Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus
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202 CAPITOLO OTTAVO<br />
tabella 8.1, non rivelano quel che il processo può avere effettiva-<br />
mente compiuto in un dato intervallo di tempo, t. Essi esprimono<br />
piuttosto quel che il processo può fare, primo, se i fondi sono al<br />
posto giusto e, secondo, se i flussi in entrata (inflows) sono presenti<br />
ai saggi necessari. Il prodotto del processo nell'intervallo di tempo<br />
t è espresso dalle coordinate della colonna B. Esse rappresentano<br />
tutte delle quantità, poiché i flussi sono ammontari fisici e i fondi<br />
esprimono gli ammontari dei servizi resi. E ciò porta all'osserva-<br />
zione che le coordinate K, H e L nella colonna A sono prive di<br />
tempo; misurano i saggi dei servizi rispetto al tempo." I1 saggio tem-<br />
porale del servizio reso dal lavoro in un impianto che usa 100 lavo-<br />
ratori, è 100 lavoratori.<br />
Per chiarire, la rappresentazione analitica di qualsiasi processo<br />
(sia che si tratti della costruzione del Golden Gate o della produ-<br />
zione industriale di un paio di scarpe) è espressa dalla formula [3].<br />
Ma nel caso speciale (e solo in quel caso) di un processo stazionari?,<br />
l'equazione si trasforma nel vettore semplice della colonna B. E<br />
dunque solo in questo caso particolare che si può arrivare a una<br />
funzione di produzione della stessa forma di quella di Wicksteed.<br />
La funzione di produzione può essere vista come un «elenco» ana-<br />
litico di tutte le ricette conosciute per produrre un dato prodotto<br />
(Samuelson 1948, p. 57). Immaginiamo che ciascuna delle ricette<br />
con cui si può produrre un certo prodotto con un dato processo<br />
industriale sia scritta su un cartoncino. Un esoerto di auel dato set-<br />
tore industriale ha bisogno soltanto di guardare alle coordinate dei<br />
fondi per sapere quel che la fabbrica corrispondente può fare. Ciò<br />
significa che conosciamo la relazione:<br />
q = F(H, K, L). L41<br />
Inoltre, per la produzione gli agenti richiedono un preciso<br />
insieme di flussi di input. La loro natura tecnica determina anche<br />
il saggio di flusso dei rifiuti. Esiste pertanto un'altra funzione:<br />
l' K, include il fondo specifico, che ho altrove definito «fondo-processo» (<strong>Georgescu</strong>-Roe-<br />
gen 1976, cap. 4). Include anche quelli che normalmente vengono chiamati «beni in procersn.<br />
Quest'ultima voce esprime sostanzialmcntc il ritratto statico del cambiamcnro operaro dal pro-<br />
cesso, senza il quale il processo non si innesca; e ciò comporta un qualche ritardo.<br />
RICETTE FATTIBILI CONTKO TECNOLOGIE VPPALI 203<br />
che completa il quadro analitico di come il prodotto in questione<br />
può essere prodotto in fabbrica. La conclusione importante è che la<br />
funzione di produzione corretta esplicita la restrizione cui si rife-<br />
risce Ragnar Frisch quando parla di limitabiliti: non vi è sostitui-<br />
Lilità tra fattori di flusso e fattori di fondo di qualità data (questo<br />
punto sarà ripreso successivamente).'"<br />
In definitiva, la descrizione analitica corretta di un processo sta-<br />
zionario è l'equazione [l], non la 121. Naturalmente deve esserci<br />
qualche relazione del tipo della 141 e della 151 tra le quantità della<br />
colonna B. Poiché tuttavia queste quantità sono una funzione di t,<br />
e cioè non sono costanti rispetto al tempo, il tempo deve entrare come<br />
parametro nelle nuove formule. Pertanto, invece della 141, avremo:<br />
Q = G(H, K, L; t). L61<br />
E poiché, come Marx ha spiegato molto tempo fa (1959, vol. I,<br />
p. 202), se in due settimane un processo produce due volte di più<br />
che in una settimana, G è una funzione omogenea di primo grado.<br />
Pertanto, dalla [6], si ottiene<br />
q = G(H, K, L; 1) = F(H, K, L). i4aI<br />
Un autore dopo l'altro ha affermato che F è una funzione omo-<br />
genea, ma questo è un tragico errore. La funzione F mostra la scala<br />
del processo, e come abbiamo imparato da Aristotele, Leonardo da<br />
Vinci, Herbert Spencer e in tempi più recenti da Edward Cham-<br />
berlin (1948, Appendice B), gli umani non possono operare alla<br />
scala delle formiche, né le formiche alla scala degli umani. Tutta-<br />
via, la funzione corrispondente alla [5]<br />
è necessariamente omogenea di primo grado, poiché l'energia e gli<br />
altri materiali macroscopici non possono essere né creati né di-<br />
strutti. Dunque, se raddoppiamo gli input di energia e di materia,<br />
così come gli output di rifiuti, allora anche l'ammontare della pro-<br />
l6 La formula [4] presuppone la misurahiliti (almeno ordinale) di rutti i fondi. Se i fondi cam-<br />
biano in senso qualitativa, il catalogo di tutte le ricette non permette di definire un subspazio<br />
all'interno deiio spazio fattoriale. Sostenere che un'a~itomobile è equivalente a quattro moto-<br />
rini sulla hase del prezzo, significa mcttcre il carro davanti ai buoi e pretendere che il carro possa<br />
ugualmente muoversi. Sul problema della qualità, cfr. <strong>Georgescu</strong>~<strong>Roegen</strong> 1976a, cap. 11.