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Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

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8.<br />

Ricette fattibili contro tecnologie vitali*<br />

1. Introduzione: la rottura di una simmetria l<br />

[...] Non vi farò perdere tempo con le previsioni della domanda<br />

e dell'offerta di petrolio e degli altri combustibili fossili nel 1990,<br />

nel 2000 o in qualsiasi altro anno futuro, né con l'elasticità della<br />

domanda e dell'offerta di petrolio o di altri combustibili fossili, cal-<br />

colate grazie a un nuovo modello econometrico. Queste informa-<br />

zioni le potete trovare in uno degli innumerevoli libri di cui strari-<br />

pano le biblioteche accademiche. Vi propongo invece una nuova<br />

rappresentazione del processo produttivo - e cioè una nuova fun-<br />

zione di produzione - che permetta non solo di capire la vera<br />

natura della crisi attuale, ma anche i suoi possibili sviluppi futuri.<br />

Forse sarete sorpresi dalle mie intenzioni, e vi chiederete quale<br />

nuova idea possa essere aggiunta alla rappresentazione analitica del<br />

processo di produzione ormai consolidata. Non è forse vero che il<br />

concetto di produzione deriva in modo chiaro e netto dalle scienze<br />

naturali, cui spetta l'ultima parola in materia di trasformazioni<br />

fisico-chimiche? Esattamente così la pensano gli economisti, sin dagli<br />

albori della scienza economica, da loro intesa come una scienza quan-<br />

titativa. Ma la rottura di questa simmetria - per usare un'espressio-<br />

ne di moda nella fisica moderna - ha cambiato l'evoluzione del pen-<br />

siero economico.<br />

* [Discorso inaugurale tenuto alla XVI Atlanric Economic Conferente, 6-9 ottobre 1983, *<br />

Philadelphia, poi pubblicato in aAtldritic Economic Journal*, XII (19841, 11<br />

RICE'T~~ t.A'rTIBILI CONTRO TECNOLOGIE VITAI.1 '93<br />

Nella storia dei conflitti interni alla professione economica, il<br />

pincipale pomo della discordia è sempre stato se le azioni dei sin-<br />

goli individui possono essere adeguatamente descritte da funzioni<br />

matematiche. L'idea era che le funzioni matematiche permettono<br />

di prevedere i comportamenti economici individuali e collettivi<br />

anche in un futuro non troppo prossimo.'<br />

Un breve excursus nella storia del pensiero economico (forse do-<br />

vrei dire dei «pensieri», al plurale) mostra chiaramente che il modo<br />

di vedere la natura e il suo ruolo nel processo economico ha divi-<br />

so gli economisti in due fazioni tra loro ostili. Quando l'economia<br />

analitica è divenuta dominante, si è levata alta la protesta contro<br />

l'economia ridotta a «meccanismo di piacere e di pena», che rifiuta<br />

di riconoscere la natura dell'individuo come agente sociale. Dismal<br />

science («scienza triste») fu la folgorante descrizione, divenuta fa-<br />

mosa, che ne diede Thomas Carlyle; un'altra, meno famosa, fu pig<br />

philosophy («filosofia del maiale»: Carlyle 1899). John Ruskin ha<br />

rincarato la dose, affermando: «La scienza dell'economia politica è<br />

un imbroglio [...l la malattia più stupida, indicibile e paralizzante<br />

che abbia finora colpito la mente umana» (Works, XVII). La defi-<br />

nizione più equilibrata è tuttavia quella fornita ancor prima dallo<br />

storico Thomas Arnold, che parla di sforzo «strabico» (Stanley<br />

1846, p. 66). Gli economisti standard (Coats 1964, per esempio)<br />

si sono in realtà rifiutati di riconoscere che il valore economico va<br />

oltre il meccanismo del mercato.<br />

La disputa se l'economia debba essere considerata «una scienza<br />

che si occupa dell'uomo nella società» (come ha sostenuto K. Wil-<br />

liam Kapp), o «una scienza della vita* (come immagina Herman<br />

Daly), o piuttosto «un sistema per definire l'utilità e l'autointeres-<br />

se» dell'individuo atomizzato (come proclamava Stanley Jevons),<br />

ha recentemente perso la violenza dei suoi toni polemici. Fin dagli<br />

inizi tuttavia la controversia si è incentrata sull'uso della matema-<br />

' In questo contato, è utile richiamare un punto generalriiente ignorato. Le uniche funzioni<br />

che permettono di prevedere il futuro aono qucllc analitiche. che sono funzioni speciali con una<br />

strutturd armoniosa paragonahile a quella degli organismi viventi. Come iin organismo può es~<br />

serc ricostruito a partire dalla conuaccnza di una vertebra, così una funzione analitica puù esscrc<br />

citrapolata (prolungata) anche conoscendone i valori solo pcr un intervallo breve quanto si vuole<br />

(<strong>Georgescu</strong>-Roegeti 1966, p. 123).

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