Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus
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i 80 CAPITOLO SESTO<br />
La legge dell'entropia, se intesa correttamente, spiega perché le<br />
risorse naturali costituiscano un vincolo per una specie esosomatica<br />
come la nostra, ma non getta luce sull'evoluzione dei metodi con<br />
cui sia possibile sostenere la nostra vita esosomatica. Quest'ultimo<br />
problema si ricollega alla nostra intrinseca incapacità di afferrare le<br />
leggi di un qualsiasi fenomeno evol~tivo;~Qerò se si esamina la<br />
passata evoluzione della tecnologia dal punto di vista delle leggi<br />
della trasformazione entropica dell'energia e della materia, se ne<br />
può mettere in luce la natura particolare e, di conseguenza, la futilità<br />
della maggior parte delle soluzioni proposte per l'attuale impasse<br />
e strombazzate senza il minimo ritegno: energia solare, combustibili<br />
sintetici, alcool, e cosi via.<br />
E superfluo insistere sul fatto elementare che l'uomo ha sempre<br />
cercato non solo di inventare nuovi organi esosomatici, ma anche<br />
di scoprire metodi più convenienti per ottenerli; la storia è punteggiata<br />
da lunghe serie di innovazioni tecniche che in alcune migliaia<br />
di anni hanno portato l'uomo dalla caverna alla luna; tuttavia,<br />
per sorprendente che possa sembrare, le innovazioni che hanno<br />
esercitato un'influenza veramente decisiva sulle capacità tecniche<br />
dell'uomo sono state solo due.<br />
La prima è stata la scoperta di come controllare il fuoco. Adesso<br />
il fuoco è uno dei fenomeni più comuni, ma quella scoperta è stata<br />
di importanza enorme, perché il fuoco rappresenta una conversione<br />
energetica qualitutiva, la conversione dell'energia chimica delle materie<br />
combustibili in calore. Inoltre il fuoco permette una reazione a<br />
catena: con una piccola fiamma possiamo far bruciare tutta una foresta,<br />
anzi, tutte le foreste. I1 controllo del fuoco ha permesso all'uomo<br />
non solo di riscaldarsi e di cuocere il cibo, ma anche (e soprattutto)<br />
di fondere e forgiare metalli, di cuocere mattoni, ceramica e<br />
calce. Non c'è da stupirsi se gli antichi greci attribuissero a Prometeo<br />
(un semidio, non un mortale) il dono del fuoco fatto all'uomo.<br />
Potremmo definire età del legno il periodo tecnologico inaugurato<br />
da Prometeo I, come si dovrebbe chiamare quel leggendario<br />
personaggio. I1 legno fu per millenni la sola fonte di potere calorifico,<br />
così che, con il continuo sviluppo industriale, le foreste cominciarono<br />
a scomparire sempre più rapidamente. Nella seconda metà<br />
Per ulteriori coiisideraiioni, cfr. Gcorpcscu-<strong>Roegen</strong> 1979h.<br />
ANALISI ENERGETICA F VALUTAZIONE ECONOMICA 181<br />
del XVII secolo, fu necessario imporre regolamentazioni, addirittura<br />
restrizioni, al disboscamento tanto in Inghilterra quanto nell'Eu-<br />
ropa continentale. I1 carbone come fonte di potere calorifico era<br />
già conosciuto, ma un ostacolo impediva di sostituirlo su larga scala<br />
al legno: le miniere si allagano con facilità e le fonti energetiche del-<br />
l'epoca - la forza muscolare degli uomini e degli animali da tiro, il<br />
vento e i corsi d'acqua - non fornivano una potenza sufficiente per<br />
il prosciugamento. L'imminente crisi era del tutto analoga ail'at-<br />
tuale: alla tecnologia basata sul legno veniva meno il combustibile.<br />
Molto importante, ai fini di una comprensione deile vicissitudini<br />
deila nostra crisi, è il fatto che né Galileo né Huygens e nemmeno<br />
Newton siano riusciti a trovare una soluzione alla crisi di allora. La<br />
soluzione venne da un altro Prometeo, Prometeo 11; in realtà due<br />
mortali abbastanza comuni, Thomas Savery e Thomas Newcomen,<br />
che inventarono la macchina termica, la quale, proprio come il fuoco,<br />
consentiva all'uomo di effettuare una nuova conversione energe-<br />
tica qualitativa: quella da potere calorìfico a energia meccanica. Inol-<br />
tre, come il fuoco, anche la macchina termica genera una reazione<br />
a catena: con un po' di carbone e una macchina termica possiamo<br />
estrarre altro carbone e anche altri minerali con i quali fabbricare<br />
divene macchine termiche, che a loro volta generano altre macchi-<br />
ne termiche.<br />
I1 dono di Prometeo I1 rappresentò un altro cambiamento di di-<br />
mensioni senza precedenti: l'uomo poteva ottenere energia mecca-<br />
nica da una fonte nuova e più concentrata, il fuoco alimentato da<br />
combustibili minerali, ed è in quella tecnologia che sostanzialmente<br />
viviamo ancora. Utilizzando la nuova energia per ottenere altra<br />
energia per la soddisfazione non solo di bisogni legittimi, ma anche<br />
di desideri del tutto assurdi, ci siamo fatti cogliere impreparati dal-<br />
l'attuale crisi bioeconomica. Ci domandiamo se un nuovo Prome-<br />
teo risolverà questa crisi come Prometeo I1 ha risolto queila dell'età<br />
del legno.<br />
I1 reattore autofertilizzante, che converte materiali fertili in com-<br />
bustibili fissili, sarebbe un terzo dono prometeico se la sua realiz-<br />
zazione pratica non fosse pregna di rischi addirittura maggiori e<br />
anche di ostacoli tecnici; in effetti, sono recentemente sorti dubbi<br />
sul fatto che un reattore autofertilizzante possa avere una vita suf-