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Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

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128 CAPITOLO SESTO<br />

gens Boserup, presidente della sezione sulle «Risorse per la crescita<br />

economica futura»:<br />

Si è constatato un notevole consenso nel respingere, o meglio nell'ignorare,<br />

tutti gli atteggiamenti e le opinioni apocalittiche sulle risorse naturali. E<br />

anche a prescindere da quel problema specifico, praticamente non ci sono<br />

stati netti <strong>contra</strong>sti di opinioni.<br />

Come ben sappiamo, una riunione di economisti che non generi disaccordo su<br />

questioni essenziali è un evento piuttosto raro, addirittura scandaloso, direb-<br />

be qualcuno. Viene [quindi] in mente subito una domanda: come mai gli eco-<br />

nomisti hanno trovato un'intesa cosi ampia sulla questione delle risorse natu-<br />

rali, non solo alla riunione della International Economic Association a Tokyo,<br />

ma negli ambienti accademici in generale? (Boserup 1979, vol. I, p. 243).<br />

La situazione è diversa in altri ambienti, nei quali un numero<br />

sempre crescente di nuovi esperti energetici spazia a piacere sulla<br />

questione delie fonti accessibili di energia, contribuendo il più delle<br />

volte ad aumentare la confusione tanto degli studiosi quanto dei<br />

politici; negli ambienti di Washington e in tutti gli enti, sia pub-<br />

blici che privati, c'è oggi una sola parola d'ordine: «energia».<br />

Alcuni autori, tuttavia, senza aspettare l'avvertimento dell'em-<br />

bargo petrolifero, avevano da tempo riconsiderato, sotto nuovi punti<br />

di vista, il vecchio problema del rapporto fra quantità di risorse<br />

naturali accessibili, dimensioni della popolazione e benessere, ed è<br />

particolarmente significativo il fatto che questi autori, praticamen-<br />

te senza eccezione, abbiano anche sostenuto che l'energia è il solo<br />

supporto necessario al processo economico. Si tratta quindi di una<br />

tesi che non deriva dall'embargo petrolifero, ma che rappresenta<br />

il risultato di un vero e proprio impegno intellettuale.<br />

E naturale chiamare dogma «energetico» la posizione secondo la<br />

quale l'energia sola conta, anche se il significato dell'aggettivo è<br />

leggermente diverso da quello che aveva in passato in fisica. I1 ter-<br />

mine «energetica» è stato coniato da Macquorn Rankine per indi-<br />

care una scienza generale dell'energia che comprendesse anche<br />

quella che adesso chiamiamo «termodinamica»; in seguito si è<br />

usato il termine «energetica» per denominare una scuola di pen-<br />

siero sostenuta da alcuni scienziati illustri (come Wilhelm Ostwald<br />

e George Helm in Germania, e Pierre Duhem in Francia), parzial-<br />

mente influenzata dall'epistemologia di Ernst Mach (IIiebert<br />

1971). In opposizione alla teoria avanzata da Ludwig Boltzmann<br />

ANALISI ENERGETICA E VALUTAZIONE ECONOMICA<br />

secondo cui le leggi dell'energia sono conseguenze dirette delle leggi<br />

della meccanica newtoniana applicate al moto delle particelle matedi,<br />

la scuola energetica sosteneva che, al <strong>contra</strong>rio, la materia<br />

deve essere in ultima analisi ridotta alla sola «sostanza», l'energia.<br />

L'attuale concezione per cui, dato lo specifico modo di esistenza<br />

del genere umano, l'energia sola conta, non si identifica del tutto con<br />

quella scuola, ma in fondo le due posizioni sono sufficientemente<br />

simili per giustificare l'uso del termine

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