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Lettere al Corriere<br />
TRUPPE AFGHANE<br />
L’impegno italiano<br />
Caro Romano, l’Italia si è impegnata con la Nato a mandare<br />
in Afghanistan altri 200 militari con lo scopo di incrementare l’addestramento<br />
delle forze di sicurezza locali. Capisco che ciò debba<br />
essere svolto nelle zone delle operazioni, ma forse non sarebbe<br />
meglio fare il contrario? Portare in Italia 2.000 soldati e ufficiali<br />
afghani non potrebbe dare migliori risultati, anche dal punto di<br />
vista psicologico? I militari afghani avrebbero così la non ripetibile<br />
occasione di conoscere la nostra realtà democratica.<br />
L’operazione non sarebbe anche meno rischiosa e costosa?<br />
A firma Italo Mariani, Parma<br />
Addestrare le truppe afghane in Italia sarebbe troppo costoso<br />
e allontanerebbe i soldati dal contesto in cui devono operare.<br />
Ma l’Italia potrebbe offrire al governo afghano una quota di allievi<br />
ufficiali nelle nostre Accademie militari. I corsi sarebbero più lunghi<br />
e più formativi.<br />
Sergio Romano<br />
Corriere della Sera (24 novembre 2010)<br />
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