Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus
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138 CAPITOLO SESTO<br />
divenire cosi caldo, non potrebbe più produrre lavoro meccanico (e<br />
ancor meno ospitare vita).<br />
Anche sul nostro pianeta si verificano continuamente reazioni<br />
nucleari: gli elementi radioattivi decadono a ogni attimo, ma questi<br />
fenomeni, come tutte le reazioni nucleari provocate dagli uomini,<br />
di solito trasformano massa in energia e non viceversa. C'è trasfor-<br />
mazione di massa in energia anche quando si accende un fiammi-<br />
fero, ma la perdita di massa è straordinariamente piccola, dato l'e-<br />
levato valore di C. Invece la differenza di peso fra le scorie nucleari<br />
spente e le materie iniziali è rilevabile con bilance normali, men-<br />
tre a dimensioni solari vengono «perdute» 4 200 000 t di massa ogni<br />
secondo. Possiamo anche convertire energia in massa, ma questo è<br />
visibile solo in casi molto speciali (di solito in laboratorio) in quan-<br />
tità relativamente piccole e non in masse nucleiche.<br />
Alle temperature alle quali il lavoro meccanico è possibile, i prin-<br />
cipali elementi chimici sono stabili. In un sistema chiuso, la quanti-<br />
tà di ogni elemento rimane costante: «i materiali non vengono<br />
distrutti*, ci dice Slesser, uno specialista in energia, «la molecola di<br />
ferro di un giacimento di ferro rimane sempre una molecola di ferro<br />
anche quando viene trasformata in acciaio o quando finisce per di-<br />
ventare ruggine» (Slesser 1975). Seaborg (1972) sostiene anche che<br />
«qui sulla terra la quantità di materia è la stessa fin dagli albori<br />
della storia»; in realtà, fin da quando la terra è divenuta un pianeta<br />
stabile. Però sia Slesser sia Seaborg intendevano, con le loro osser-<br />
vazioni, sostenere la tesi energetica, proprio come Brooks e Andrews<br />
(1974) quando dichiarano che «preso alla lettera, il concetto di un<br />
esaurimento delle risorse minerarie è ridicolo. I1 pianeta è tutto<br />
composto di minerali*.<br />
I1 metodo più semplice per mostrare l'errore del ragionamento di<br />
Brooks e Andrews è quello di usare il loro stesso argomento e soste-<br />
nere che non è possibile che venga a mancare l'energia perché tutto<br />
il pianeta ne è pieno. In effetti, l'energia termica contenuta nelle<br />
acque degli oceani sarebbe da sola sufficiente a sostenere per mi-<br />
liardi di anni un'attività industriale impensabile. L'ostacolo è che<br />
tutta (o praticamente tutta) questa fantastica quantità di energia<br />
non può essere convertita in lavoro meccanico da una macchina di<br />
dimensionifinite e funzionante necessariamente in cicli. In effetti,<br />
come osservava Planck (1906; 1910) l'energia termica di un bagno<br />
ANALISI ENERGETICA E VALUTAZIONE ECONOMICA 139<br />
a temperatura costante potrebbe essere trasformata in lavoro mec-<br />
canico da un cilindro e un pistone di lunghezza infinita che si muo-<br />
vesse a velocità infinitesimamente lenta (in base agli stessi noti<br />
che regolano l'espansione isotermica del gas in un ciclo di<br />
Capot)."<br />
E vero che tutto il pianeta è costituito da materia, ma va tenuto<br />
conto del fatto che, come per l'energia termica della terra, non<br />
tutta la materia terrestre è in forma disponibile: anche la materia<br />
si degrada continuamente verso una forma non disponibile.<br />
Ci sono due possibili motivi per cui questo fatto viene abitualmen-<br />
te ignorato: il primo è la curiosa attrazione esercitata dai modelli<br />
meccanici di tutti i tipi, probabilmente perché la nostra azione sul-<br />
l'ambiente consiste soprattutto in spinte e strattoni. I1 dogma mec-<br />
canicistico era già scosso in fisica quando, nelle lezioni di Baltimora<br />
del 1894, Kelvin ancora confessava di non riuscire a capire un fe-<br />
nomeno se non poteva rappresentarlo con un modello meccanico.<br />
E il fascino della Weltbild meccanicistica a indurci a credere che la<br />
materia possa essere senz'altro ricuperabile. In effetti, in meccani-<br />
ca la materia può cambiare solo di posto, non di qualità, e perciò<br />
un sistema può compiere spostamenti pendolari senza subire alcun<br />
cambiamento.14<br />
l3 Il fatto che, portuttavia, di solito si insegni che il lavoro meccanico può essere convertito<br />
completamente ih calore, mentre la conversione totale inversa è impossibile, fa pensare alla<br />
dichiarazione di Dirk ter IIaar secondo cui il concetto di entropia «non viene facilmente com-<br />
preso nemmeno dai fisici» (<strong>Georgescu</strong>-<strong>Roegen</strong> 1971). Potrebbe sembrare un giudizio severo,<br />
tipico di un'autorità in materia, sta di fatto però che la maggioranza dei fisici attuali hanno (al<br />
meglio) solo una conoscenza superficiale della termodinamica e quindi alcuni si possono sbagliare<br />
anche per quanto riguarda la nozione di calore (cfr. «Journal of Economic Literature», dicem-<br />
bre 1972, p. 1268; cfr. anche infra, nota 14).<br />
14 Un sintomo diventato celebre deli'attuale tendenza meccanicistica è il tentativo di Ludwig<br />
Boltzmann di spiegare i fenomeni irreversibili fondendo il determinismo perfetto delle leggi<br />
reversibili delia meccanica di Newton con la probabiliti. Questa costmzione ibrida è di interesse<br />
cruciale per gli economisti: sostenendo che la rigenerazione deli'energia non disponibile è molto<br />
impmbabik, ma non impossibile, i fautori della teoria probabilistica inducono a credere che sia<br />
possibile barare al gioco entropico (proprio come possiamo barare a qualsiasi gioco di fortuna)<br />
oppure, secondo l'immagine ironica coniata circa cinquant'anni fa da Percy .W. Bridgman, che<br />
sia possibile *<strong>contra</strong>bbandare l'enrropia* (<strong>Georgescu</strong>-<strong>Roegen</strong> 1966; 1971). E spiacevole quindi<br />
che non tutti i fisici sappiano che la costruzione di Boltzmann t stata criticata in modo irrefutabile<br />
da alcuni dei più grandi fra i loro colleghi, per cui cfr. Ehrenfest (1959) e <strong>Georgescu</strong>-<strong>Roegen</strong><br />
(1971~). Ancora peggiore è il fatto che non sappiano che pionieristici contributi di Ilya Prigogine<br />
hanno dimostrato che la «"teoria meccanica" di Boltzmann suli'evoluzione della materia<br />
[si basa sul argomenti intuitivi [e1 che quanto sostiene non è mai stato realizzato, nonostante frequenti<br />
affermazioni in senso <strong>contra</strong>rio» (Prigogine 1971; 1973; Prigogine e altri 19731. Solo chi<br />
non è andato oltre Boltzmann puh sostenere (come Auer 1977) che la legge dell'entropia non<br />
Pane ostacoli a una crescita economica infinita.