Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus
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CAPITOLO SESTO<br />
moto perpetuo è impossibile, questa impossibilità, in analogia con<br />
la negazione degli altri due moti perpetui per la prima e la seconda<br />
legge della termodinamica, può essere considerata una quarta leg-<br />
ge della termodinamica (cfr. cap. 4; <strong>Georgescu</strong>-<strong>Roegen</strong> 19766, e;<br />
1977a, C; 1979c).1°<br />
A questo proposito, va considerato innanzitutto un aspetto tec-<br />
nico riguardante la famosa equivalenza fra massa ed energia,<br />
E = mc 2 , di Einstein, in base alla quale anche il premio Nobel Han-<br />
nes Alfvén (1969) afferma che «la materia può allora essere consi-<br />
derata una forma di energia». Questa asserzione non fa che con-<br />
fermare il ben noto pregiudizio in favore dell'energia. Non è tanto<br />
perché la materia non è solo massa, ma una quantità positiva di<br />
massa e una quantità positiva di energia strutturate secondo gli<br />
schemi precisi degli elementi chimici e dei loro composti, che l'e-<br />
quivalenza di Einstein non può fondare tale posizione: la tesi che<br />
desidero avanzare è che fra materia ed energia esiste un'asimmetria<br />
intrinseca, dovuta all'asimmetria esistente fra massa ed energia. In<br />
effetti, finché non si ammette l'irriducibile asimmetria fra i due<br />
termini della formula di Einstein - che con un'adeguata scelta di<br />
unità di misura può essere scritta nella forma perfettamente simmetrica<br />
E = m - si può parlare tanto di una