Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus
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24 MAURO BONAIUTI<br />
teoria bioeconomica assume oggi uno straordinario rilievo: è sempre<br />
più chiaro infatti che lo studio delle economie dei paesi del Sud<br />
del mondo non può essere svolto prescindendo da fattori di natura<br />
istituzionale, culturale e religiosa che caratterizzano queste economie<br />
altre. In particolare le comunità contadine e le economie informali<br />
ti~iche delle erif ferie urbane del Sud del mondo sembrano<br />
non conformarsi ai criteri della razionalità economica occidentale<br />
(Latouche 1771).25<br />
L'impossibilità di individuare leggi economiche universali, porta<br />
a un rinnovato interesse per la dimensione locale, un'attenzione<br />
tesa a valorizzare le qualità peculiari dei luoghi e a promuovere<br />
l'autogoverno deile società locali (Magnaghi 2000).<br />
PAKTE SECONDA V SISTEMA BIOECONOMICO<br />
1. Critica alla teoria neockassica del consumatore<br />
La teoria neoclassica del consumatore ha, come tutte le analisi<br />
logico-deduttive, meriti innegabili. Essa ha il pregio di sgombrare<br />
il terreno da equivoci e di impedire comuni errori di pensiero: date<br />
certe premesse è possibile dedurre certe precise conseguenze. Tut-<br />
tavia i suoi meriti oggi non vanno molto oltre questo punto. Non<br />
solo la concezione deil'uomo su cui si fonda è, come abbiamo visto,<br />
inadeguata, ma anche le ipotesi più tecniche che la caratterizzano<br />
sono, come vedremo, irrealistiche se non addirittura pericolose per<br />
la sopravvivenza della specie. Non stupiscono pertanto le scarse<br />
capacità previsionali della teoria ortodossa, in particolare per quanto<br />
riguarda gli effetti della dinamica capitalistica sugli equilibri bio-<br />
logici, ecologici e sociali.<br />
La teoria neoclassica del consumatore è basata su una serie di<br />
ipotesi che riportiamo di seguito per completezza:<br />
1) L'homo oeconomicus (HO) fronteggia combinazioni alterna-<br />
tive di diversi beni che non implicano né rischio né incertezza.<br />
2r In termini sistemici ciò i ben comprensibile: queste economie altre rappresentano la rea-<br />
zione, la erisposta adattivas degli esdiisi dallo sviluppo ai condizionamenti (tecnologici e di colo-<br />
niaaaaione dell'immaginario collettivo) prodotti dalle economie occidentali su di esse<br />
INTRODUZIONE 25<br />
Ogni punto X= (x,, x,, . . . , x,) è una « allocazione)) (o paniere, for-<br />
mato daile quantità misurabili x, del bene 1, 2, . . . , n).<br />
2) Dati due panieri di beni X' e X", l'HO preferirà l'uno aii'altro,<br />
o considererà le due alternative come indifferenti. L'indifferenza<br />
è una relazione simmetrica, la preferenza no. Scriviamo: X' P X"<br />
per la preferenza e X' I X" per l'indifferenza.<br />
3) Le preferenze deil'HO non cambiano nel tempo.<br />
4) Ipotesi di non sazietà. L'HO non è mai sazio: dato un paniere<br />
qualsiasi X'; ailora X" è preferito a X' se X" è ottenuto aggiungendo<br />
a X' una quantità positiva di almeno un bene.<br />
5) La relazione di non preferenza N (la negazione di P) è transi-<br />
tiva. Cioè, se X' N X" e X" N X"', allora X' N X"'.<br />
6) Ipotesi di stretta convessitù delle cuwe di indiferenza: se X' N X"<br />
eX'NX"', alloraX'N [aX"+(l-a)X"'], doveO