Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus
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'58<br />
CAPITOLO SESTO<br />
dura dell'economia tradizionale di ignorare la differenza essenziale<br />
tra flussi - gli elementi materiali che vengono modificati dal processo<br />
di produzione - e fondi - gli agenti che provocano il cambiamento<br />
(<strong>Georgescu</strong>-<strong>Roegen</strong> 19766); come conseguenza, le sue equazioni dei<br />
prezzi hanno esattamente la stessa forma delle sue equazioni per gli<br />
equivalenti energetici, e tale identità non ha permesso di chiarire<br />
quale sia la differenza effettiva fra valutazione economica e calcoli<br />
energetici, e quindi di risolvere il problema sollevato da Price (1974):<br />
«Perché l'analisi energetica dà una risposta diversa dall'analisi economica?~<br />
I modelli flusso-fondo delle mie tabelle risolveranno la<br />
questione senza grandi difficoltà.<br />
Cominciamo col considerare il caso più semplice, quello della<br />
tabella 6.1, e partiamo dall'analisi dell'energia netta. Dobbiamo<br />
innanzitutto decidere che cos'è l'energia netta in quella struttura:<br />
ritengo che, nello spirito della posizione di Cottrell-Odum, si possa<br />
presumere che l'energia netta voglia misurare quanta energia controllata,<br />
CE, sia accessibile in una qualunque forma ai consumatori<br />
finali. Sono necessarie alcune osservazioni ulteriori: innanzitutto,<br />
per quanto riguarda il concetto di energia netta non è necessario<br />
distinguere fra i diversi tipi di energia ambientale, ES, e cioè non<br />
importa se l'energia netta provenga, per esempio, da combustibili<br />
fossili o dal vento. Secondariamente, nel calcolare l'energia netta<br />
non va calcolato il calore dissipato, cioè non bisogna aggiungere dl<br />
all'output netto di energia x,,, o sottrarre d, dall'input totale xlj.<br />
Infine dobbiamo non tenere in alcun conto l'energia consumata<br />
dalle persone nel lavorare o consumare i beni: l'analisi verrebbe in<br />
tal caso falsificata da un conteggio doppio che darebbe luogo a<br />
un'ampia cancellazione, perché in uno stato stazionario - che<br />
rimane il nostro campo di prova - il flusso totale di input di qualsiasi<br />
elemento ambientale è esattamente uguale al corrispondente<br />
flusso totale di output.<br />
Fra le possibili definizioni di energia netta, quattro sembrano<br />
degne di attenzione: a) xll; b) la differenza fra x,, e l'equivalente<br />
energetico di x,,; C) x,,; d) xIj più l'equivalente energetico di x2, ex,,.<br />
La prima possibilità può essere facilmente scartata: se, per esempio,<br />
x,, è l'elettricità prodotta dai combustibili fossili in situ, essa<br />
non è energia netta nemmeno per quanto riguarda il processo (P,),<br />
perché parte di quell'elettricità è stata usata in un processo circo-<br />
ANALISI ENERGETICA F. VALUTAZIONE ECONOMICA<br />
'57<br />
iare per produrre, fra l'altro, il flusso materiale x2, necessario per<br />
compensare il consumo e l'usura di K, durante l'estrazione di e, e<br />
la sua utilizzazione in una centrale termica.<br />
La proposta (6) porta a<br />
Eneugia netta = x,, - (x,,),, t81<br />
dove (x), indica l'equivalente energetico di x. Questa definizione<br />
solleva però una domanda difficile: qual è l'equivalente energetico<br />
di una sbarra di acciaio?<br />
Anche in questo caso sono state avanzate molte proposte: un<br />
metodo semplice consiste nel tener conto solo deil'energia utiliz-<br />
zata direttamente da un processo, perché si tratta di dati facilmente<br />
ricavabili dalle statistiche ufficiali. Tale metodo porta a<br />
Energia netta = (~11x22 - ~12x21)<br />
X22<br />
È chiaro che questa sarebbe una stima sostanzialmente in difetto,<br />
dato che per la produzione di x,, sono necessarie anche x,,<br />
unità di RM; si deve quindi calcolare anche (x,,), e si entra così in<br />
un algoritmo che termina solo quando è stato stabilito un equivalente<br />
energetico per tutti i tipi di prodott0.3~ I1 risultato è un<br />
sistema di equazioni che ricorda queilo di Leontief (Chapman,<br />
Leach e Slesser 1974; Wright 1974)." Si indichi con a, l'equivalente<br />
energetico per unità di prodotto di flusso di (Pi); dalla tabella<br />
6.1 si ha:<br />
32 Può essere opportuno mettere in risalto che il termine cequivalente energetico~<br />
non<br />
implica iin'equivalenza fisica nel senso che 1 kg di rame, per esempio, possa essere convertito<br />
nel suo equivalente energetico o viceversa.<br />
" Si tratta di un problema quasi irrisolvibile, anche se si dispone di una tabella dettagliata<br />
degli inpur e degli output in termini reali, però tale difficoltà è del tutto irrilevante ai fini di que-<br />
sta trattazione. Chapman (19741, comunque, insiste che in questo metodo si dovrebbe a ri~ore<br />
considerare un rottosistema e non l'intera economia nazionale; inoltre, nell'applicazione illu-<br />
strativa di tale sistema al settore energetico, non è chiaro come sia stata calcolata l'equivalenza<br />
energetica degli elementi non energetici (Chapman, Leach e Slesser 1974): da ripetute osserva-<br />
zioni al riguardo, si può dedurre che per tali elemcnti è stato usato l'equivalente energetico del<br />
dollaro, una prosedura del tutto incompatibile con l'analisi energetica.