Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus
Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus
Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
12 MALTRO BONAIUTI<br />
licità», a patto tuttavia che essa sia intesa come il portato di più<br />
dimensioni tra loro eterogenee (cioè non sostituibili) di cui l'utilità<br />
può rappresentare una componente. Salute, sicurezza, relazionali-<br />
tà, giustizia, agape possono costituire esempi di quei valori che con-<br />
corrono, insieme ail'utilità, a delineare quella pluralità di vie lungo<br />
le quali si dispiegano i desideri umani alla ricerca di ciò che chia-<br />
miamo felicità o benessere.'<br />
3) I sistemi biologici presentano una combinazione di comportamenti<br />
di tipo competitivo e cooperativo.<br />
Per l'economista il mondo naturale è caratterizzato dalla pre-<br />
senza di comportamenti esclusivamente competitivi. Una lettura<br />
distorta della teoria darwiniana ha portato a una rappresentazione<br />
dell'universo del vivente dominato esclusivamente dalla «lotta per<br />
la sopravvivenza» e tale concezione viene estesa ai sistemi socio-<br />
economici (darwinismo sociale). E curioso osservare, viceversa,<br />
come in molta letteratura biologica sovietica prevalessero le rela-<br />
zioni cooperative, simbiotiche tra le specie, la competizione fosse<br />
quasi assente e la natura divenisse metafora della cooperazione uni-<br />
versale. Credo che i tempi siano ormai maturi per andare oltre que-<br />
ste letture ideologiche e strumentali: è oggi chiaro ai biologi che<br />
negli ecosistemi coesistono comportamenti di tipo competitivo e<br />
cooperativo e che entrambi sono essenziali per la conservazione<br />
delle specie (Schopf <strong>2003</strong>).8<br />
4) In un contesto espansivo sono i comportamenti competitivi che<br />
generalmente favoriscono il successo e lo sviluppo della specie, vice-<br />
versa in contesti non espansivi (di equilibrio) sono i comportamenti<br />
cooperativi che generalmente favoriscono ilsuccesso.<br />
Secondo Kenneth Boulding le modalità di interazione aii'interno<br />
degli ecosistemi possono assumere essenzialmente due modalità:,una<br />
fondamentalmente espansiva (colonizing mode) e una invece non espan-<br />
In quanto segue utilizzeremo le espressionifeliciiò, godimento deliu vi&, o anche benessere<br />
in questo senso complesso e plurale, comunque artribuendo a esse un significato più ampio e ben<br />
distinto rispetto a quello di utili&.<br />
La prevalenza deii'unu o deli'altro comportamento può anche mutare nel tempo. Secondo<br />
Schopf se nel Fanerozoico prevalse la competizione, nel Yrecambriano vigeva la cooperazione.<br />
INTRODUZIONE I3<br />
siva o di equilibrio (equilibnum mode). La prima è caratterizzata da<br />
condizioni di abbondanza di risorse e di nuovi spazi. In essa gli orga-<br />
nismi si espandono verso nuovi ecosistemi, verso nuove nicchie da<br />
colonizzare. Nella seconda invece, data l'assenza di nuovi territori<br />
liberi o sottoutilizzati, gli organismi si assestano in una posizione di<br />
equilibrio. La biologia ci offre questa lezione fondamentale e cioè<br />
che non vi è un comportamento buono per tutte le stagioni, ma al<br />
<strong>contra</strong>rio se muta il contesto ambientale mutano le strategie che<br />
favoriscono lo sviluppo deila specie (Boulding 1981).<br />
A differenza di quanto afferma la teoria liberista, «massimizzare»<br />
la competizione, attraverso la concorrenza «perfetta» tra i soggetti eco-<br />
nomici, non produce necessariamente risultati ottimali. E probabile<br />
che soggetti o comportamenti particolarmente competitivi risultino<br />
vincenti in contesti espansivi. Non a caso l'homo sapiens si è evolu-<br />
to attraverso la colonizzazione e la conquista continua di nuovi ter-<br />
ritori, in competizione con altre specie. Aggressività e atteggiamenti<br />
competitivi sono dunque profondamente inscritti nel suo percorso<br />
evolutivo. In tempi più recenti, l'avventura della modernità (con la<br />
sua cultura individualista e competitiva) ha avuto origine e si è svi-<br />
luppata in un contesto espansivo caratterizzato dalla conquista di<br />
nuovi continenti (America, Indie ecc.) e di nuovi spazi intellettuali<br />
(scienza, tecnica ecc.). Non a caso, infine, lo spirito economico ame-<br />
ricano, anch'esso particolarmente individualista e competitivo, si è<br />
forgiato nell'esperienza dell'espansione verso il WestY<br />
Tuttavia in condizioni non espansive, quali quelle a cui la spe-<br />
cie umana si sta necessariamente approssimando, in virtù dell'or-<br />
mai quasi completa colonizzazione degli ecosistemi terrestri, sono<br />
i comportamenti cooperativi a dare i migliori risultati.<br />
Questo ci porta a un diverso modo di considerare la pressione<br />
competitiva negli attuali sistemi socioeconomici: la presenza di un<br />
grado troppo elevato di competizione, così come di uno troppo bas-<br />
so, saranno da considerarsi generalmente pericolosi per il sistema. La<br />
natura ci insegna che perseguire l'efficienza attraverso la competi-<br />
zione esasperata come unico obiettivo dell'attività economica, non<br />
solo è la conseguenza di una concezione riduttiva deii'essere umano,<br />
ma porta facilmente, come vedremo, verso comportamenti distrut-<br />
In questo senso Kenneth Boulding (1966) ha parlato di un'cconomia «da Far Westn con-<br />
trapposta ali'economia «della navicella spaziale» che caratterizza il contesto attuale.