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Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, 2003 - contra-versus

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3. Alienazione e distruzione del legarne sociale<br />

MAURO BONAILTTT<br />

Vi è un ulteriore processo, più noto agli economisti, che spiega<br />

una grossa parte della perdita di benessere che caratterizza le so-<br />

cietà moderne. Anch'essa è generata e amplificata dalla ricerca<br />

della massimizzazione dell'efficienza: è la dinamica dell'aliena-<br />

zione. La ricerca della massima efficienza produce, come noto, una<br />

crescente specializzazione del lavoro che porta dunque a una pro-<br />

gressiva separazione del lavoratore dal controllo dei fini a cui è<br />

rivolta l'attività organizzativa. Questo fenomeno, già sottolineato<br />

da Marx e da Weber, è particolarmente evidente nelle grandi indu-<br />

strie e porta inevitabilmente a una perdita di benessere sociale.<br />

Come ha notato Bateson, le moderne organizzazioni complesse<br />

sono in realtà aggregati «di parti di persone», gli individui sono<br />

cioè indotti ad annullare una parte della propria personalità in fun-<br />

zione del perseguimento dei fini organizzativi. Fortunatamente è<br />

impossibile che tale operazione riesca in modo completo, e ciascu-<br />

no conserverà, a livelli più o meno profondi, un avanzo di perso-<br />

nalità, un residuo di saggezza sistemica. Nel contesto occidentale<br />

l'alienazione ha riguardato prevalentemente i1 lavoro di fabbrica,<br />

in particolare durante le fasi della prima industrializzazione, ma<br />

trova ancora oggi bruciante attualità nelle zone franche di espor-<br />

tazione del Sud-est asiatico, dove sconfina in vere e proprie nuove<br />

forme di schiavitù. Anche se più brutale, il fenomeno dell'aliena-<br />

zione è forse meno pericoloso di quello legato all'angoscia, perché,<br />

a differenza di quest'ultimo, sembra essere meglio percepito dalla<br />

coscienza e quindi porta generalmente a innescare meccanismi di<br />

reazione, quali l'organizzazione sindacale dei lavoratori, che ten-<br />

dono a compensare, nel tempo, le cause che hanno generato l'alie-<br />

nazione stessa.<br />

La teoria economica standard ignora questo aspetto, come gli<br />

altri effetti precedentemente descritti, semplicemente perché as-<br />

sume che il lavoro non rientri nella funzione di utilità del soggetto.<br />

L'utilità è infatti esclusivamente associata al consumo. Ma questa<br />

ipotesi, considerando l'importanza centrale che il lavoro assume<br />

nelle società moderne, è oggi evidentemente inaccettabile.<br />

Inoltre, la storia economica e sociale delle moderne società indu-<br />

striali mostra come l'industrializzazione sia strettamente connessa<br />

INTRODUZIONE<br />

con la distruzione dei legami sociali che caratterizzava i precedenti<br />

sistemi di organizzazione sociale. L'abbandono delle comunità fon-<br />

date su un'economia di tipo agricolo, per cercare lavoro in città, rap-<br />

presenta l'esempio tipico di questa esperienza, ancora drammatica-<br />

mente attuale nel contesto economico e sociale dei paesi più poveri.<br />

Quelio che voglio sottolineare qui è la natura sistemica, e dunque<br />

autogenerativa, di questo processo come di quelli precedentemen-<br />

te descritti. L'individuo, perdendo l'appoggio della comunità di<br />

origine, è costretto a rivolgersi al mercato per ottenere alcuni beni<br />

e servizi che prima venivano svolti dalla comunità attraverso scambi<br />

non monetari (la produzione di beni alimentari, molti servizi, tra<br />

cui l'assistenza ai bambini e alle persone anziane, possono rappre-<br />

sentare alcuni esempi in proposito). D'altro canto, l'estensione del-<br />

l'economia di mercato comporta un'ulteriore distruzione dei Ie-<br />

gami sociali che a loro volta spingono gli individui, ormai ridotti ad<br />

atomi sociali, e privi di alternative non monetarie, a rivolgersi mag-<br />

giormente ai mercati. Si alimenta cosi un processo circolare il cui<br />

esito sarà quello di allargare continuamente gli spazi del mercato e<br />

ridurre quelli della sfera sociale.<br />

4. 1 circoli viziosi dal lato dell'offerta: profitti e concentrazioni<br />

transnazionali<br />

Gli anelli di feedback ora descritti caratterizzano il lato della<br />

domanda e spiegano l'aumento dei consumi (e quindi l'incremento<br />

di entropia) delle economie sia del Nord sia del Sud del mondo. Ma<br />

altri circoli viziosi sono presenti dal lato dell'offerta.<br />

I1 naturale esaurirsi del ciclo di vita dei prodotti, unito al ridursi<br />

degli incrementi di produttività nei settori maturi, porta a una pro-<br />

gressiva riduzione dei profitti. Questo fenomeno, ben noto agli<br />

economisti classici, spinge il sistema economico verso la creazione<br />

di sempre nuovi beni e nuovi mercati, accelerando così il proces-<br />

so entropico. Solamente applicandosi a nuovi prodotti e aprendo<br />

nuovi mercati, i miglioramenti tecnologici consentono di sfuggire<br />

al principio ricardiano dei rendimenti decrescenti e alla conse-<br />

guente caduta del saggio di profitto. Ma questa continua fuga in<br />

avanti non sfugge alle leggi della termodinamica. Anche a fronte di<br />

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