Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus
Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus
Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
152 CAPITOLO SESTO<br />
anno, una pannocchia di granturco, in un sistema chiuso come praticamente<br />
è la terra (<strong>Georgescu</strong>-<strong>Roegen</strong> 1971, p. 302).2'<br />
La termodinamica convenzionale pone dei limiti a quanto è pos-<br />
..<br />
sibile fare con l'energia dell'ambiente, limiti della stessa natura,<br />
come abbiamo appena visto, di quelli che valgono per la materia;<br />
questi due gruppi di limiti possono essere disposti in un confronto<br />
parallelo perfetto.<br />
Energia Materia<br />
1. Senza consumo di energia non si ha la. Senza consumo di materia non si<br />
lavoro meccanico. ha lavoro meccanico.<br />
2.È impossibile ottenere da una data 2a.Da un dato sistema materiale si<br />
quantith di energia disponibile più<br />
della quantità equivalente di lavoro<br />
meccanico.<br />
può ottenere solo una limitata quantità<br />
di lavoro meccanico (quella che<br />
ho chiamato quarta legge della termodinamica).<br />
3. Non c'è modo di eliminare comple- 3a. È impossibile eliminare completatamente<br />
da un sistema l'energia mente da un miscuglio materiale<br />
non disponibile. una sostanza contaminante.<br />
Queste leggi possono essere esemplificate da una clessidra, la clessidra<br />
termodinamica (fig. 6.2). La sostanza all'interno della clessidra<br />
rappresenta la materia-energia; il fatto che si supponga che la<br />
clessidra sia ben isolata rappresenta la prima legge della termodinamica,<br />
e cioè che la materia-energia non può essere né creata né<br />
distrutta; la sostanza contenuta nella metà superiore della clessidra<br />
rappresenta la materia-energia disponibile, mentre quella nella metà<br />
inferiore la materia-energia non disponibile (indicata dalle diverse ombreggiature<br />
della figura 6.2); il continuo aumento di materia-energia<br />
non disponibile (cioè di entropia) in un sistema isolato è raffigurato<br />
dal flusso continuo che va dalla parte superiore a quella inferiore<br />
(cfr. cap. 4; <strong>Georgescu</strong>-<strong>Roegen</strong> 1976e; 1977~). La legge di Planck-<br />
Nernst dice che in nessuna clessidra termodinamica la parte inferiore<br />
può essere vuota, cioè che I'entropia non può essere nulla. Non va però<br />
trascurato un altro aspetto: a differenza delle clessidre normali,<br />
quella termodinamica non può essere capovolta, cosi da rendere interscambiabii<br />
le due metà; la degradazione entropica è irrevocabile.<br />
24 Molto probabilmente saranno gli sprechi più tangibili - quelli dell'energia consumata per<br />
il trasporto - che, in caso di serit: difficolvà di reperimento di bassa entropia ambientale, provocheranno<br />
una sensibile dis~irbanizzazione (<strong>Georgescu</strong>-<strong>Roegen</strong> 1976h).<br />
ANALISI BNFRGETICA E VALUTAZIONE ECONOMICA<br />
Figura 6.2<br />
Com'è ben noto, Arthur Eddington, che ha grandemente con-<br />
tribuito al chiarimento di molti aspetti della legge dell'entropia, ha<br />
paragonato l'aumento di entropia alla freccia del tempo; lo stesso<br />
concetto sembra rappresentato più direttamente dalla clessidra ter-<br />
modinamica, che segna il tempo in modo familiare.<br />
Una conclusione importante dell'analisi precedente è che per le<br />
transazioni con l'ambiente vanno tenuti due conti separati - uno<br />
per la materia e uno per l'energia - perché al macrolivello non esiste<br />
alcun procedimento pratico per trasformare energia in materia o<br />
materia di qualunque forma in energia: il rapporto fra materia ed<br />
energia non è come quello, per esempio, fra dollari e lire, e nemmeno<br />
come quello fra terra e attrezzature nella produzione agricola (5 7).<br />
La matrice di un nuovo processo composito deve quindi sostitui-<br />
re quella della tabella 6.1; in essa (tab. 6.2) il processo addizionale<br />
(P,) trasforma la materia in situ, MS, in materia controllata, CM,<br />
mentre tutti gli altri processi hanno gli stessi compiti di prima e<br />
sono identificati con la stessa notazione, il che però non toglie che<br />
vi siano differenze importanti.