplinato nelle D.g.r. n. 8515 del 26 novembre 2008 e n. 10962 del30 dicembre 2009. Con tali atti la Regione detta anche gli indirizzi per la programmazione deglienti locali in materia: obiettivi, elementi spaziali e funzionali, condizionamenti e opportunità,criteri attuativi generali. La rete ecologica – la sua definizione territoriale e costruzione - èoggetto quindi sia dei piani provinciali che di quelli comunali. In particolare Ptcp e Pgt sonochiamati a concorrere alla sua realizzazione in relazione alle risorse disponibili e alle azioniprogrammate per il territorio. Progetti infrastrutturali, ambiti di trasformazione, aree destinatea servizi, proposte di modificazioni ordinarie sono infatti occasioni per la qualificazione delterritorio, dei corridoi ecologici e del sistema del verde da inquadrare anche in funzione dellarete ecologica. I Pgt hanno pertanto un compito molteplice: di contestualizzazione nell‟ambitodella programmazione territoriale, di protezione degli elementi fondanti, di contenimento dellecriticità attraverso scelte adeguate, di sostegno all‟attuazione attraverso la pianificazioneattuativa e strumenti dedicati. Per fare ciò sono indispensabili due passaggi: in primo luogo ilriconoscimento dello schema strutturale della rete a livello locale e l‟individuazione deglielementi di continuità extracomunali, ovvero la definizione del suo disegno sulla base di unadeguato sistema della conoscenza, e in secondo luogo l‟individuazione delle tutele e delleazioni applicabili.Il primo passaggio è, nella prassi, spesso affrontato nei Pgt: quasi tutti infatti considerano leindicazioni sovralocali relative alla rete ecologica nel quadro ricognitivo e conoscitivo e molti nearticolano il disegno a scala locale integrandolo nelle strategie di piano. Il secondo inveceappare più complesso e trascurato, soprattutto per quanto attiene il contributo fattivo, e nonsolo regolativo, della pianificazione comunale: sono probabilmente ancora necessari alcuniapprofondimenti per individuare compiutamente da parte di questa le azioni opportune. Asupporto dei comuni si richiamano però materia alcune indicazioni (D.g.r. n. 10962 del 30dicembre 2009 punto 5.2) la cui applicazione si va via via consolidandosi, che suggerisconoinfatti: “il progetto di rete ecologica di livello comunale prevederà le seguenti azioni dicarattere generale:• verifica di adeguatezza del quadro conoscitivo esistente, ed eventualmente un suocompletamente ai fini di un governo efficace degli ecosistemi di pertinenza comunale;• definizione di un assetto ecosistemico complessivo soddisfacente sul medio periodo;• regole per il mantenimento della connettività lungo i corridoi ecologici del progetto di Reteecologica comunale, o del progetto eco-paesistico integrato;• regole per il mantenimento dei tassi di naturalità entro le aree prioritarie per la biodiversitàa livello regionale;• realizzazione di nuove dotazioni di unità polivalenti, di natura forestale o di altra categoriadi habitat di interesse per la biodiversità e come servizio ecosistemico, attraverso cuipotenziare o ricostruire i corridoi ecologici previsti, e densificare quelle esistenti all‟internodei gangli del sistema.”.Al tema della rete ecologica è strettamente connesso anche quello del paesaggio, ossia, come111

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